Lo studio
I ricercatori hanno esaminato quattro combinazioni di isolamento sociale e solitudine e il loro effetto sulla memoria in adulti di mezza età e anziani nel corso di un periodo di sei anni. Queste combinazioni includono essere socialmente isolati e soli, essere solo socialmente isolati, essere solo soli e non essere né l’uno né l’altro.
I risultati
Dall’analisi di queste combinazioni, è emerso che la solitudine ha un impatto più dannoso sulla memoria rispetto all’isolamento sociale, sebbene entrambi presentino un rischio significativo per la popolazione che va verso l’invecchiamento. Coloro che sono sia socialmente isolati che soli sperimentano il maggior declino della memoria, ma anche la solitudine da sola danneggia significativamente la memoria.
E ancora, i ricercatori hanno rilevato che le persone che non sono sole ma sono socialmente isolate potrebbero stimolare la loro capacità mentale con attività individuali, come leggere, giocare e impegnarsi in hobby che migliorano la memoria e stimolano il cervello, nonostante non partecipino ad attività sociali.
Il commento
“Come ci aspettavamo, le persone che erano sia socialmente isolate che sole hanno avuto il maggior declino della memoria, che si è intensificato nel corso dei sei anni”, ha detto Ji Won Kang, autore principale dello studio. “Ma siamo rimasti sorpresi nel scoprire che la solitudine da sola aveva il secondo maggiore impatto sulla memoria, anche se così tanti studi segnalano i pericoli dell’isolamento sociale senza considerare la solitudine”.