Essere multitasking pare sia oggi la sola maniera per sopravvivere al vortice di impegni e doveri di tutti i giorni. Ne sanno qualcosa le madri e i padri, le mogli e i mariti, le compagne e i compagni e in generale tutte le persone che oltre a lavorare, pensano alla casa, ai figli e alla famiglia, barcamenandosi tra mille cose.
Riuscire a pensare e a fare più cose contemporaneamente è, insomma, una sorta di “superpotere” che ha tanti vantaggi, ma al quale in alcuni casi è meglio non fare ricorso.
Quando si è al volante, per esempio, o in sella a una bici, su uno scooter o una moto, a piedi: per la strada, insomma, dove per la sicurezza propria e degli altri serve avere la massima concentrazione dal momento che anche una minima distrazione può diventare fatale.
Guida sicura e sicurezza sulla strada: una questione di contesto
Quello della guida sicura è un tema che va sempre più complicandosi in relazione anche al contesto attuale. Perché guidare, oggi, è diventata un’attività insidiosa. Per svariati motivi: l’ansia e la fretta di arrivare in tempo nonostante il traffico; la disattenzione dovuta alla stanchezza o, più spesso, all’uso di strumenti radio o telefoni cellulari. E ancora, l’informazione stradale uditiva che si sta progressivamente riducendo a causa del tasso di inquinamento acustico sempre maggiore nelle città (e non solo).
E proprio quest’ultimo aspetto porta alla luce una considerazione cruciale: vederci bene è una delle regole d’oro della guida sicura.
Una giornata dedicata alla sicurezza stradale
Il 6 maggio è solo uno dei 365 giorni dell’anno in cui siamo portati a riflettere sull’importanza di dedicare la massima attenzione al volante. È la Giornata Europea della Sicurezza Stradale, una ricorrenza riconosciuta dalla Commissione Europea e inserita nella settimana mondiale per la sicurezza stradale promossa dalle Nazioni Unite.
Oltre al suo valore simbolico, questa giornata ha lo scopo pratico di educare, sensibilizzare e diffondere una maggiore cultura della sicurezza in strada con campagne e iniziative ad hoc rivolte a persone di tutte le età.
Perché la sicurezza in strada è una responsabilità sociale prima ancora che un dovere individuale. E perché le conseguenze di errori alla guida possono impattare non solo se stessi o chi è a bordo, ma anche le altre persone presenti sulla strada.
Che cosa si intende per sicurezza stradale?
La sicurezza stradale è quella condizione di tutela della salute e dell’incolumità di tutte le persone che si muovono per strada. Ne sono interessati pedoni e ciclisti, motociclisti e automobilisti, camionisti e conducenti di mezzi pubblici.
A tutela della loro sicurezza operano diversi soggetti e sono attive una serie di misure di controllo, prevenzione e monitoraggio tese a ridurre il numero di incidenti e di vittime della strada.
Vederci bene aumenta il livello di sicurezza al volante
Non tutti sanno che il 90% delle informazioni necessarie per guidare arrivano dagli occhi. Ecco perché avere una buona vista è un requisito fondamentale per chi guida.
Ma l’occhio è un organo sensibile e le sue funzioni vengono facilmente alterate da condizioni meteorologiche come nebbia, pioggia, forte luce diretta del sole e, ancora, da situazioni di entrata e di uscita dalle gallerie (con conseguente abbagliamento da fari di altre auto).
Se a ciò si aggiunge la presenza di un difetto visivo nel conducente, ecco allora che il rischio di essere vittime o di causare un incidente aumenta.
Un semplice esempio può aiutare a capire meglio. Con un visus normale, naturale o corretto, in autostrada un cartello è ben leggibile a distanza di 100 metri. Soltanto una diottria di miopia in meno può ridurne la capacità di lettura di circa un terzo (25 metri).
Ciò significa che viaggiando a una velocità di 120 km all’ora, anziché tre secondi l’occhio ha solo 75 centesimi di secondo per leggere un cartello, elaborare l’informazione e reagire allo stimolo.
