Qual è l’età ideale per la prima visita dalla ginecologa? È vero che il sapone è meglio dei detergenti intimi? È meglio dormire con o senza slip? Quale contraccettivo? E il dolore mestruale è normale? Sono alcune delle domande che più di frequente si fanno le ragazze, che appunto non sanno cosa sia una visita ginecologica o che semplicemente si vergognano a chiedere alla madre. Madre che a sua volta prova ancora imbarazzo ad affrontare temi che riguardano la sfera intima.
Sesso, mestruazioni e contraccezione: ora si chiede a Instagram
Se è vero che oggi i rapporti con i genitori non sono più come una volta, il sesso, le mestruazioni o la contraccezione rimangono argomenti delicati, tanto che la maggior parte delle ragazze si rivolge a internet e, in particolare ai social. Di recente Giulia Soleri, la fidanzata di Damiano dei Maneskin, ha spiegato di aver trovato in Instagram un valido “alleato” per il suo problema di vulvodinia.
Anche per questo la dottoressa Ambra Garretto, “ginecologa e mamma”, dopo aver aperto un suo profilo Instagram che oggi conta 57,4 mila followers, è diventata lead teacher di Vagina Academy, la prima scuola digitale di salute intima femminile.
«Io, da ginecologa, ho deciso di aprire una pagina Instagram perché mi sono resa conto che tantissime giovani e meno giovani, in effetti erano piene di dubbi e si rivolgevano alla rete per avere risposte, chiarimenti e consigli. Anche da qui poi è nata l’idea di un libro che faccia chiarezza, in modo semplice e anche con illustrazioni» spiega la dottoressa, ora anche autrice del libro Chiamala col suo nome (Fabbri editore). Eloquente il sottotitolo: Tutto quello che una ragazza deve sapere per prendersi cura della propria vagina e di sé.
Ma cos’è che le ragazze (e le loro madri) dovrebbe sapere?
Igiene intima: come bisogna lavarsi?
Quante volte bisogna lavarsi le parti intime? Ma soprattutto cosa è meglio usare: solo l’acqua, l’acqua e sapone o il detergente intimo? E come sceglierlo? Queste sono alcune delle domande più frequenti che si trovano sui social e che Garretto si sente rivolgere: «Sì, sono i dubbi più diffusi, ma non solo tra le adolescenti. Spesso anche le 25, 28 o 30enni mi chiedono indicazioni sull’igiene intima. A loro servono risposte concrete. Nello specifico, per esempio, io sono chiara: ti laveresti mai le ascelle solo con l’acqua? O i capelli? È chiaro che non è così: anche per la vagina, che va chiamata col suo nome, occorrono prodotti specifici, che tengano conto anche dell’età della donna» risponde la ginecologa.
È normale il dolore del ciclo mestruale?
«Trovo che ci siano ancora molte incertezze e tabù, per esempio sul ciclo: siamo nel 2022, ma molte ragazze danno per scontato che quando si hanno le mestruazioni non è possibile rimanere incinte. Oppure mi chiedono se sia meglio dormire con o senza slip. Moltissime, poi, le domande che riguardano i dolori associati al ciclo: c’è ancora l’idea che la donna “debba soffrire” e accettare il dolore, ma non è così. Chiaramente ci sono i dolori mestruali, ma quando sono troppo forti e pesano sulla vita quotidiana possono essere spia di un problema, quindi occorre farsi vedere perché a quel disturbo è possibile trovare una soluzione» spiega Garretto.
Quando la prima visita ginecologica?
Qual è oggi l’età ideale della prima visita ginecologica? «Oggi si parla spesso di ipersessualità e di abbassamento dell’età del primo rapporto, in compenso le ragazze non si fanno visitare da una ginecologa o ginecologo prima dei 17 o 18 anni. Io penso che invece si dovrebbe iniziare tra i 13 e i 15 anni, ma non perché ci sia un problema o non solo se c’è un motivo specifico: occorre una maggiore cultura della prevenzione perché le future donne capiscano cosa succederà loro, come cambieranno, come sono fatte. O anche quali siano i campanelli d’allarme a cui eventualmente prestare attenzione, o anche solo quali le malattie sessualmente trasmissibili: per molte adolescenti esiste solo l’Hiv, ma non è così» spiega la ginecologa, che è anche lead teacher di Vagina Academy, prima scuola digitale di salute intima femminile.
La visita ginecologica è fondamentale
Le giovani oggi sono abituate a “stare sui social” e ai social spesso si rivolgono per avere risposte, anche quando riguardano la salute intima. Ma non si rischia di imbattersi in “bufale” e simili? «È vero che i social sono diventati canali di informazione, anche in questo ambito, ma è compito nostro fornire informazioni corrette. Negli ultimi anni sono nati profili e canali divulgativi anche molto validi che aiutano conoscere: ovviamente vanno distinti da quelli nei quali ci si limita a chiedere aiuto, senza fornire ricevere una diagnosi. Se si tratta di dubbi, rappresentano una risorsa, poi è chiaro che occorre approfondire e passare a una visita vera e propria» chiarisce Garretto.