Come orientarsi nel mondo dello yoga

I tipi di yoga sono innumerevoli e, di fronte all’operazione di marketing che, a loro dire, ha stravolto l’essenza stessa dello yoga, i maestri più tradizionali storcono il naso. Altri, invece, pensano che il proliferare di stili sia il segno positivo della grande vitalità e versatilità di questa disciplina.

Operazione di marketing o moderno sviluppo di un’antica disciplina che fa bene a corpo e mente?

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Le origini 

Già ai tempi degli antichi maestri, seimila anni fa, era prevista una scala di otto forme di yoga, dal più fisico al più spirituale. In fondo, senza andare a cercare nelle strategie commerciali i motivi di tanto successo, basterebbe dire che lo yoga fa bene, al corpo e alla mente. Del resto oggi arrivano anche le prove scientifiche con varie ricerche che ne confermano i benefici.

Partendo quindi dal presupposto che tutte le discipline sono accumunate da quella che è l’essenza dello yoga e cioè ricongiungere l’essere individuale con l’universo intero, raggiungere uno stato di benessere liberandosi da tutto ciò che è effimero ed esterno a noi, nella pratica della disciplina, anche per motivi culturali, sono state fatte delle rivisitazioni alla pratica dello yoga tradizionale per dare la possibilità a chi si avvicina allo yoga di godere dei benefici dello yoga da un punto di vista meno spirituale, potendo scegliere lo stile più adatto al proprio modo di essere e al proprio corpo.

Avrebbe mai immaginato tutto questo successo il guru indiano Paramahansa Yogananda (autore della celeberrima Autobiografia di uno yogi) che, quasi un secolo fa, inaugurava a Los Angeles il primo corso di yoga e meditazione? Oggi negli Usa ci sono 20 milioni di praticanti, in Italia circa un milione e mezzo per 800 scuole, secondo il mensile Yogajournal.

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Stili di yoga e benefici

Tutti i tipi di yoga donano con la pratica benessere fisico e mentale e nei centri sparsi in tutto il mondo, il menù si arricchisce ogni giorno di più. L’unico modo per scegliere è provare e trovare la giusta sintonia con l’insegnante, capire se i benefici sono proprio quelli che cerchi dallo yoga:

  • rilassamento
  • dimagrimento
  • aumento di flessibilità
  • miglioramento di forza e prestazioni sportive
  • ricerca della spiritualità
  • riduzione dello stress

«Possiamo dividere i tipi di yoga in tre grandi categorie» spiega Viviana Ghizzardi, fisioterapista e insegnante di therapeutic yoga, metodo utilizzato nella riabilitazione di molti disturbi fisici.

Ecco la suddivisione degli stili per categorie

  1. Gli stili per il benessere fisico, per lo sviluppo di potenza ed elasticità,
  2. Gli stili che puntano sulla meditazione e la ricerca spirituale
  3. Gli stili che hanno sposato il fitness

1. Hatha Yoga e Hashtanga

– Hatha yoga

È il capostipite, lo yoga fisico.
Nella tradizione prevede l’esecuzione di asana (posizioni) intervallate da momenti di rilassamento per meglio assimilarne gli effetti. 

È adatto ai principianti per imparare a fare le asana con un ritmo rilassato ed equilibrato.

– Hashtanga

È uno yoga tradizionale, intenso e fisico, composto da una serie di asana la cui difficoltà è crescente. È adatto per quelli che vogliono sviluppare forza e restistenza , per quelli che cercano uno yoga dinamico.

«Le versioni moderne, come l’ashtanga, sono dinamiche e impegnative e le sequenze di posizioni si susseguono in modo da tonificare i vari distretti muscolari» dice Viviana Ghizzardi.

Tra gli ultimi arrivi c’è il bikram o hot yoga: accelera il metabolismo e si pratica in una stanza riscaldata a 40 gradi per aumentare la flessibilità ed eliminare le tossine e il flow yoga, una versione creativa e innovativa dell’ashtanga yoga. È adatto per coloro che volgiono smaltire qualche chilo di troppo.

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2. Yin yoga

Questo stile di yoga, lento e meditativo, si focalizza sulla respirazione per il raggiungimento della calma interiore. Si concentra sul momento presente, sull’auto ascolto: meditazione, respirazione, canto e asana di base sono le caratteristiche di questa pratica. 

