Il modello skinny chic che invita le ragazzine ad avere corpi magrissimi sta tornando in auge sui social, mostrando come il movimento del body positivity abbia ancora molta strada da fare. Nelle ultime settimane ha suscitato preoccupazione fra i fan di Ariana Grande l’aspetto patito dalla cantante e attrice protagonista nel film Wicked al fianco di Cynthia Erivo. Mentre alcuni hanno sollevato dubbi sul suo stato di salute, la questione ha riacceso il dibattito sull’influenza che può avere il modello veicolato da alcune celebrity in particolare sulle ragazze giovani e su quali rischi esso comporti per la salute.

Il successo mondiale di Wicked

Wicked, il film tratto dal famoso musical di Winnie Holzman e Stephen Schwartz, ha già conquistato il cuore degli spettatori incassando finora, a livello globale, la cifra record di 162.5 milioni di dollari. Ambientato nel magico regno di Oz, racconta la storia di Elphaba (Cynthia Erivo), la strega verde, e della sua complicata amicizia con Glinda (Ariana Grande), la strega buona.

Ariana Grande e Cynthia Erivo
Ariana Grande e Cynthia Erivo

I rischi del modello skinny chic

Il cambiamento fisico di Ariana Grande ha riacceso un dibattito più ampio sulla rinascita di un modello estetico pericoloso, il cosiddetto skinny chic: un ideale di bellezza, che esalta la magrezza estrema e che richiama l’inquietante heroin chic degli anni ’90, un trend che legava un aspetto fisico estremamente sottili all’uso di droghe pesanti.

Body shaming, il messaggio di Ariana Grande

Già nell’aprile 2023 Ariana Grande aveva risposto ai commenti di body shaming nei suoi confronti in un video di TikTok. Nella clip di tre minuti, la cantante aveva chiesto agli utenti di fare più attenzione quando fanno commenti sui corpi di altre persone. «Ci sono molti modi diversi per apparire sani e belli. – diceva l’artista -. E personalmente, per me, il corpo con cui hai paragonato il mio corpo attuale era la versione meno sana del mio corpo. Prendevo molti antidepressivi, bevevo mentre li prendevo, mangiavo male e mi trovavo nel momento più basso della mia vita, quando avevo l’aspetto che voi considerate sano, ma in realtà non era sano».

Ariana aveva aggiunto: «Vi mando tanto amore, e penso che siate bellissime indipendentemente da quello che state attraversando, indipendentemente dal vostro peso, indipendentemente da come vi piace truccarvi ultimamente, indipendentemente dalle procedure cosmetiche a cui vi siete sottoposte, o meno, o qualsiasi altra cosa».

Ariana Grande e Cynthia Erivo

Il mito del corpo ultra-sottile per le giovanissime

Oggi, sebbene siano aumentati gli appelli all’inclusività e alla promozione della body positivity, il modello della magrezza continua a essere dominante, nel mondo della moda, così come sui social, nell’entertainment e nella comunicazione pubblicitaria. Il messaggio che passa sempre più spesso è quello che associa la magrezza alla bellezza e al successo, ignorando gli effetti negativi che questo ideale può avere sulla salute mentale e fisica, soprattutto tra le adolescenti. Alcune giovanissime, esposte a contenuti che celebrano un corpo ultra-sottile, sono spinte a credere che l’unico modo per essere accettate o ammirate sia conformarsi a questi standard irraggiungibili.

L’ideale skinny chic veicolato dai social

Studi recenti, come quello condotto dall’Anschutz Medical Campus dell’Università del Colorado citato da Newsweek, rivelano un preoccupante aumento dei disturbi alimentari tra gli adolescenti, correlato all’intensivo uso dei social media. Piattaforme come TikTok sono piene di contenuti che promuovono l’ideale della magrezza estrema, come le tendenze thinspo (ispirazione alla magrezza) e fitspo (ispirazione al fitness), che mostrano diete rigide e routine di allenamento ossessive. Questi contenuti, che spesso celebrano i corpi sottili e i metodi per raggiungere tali risultati, contribuiscono a creare una cultura online tossica.

Intrappolate nella spirale dei confronti sociali e nell’ossessione per il corpo perfetto, alcune ragazze rischiano di sviluppare gravi problemi legati all’alimentazione e all’autostima. Hashtag come #skinny o #skinnygirl spingono molte ragazze a cercare soluzioni drastiche per raggiungere il corpo ideale, senza considerare le conseguenze per la loro salute.

Un cambio di paradigma è possibile?

L’estetica della magrezza viene promosso anche da alcune celebrità con effetti deleteri. Kim Kardashian, nel 2022, ha seguito una dieta drastica per indossare l’abito di Marilyn Monroe al Met Gala. Critiche sono state mosse in quell’occasione dall’attrice e conduttrice britannica Jameela Jamil che ha usato la sua visibilità per incoraggiare un cambiamento culturale, esortando i fan a dare più valore alla salute mentale e fisica piuttosto che alla perfezione estetica. Il caso di Ariana Grande, come quello di molte altre celebrità, ripropone ancora una volta il tema della pressione a cui le giovani donne sono sottoposte per aderire a standard estetici spesso irraggiungibili e dannosi.

La crescente preoccupazione per l’estetica della magrezza estrema dimostra l’urgenza di un cambio di prospettiva, che metta al centro il benessere psicofisico piuttosto che l’ossessione per il corpo perfetto. La battaglia per questo cambiamento culturale si conferma ancora lunga e complicata perché comporta un ribaltamento della prospettiva che continua a valutare le donne meramente attraverso categorie estetiche.