Secondo un recente studio condotto in Corea, smettere di fumare aiuta a ridurre il rischio di cancro. E questo avviene a qualsiasi età. Il calo più sostanziale del rischio di tumore arriva dopo il primo decennio di eliminazione. È stato inoltre provato che le probabilità di sviluppare il cancro si sono dimezzate nelle persone che buttano le sigarette per almeno 15 anni, rispetto a quelle che continuano a fumare, con il rischio di cancro ai polmoni che è diminuito ulteriormente e più velocemente in coloro che smettono prima della mezza età.

La ricerca su 3 milioni di persone

I ricercatori del National Cancer Center, vicino a Seoul, hanno analizzato i dati di quasi 3 milioni di coreani che si sono sottoposti a esami sanitari dal 2002 in poi e hanno registrato casi di cancro, tra cui tumori al polmone, al fegato, allo stomaco e al colon-retto fino al 2019. Nel corso dello studio, quasi 200mila partecipanti hanno ricevuto una diagnosi di cancro. Dopo un follow-up medio di 13 anni e cinque mesi, il rischio di cancro al polmone tra coloro che hanno smesso di fumare è diminuito del 42%, con cali più piccoli del 27%, 20% e 14% registrati rispettivamente per i tumori del fegato, del colon-retto e dello stomaco, rispetto a coloro che hanno continuato a fumare.

Smettere di fumare fa bene a qualsiasi età

Il dottor Jin-Kyoung Oh, che ha guidato lo studio, ha sottolineato che “indipendentemente dall’età, smettere di fumare ha dimostrato di ridurre il rischio di sviluppare il cancro, in particolare il cancro ai polmoni, con la cessazione precoce prima della mezza età che porta a riduzioni significative“. Secondo lo studioso “gli individui che hanno smesso di fumare dopo la mezza età avevano un rischio inferiore del 40% di sviluppare il cancro ai polmoni rispetto a quelli che hanno continuato a fumare”. In sintesi “per i fumatori, questo dimostra quanto sia fondamentale smettere di fumare il più presto possibile. C’è un beneficio ad ogni età, ma più i fumatori più giovani riescono a smettere, più della loro vita recuperano”, ha aggiunto il professor West.

I benefici a breve termine

Smettere di fumare non porta benefici solo a lungo termine, ma anche nell’immediato. Entro 20 minuti dall’ultima sigaretta la frequenza cardiaca e la pressione del sangue si riducono. Nel giro di 12 ore i livelli di nicotina e monossido di carbonio nel sangue diminuiscono e l’ossigeno torna a livelli normali: i muscoli funzionano meglio e migliora il sonno. Entro un periodo compreso fra 2 settimane e 3 mesi circa la circolazione del sangue e le funzioni polmonari migliorano. Dal primo al nono mese diminuiscono tosse e respiro corto e ci si sente più attivi fisicamente. Entro un anno il rischio di infarto si dimezza e dopo i primi 5-15 anni il rischio di ictus diventa uguale a quello di un non fumatore.

Smettere di fumare a 30 anni: cosa succede

Se è vero che dire addio alle sigarette fa sempre bene, è anche vero che prima di smette meglio è. Smettere di fumare a 30 anni consente di aumentare di almeno 10 anni l’aspettativa di vita; all’età di 40 anni il guadagno è pari a 9 anni; a 50 è di 6 anni; e a 60 anni è di 3 anni. Smettere di fumare, inoltre, apporta benefici anche in chi ha già sviluppato malattie correlate al fumo, riducendo del 50% la probabilità di avere un infarto in coloro che smettono di fumare dopo un attacco cardiaco, riduce il rischio di impotenza, di aborto spontaneo o di partorire bambini prematuri o con basso peso alla nascita.