Rientrano in questa categoria:

Ananda

È uno stile che si propone la ricerca spirituale, quindi una pratica che mira alla ricerca della meditazione. È adatto a chi ricerca consapevolezza e conoscenza del prorpio io interiore

Kundalini 

È uno stile di yoga che risveglia l’energia della parte inferiore del corpo facendola risalire attraverso i vari chakra. È adatto a chi vuole risvegliare l’eneriga sessuale.

– Yoga nidra o yoga del sonno

Sono pratiche che utilizzano visualizzazioni e tecniche di respirazione (pranayama). 

3. Yoga-fit

Caratteristiche principali dello yoga fit sono il raggiungimento di forza, equilibrio e flessibilità. È l’unione dei benefici psicologici dello yoga ai benefici della ginnastica volta a tonificare i gruppi muscolari: l’unione di benessere fisico e mentale.

Rientrano in questa categoria: 

– vinyasa flow, versione soft dell’ashtanga, 

– sivananda con una sequenza fluida di dodici asana, 

– dance yoga

Nei centri più attrezzati, sospesa su speciali amache, puoi praticare l’antigravity. Molto suggestivo, richiede buone doti sportive di base.

Le ultime novità sono spettacolari come l’underwater che si pratica sott’acqua, o l’acro-yoga, yoga acrobatico che in Italia ha già formato un’appassionata community, che unisce lo yoga all’acrobatica, il power yoga, che prevede una serie di asana che milgiorano resitenza e forza fisica

Invece il chair yoga è perfetto per chi deve stare seduto per ore, come gli impiegati di banca che, anche da noi, cominciano a usufruire dei corsi in azienda, o ancora lo yoga della risata, una pratica che fa emergere la gioia in chi lo pratica.

Come scegliere lo stile di yoga adatto a te

«Si può iniziare con qualche corso in palestra, poi, se ad un certo punto si scopre di voler continuare, si cercano i centri specializzati» consiglia Beatrice Calcagno, insegnante che nello storico Centro Yoga Bhadra di Milano fa convivere diversi metodi, più dinamici o meditativi, lasciando a tutti la possibilità di sperimentare.

«La scelta dipende da molti fattori:

  • età,
  • condizioni fisiche,
  • livello di stress,
  • anche inclinazioni personali.

Per esempio, di solito noi occidentali siamo attratti dagli yoga più dinamici perché non riusciamo a star fermi, ci annoiamo subito. Ma qui sta la sfida. Basta arrivare al termine della lezione per vivere un’esperienza magica: l’ambiente interno ti rapisce, scopri che puoi abbandonarti e al tempo stesso essere presente alle sensazioni senza pensare al prima o al dopo».

L’ascolto del corpo e la capacità di stare nelle posizioni senza far prevalere l’incessante lavorio della mente sono il minimo comun denominatore di tutti i tipi di yoga degni di questo nome, la qualità in più che distingue l’antica disciplina da una qualunque ginnastica.

«Lo yoga ti sorprende sempre, anche, per esempio, mentre ti ritrovi a risvegliare parti di te che normalmente non utilizzeresti. Ecco perché non è il metodo che conta ma come lo vivi: lo yoga usa il corpo per accedere ad altri livelli e avvicinarti alla spiritualità».

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1. Ascolta le tue sensazioni e il tuo istinto

Non farti troppo distrarre dalle mille forme dello yoga: rappresentano ciò che un orientale chiamerebbe “il velo di Maya”, l’illusione. Punta al sodo, e il sodo lo senti se presti attenzione alle tue sensazioni e all’istinto.

2. Presta attenzione alla formazione dell’insegnante

Anche il corso sotto casa di semplice yoga senza aggiunte esotiche va benissimo se l’insegnante è serio e preparato. Ti accorgi subito se ha alle spalle solo una formazione di qualche settimana, o se viene da anni di pratica: si cura di te, ti segue nell’esecuzione delle asana, tiene conto delle tue difficoltà.

«Lo yoga va di pari passo con dolcezza e rispetto» dice l’esperta.

3. Accetta di sperimentare e scegliere ciò che ti fa stare bene

Attenzione invece ai guru, ai maestri circondati da fumi d’incenso, magari capaci di prestazioni mirabolanti a testa in giù ma duri e intolleranti verso tutti i metodi tranne il loro. Sii flessibile anche tu, accetta di sperimentare e scegliere quello che ti va meglio: questo è lo spirito dello yoga.