Terapie naturali: i colori dell’acqua
L’acqua è un elemento primordiale, e già sappiamo quanto sia fonte di vita. In questo articolo ci proponiamo di svelarti che l’acqua non è soltanto trasparente: può colorarsi e alleviare le fatiche dell’anima, e perché no, anche quelle del corpo. Ma come possiamo conferire i colori all’acqua? Il Dott. Babbit parlerebbe di “lenti di diverso colore” ma risulterebbe un metodo complicato da porre in atto.
TEST: Sai abbinare i colori in casa?
Così il Professor Jwala Prasad ha pensato di giungere al medesimo risultato procurandosi delle lastre di vetro di colore differente oppure delle bottiglie nelle varie sfumature di colore. Noi ci avvaliamo di quest’ultimo metodo, che è certamente il più semplice e fattibile. Tutto ciò che bisogna fare è pulire le bottiglie, riempirle con acqua di fonte o piovana, chiuderle ermeticamente e lasciarle esposte al sole per almeno un paio d’ore. L’acqua si “colorerà” delle sfumature della bottiglia, o meglio si “caricherà”: se la bottiglia è azzurra, l’acqua assumerà la denominazione di “acqua azzurra” e via dicendo
Scopriamo a cosa possono servire le varie colorazioni:
- Bottiglia azzurra: l’azzurro è il colore vitale per eccellenza, il più importante ed immenso in natura. Dopo aver “caricato” l’acqua di questo colore ci basterà berla di sera, prima di andare a letto sarà un ottimo rinfrescante e lenitivo in caso di infiammazioni dell’organismo. Inoltre si possono effettuare gargarismi per il mal di gola assumendo l’acqua azzurra ogni 3 ore
- Bottiglia gialla: l’acqua gialla è ideale per alleviare la costipazione intestinale, assumendone 3 dita in un bicchiere, da bere al mattino e la sera
- Bottiglia rossa: ideale negli stati di spossatezza, è un colore riscaldante. Possiamo berla quando sentiamo le gambe stanche o nei casi di “paralisi” localizzata, cioè quando avvertiamo la sensazione di avere i piedi molto pesanti
- Bottiglia verde: anche il verde è un colore molto importante in natura, costituisce un vero e proprio rilassante del sistema nervoso. Assumendo acqua verde si possono attenuare alcune patologie della pelle come i foruncoli, cosa fattibile anche irradiando le parti interessate con luce verde ad intervalli di pochi minuti per un paio d’ore
Perché l’acqua è così importante?
“In natura, l’acqua pura non esiste. L’acqua si lega sempre ad altre sostanze, integrandole negli spazi vuoti del suo reticolo vibratorio. Il contenuto in sali minerali dell’acqua dipende dal contatto più o meno prolungato con la roccia. E dal tipo di roccia. È quindi molto variabile, nonostante le differenze tra le varie acque non siano solo di ordine chimico. Le varie acque termali alla fonte, infatti, hanno caratteristiche straordinarie, che non possono essere spiegate esclusivamente con i parametri chimico-fisici noti”– afferma la Dottoressa Fabiola Menon, Nutrizionista e specialista PNEI – “Non esistono parti del corpo in cui l’acqua non abbia accesso: costituisce l’85% del cervello, l’83% dei reni, il 76% dei muscoli, il 92% del sangue, il 22% delle ossa.
Per il 47% l’acqua è ingerita tal quale per via orale, per il 14% è generata dalle reazioni biochimiche che avvengono a livello cellulare, per il rimanente 39% proviene dai cibi solidi. Come sulla terra, anche nell’organismo l’acqua non ristagna mai.
I 50 litri d’acqua distribuiti nel corpo di un adulto di taglia media, sono rimpiazzati completamente 17-18 volte l’anno, così come l’acqua nell’atmosfera si rinnova interamente ogni 12 giorni e quella degli oceani ogni 40.000 anni. La concentrazione di sali contenuta nel liquido interstiziale (tessuto connettivo) in cui sono immerse le nostre cellule, ammonta allo 0,9% circa. È la stessa concentrazione presente nel mare, da cui tre miliardi di anni fa si è sprigionata la vita: un mare che conserviamo ancora dentro di noi. Grazie a questo mare interno, il 98% degli atomi del nostro corpo è sostituito in meno di un anno.
Abbiamo un nuovo fegato ogni 6 mesi ed un nuovo scheletro ogni 3. Lo stomaco si riveste di nuove cellule ogni 5 giorni, la pelle si rinnova in un mese. Persino il cervello, nelle sua stupefacente complessità, nell’arco di un anno non è più lo stesso. Il nostro corpo si rinnova ad ogni istante.
Per favorire questa meravigliosa rigenerazione, nutriamoci di acqua nel momento migliore: la mattina a digiuno. Scegliamo un’ acqua acida, con un PH inferiore a 7. Beviamone tanta (750ml) nel volgere di un tempo breve: pochi minuti. Non si tratta di dissetare l’organismo, ma di nutrirlo di cambiamento” – conclude.
Per il 47% l’acqua è ingerita tal quale per via orale, per il 14% è generata dalle reazioni biochimiche che avvengono a livello cellulare, per il rimanente 39% proviene dai cibi solidi. Come sulla terra, anche nell’organismo l’acqua non ristagna mai.
I 50 litri d’acqua distribuiti nel corpo di un adulto di taglia media, sono rimpiazzati completamente 17-18 volte l’anno, così come l’acqua nell’atmosfera si rinnova interamente ogni 12 giorni e quella degli oceani ogni 40.000 anni. La concentrazione di sali contenuta nel liquido interstiziale (tessuto connettivo) in cui sono immerse le nostre cellule, ammonta allo 0,9% circa. È la stessa concentrazione presente nel mare, da cui tre miliardi di anni fa si è sprigionata la vita: un mare che conserviamo ancora dentro di noi. Grazie a questo mare interno, il 98% degli atomi del nostro corpo è sostituito in meno di un anno.
Abbiamo un nuovo fegato ogni 6 mesi ed un nuovo scheletro ogni 3. Lo stomaco si riveste di nuove cellule ogni 5 giorni, la pelle si rinnova in un mese. Persino il cervello, nelle sua stupefacente complessità, nell’arco di un anno non è più lo stesso. Il nostro corpo si rinnova ad ogni istante.
Per favorire questa meravigliosa rigenerazione, nutriamoci di acqua nel momento migliore: la mattina a digiuno. Scegliamo un’ acqua acida, con un PH inferiore a 7. Beviamone tanta (750ml) nel volgere di un tempo breve: pochi minuti. Non si tratta di dissetare l’organismo, ma di nutrirlo di cambiamento” – conclude.
Fonti:
Guida alla Medicina Alternativa di Luciano Bajardi – Edizioni Sarva
Dottoressa Fabiola Menon Nutrizionista e Specialista PNEI
A cura di Antonella Marchisella