Vedere bene fa la differenza
A far scattare la luce rossa di allarme è il comportamento di molti automobilisti: uno/una su dieci, nello specifico, non sa di avere problemi alla vista. Secondo alcuni studi questo dato interessa soprattutto gli italiani alla guida, tra i quali risulta che solo il 40% indossa dispositivi correttivi rispetto a una media generale europea del 48-50%.
Occorre dunque fare un passo in avanti e ridurre questa distanza. Come? Avendo cura di sottoporsi a periodici controlli della vista ed essere sicuri di indossare le soluzioni visive più adatte alle proprie necessità e situazioni di guida.
Vederci bene, infatti, è il primo fattore al quale dobbiamo pensare prima di metterci alla guida del nostro mezzo perché permette di garantire la nostra sicurezza e quella degli altri.
Parlano i numeri
Sono circa 1.4 milioni le vittime per incidenti stradali nel mondo e 50 milioni i feriti gravi ogni anno.
Secondo gli studi del Royal National Institute of Blind, un automobilista su tre oggi non effettua una visita oculistica da almeno due anni (fonte inglese: car accident claim).
Per far fronte al problema l’Assemblea delle Nazioni Unite ha lanciato nel 2020 il “Decennio d’azione per la sicurezza stradale” e fissato l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2030 (attraverso campagne di informazione, formazione e comunicazione rivolte soprattutto ai più giovani).
Sempre secondo i dati circa la metà della popolazione mondiale ha problemi alla vista e in Italia, nello specifico, il 48% degli abitanti indossa gli occhiali e il 6% fa uso di lenti a contatto.
Basta un test
Considerando, quindi, quante persone ogni giorno guidano i diversi mezzi di trasporto e conoscendo la numerosità della popolazione con difetti visivi (noti e non ancora accertati) è importante conoscere lo stato di salute della propria vista. Per questo è raccomandato un controllo periodico dal proprio medico oculista e la scelta di soluzioni visive adatte alle proprie necessità.
Donne e uomini con difetti visivi devono indossare gli occhiali o le lenti a contatto, regolarmente o quando sono al volante. E devono, altresì, assicurarsi che la gradazione del dispositivo sia quella corretta.
GrandVision, retailer ottico con più di 200 negozi in tutta Italia, da anni promuove una campagna che invita le persone a vedere responsabilmente durante i momenti di guida. Questo importante messaggio viene tradotto da staff di ottici esperti pronti ad offrire un test della vista gratuito a tutti i clienti e ad accompagnarli alla scelta della migliore soluzione visiva.
Consigli per migliorare le performance visive alla guida
1) Innanzitutto, chi ha un difetto visivo è importante che abbia nel cruscotto dell’auto un secondo paio di occhiali da vista di scorta.
2) Chi guida in situazioni di forte luminosità è fondamentale che protegga gli occhi con occhiali da sole dai filtri UV di ottima qualità e possibilmente opti per lenti polarizzate che riducono i riflessi, attenuano l’abbagliamento, aumentano la saturazione dei colori migliorandone la percezione. Chi ha un difetto visivo potrà optare per occhiali da sole con lenti graduate per vederci al meglio nelle giornate più soleggiate.
3) Chi guida molto di giorno e su tratti stradali in cui sono presenti molte gallerie o tunnel dovrebbe indossare un paio di occhiali con lenti in grado di cambiare colorazione in modo dinamico in base alla luminosità. Per questo le lenti fotocromatiche sono la scelta ideale in queste condizioni di guida.
4) Le lenti a contatto sono un plus per chi guida uno scooter o pedala in bicicletta indossando il casco perché possono risultare molto più comode degli occhiali. Non resta allora che prenotare online un appuntamento sul sito GrandVision
per effettuare un test della vista gratuito con gli ottici esperti e farsi consigliare da uno staff dedicato qual è la migliore soluzione personalizzata in base alle proprie necessità.
In questo modo si potrà essere sicuri di vedere responsabilmente con la certezza di aver fatto qualcosa di importante per la propria sicurezza e quella degli altri.