Yoga nidra
Il metodo yoga nidra è stato ideato da Satyananda Saraswati e prevede principalmente il rilascio di ogni tensione a livello emotivo, muscolare e mentale sia consce che subconscie. Solamente attraverso il rilascio di queste tensioni si può accedere allo stato ricettivo che permette di entrare a contatto con la nostra coscienza profonda. Può essere concepito anche come uno stato di meditazione profonda consapevole.
Attraverso questa pratica si riesce a lavorare sui pattern negativi della nostra mente per fare spazio a quelli positivi. Infatti, rimanere completamente rilassati mentre si accede all’inconscio permette di correggere e riequilibrare ogni aspetto della nostra mente, come ansie e preoccupazioni.
Il rilassamento è guidato attraverso istruzioni specifiche e prevede varie fasi.
Cos’è lo yoga nidra
Lo yoga nidra è una tipologia di yoga molto particolare, i cui effetti sono simili a quella della meditazione. Una lezione di yoga del sonno segue delle linee guida molto tecniche. Vediamole insieme.
Come si fa yoga nidra e quali sono gli “esercizi” di Yoga Nidra
Parlare di “esercizi” è in parte improprio quando parliamo di Yoga Nidra: questa pratica yoga infatti è molto simile alla meditazione vera e propria, e non si svolge con una successione di posizioni, come accade per esempio con il più famoso Hatha Yoga.
Ciò non toglie che una pratica di Yoga Nidra si articola in modo ben preciso e codificato, ed è suddivisa in diverse fasi, generalmente queste:
- Preparazione
- Intento
- Consapevolezza
- Risveglio delle emozioni
- Visualizzazioni
- Risveglio
Tutte queste fasi sono generalmente scandite da un insegnante che guida la pratica. Vediamole nel dettaglio:
Preparazione
Lo yoga nidra inizia dalla posizione di rilassamento sdraiati in savasana, normalmente praticata a fine lezione nell’Hatha Yoga. L’intento è quello di rilassare completamente il corpo, quindi è bene trovare una posizione perfettamente comoda e iniziare a lasciarsi andare senza più muoversi. Solo rimanendo completamente immobili riusciamo a distaccarci man mano dal corpo, praticando la retrazione dei sensi conosciuta nello yoga come pratyahara. E’ utile usare anche una coperta o dei blocchi in modo da sentirsi completamente a proprio agio. Ci si può stendere su un tappetino da yoga, o addirittura sul letto.
Durante il pratyahara si sposta l’attenzione verso l’udito e ci si concentra solo sulla voce dell’insegnante che guida la pratica.
In alcuni casi, si può riscaldare il corpo prima di entrare in savasana attraverso una mini pratica yoga o qualche saluto al sole, in modo da sgranchirsi le articolazioni.
L’intento
Una volta che ci siamo lasciati andare, inizia la fase di potenziamento chiamato sankalpa. Sankalpa è la direzione che vogliamo prendere, il nostro obiettivo da raggiungere, il nostro desiderio profondo. In questa fase si pianta il seme a livello profondo della nostra consapevolezza che ci aiuterà durante la nostra quotidianità ad avere più chiaro il percorso da seguire verso la nostra meta. Lo scopo del sankalpa è quindi di influenzare a livello profondo le nostre decisioni e l’intera direzione della nostra vita, a partire dalla nostra coscienza.
Consapevolezza
Nella terza fase dello yoga nidra riaccendiamo consapevolmente la nostra coscienza per concentrarci su specifiche tensioni a livello muscolare piuttosto che dolori o contratture. Spostando la nostra intera consapevolezza su queste tensioni inizialmente ci sembrano amplificate ma piano piano riusciamo a scioglierle e a rilasciarle grazie alla respirazione.
Risveglio delle emozioni
La fase successiva mette alla prova il nostro stato emotivo e va a risvegliare emozioni e sensazioni per stimolare il sistema nervoso. L’intento di questa fase è quello di riuscire a distinguere le emozioni senza identificarsi nell’emozione stessa cercando di provare tristezza senza essere tristi, rabbia senza essere arrabbiati. Lavorando su questo punto riusciremo a gestire al meglio le emozioni durante la nostra quotidianità senza sentirci travolti dalle nostre reazioni emotive.
Visualizzazioni
Prima del risveglio entriamo in una fase di sogno attraverso le visualizzazioni. Le visualizzazioni guidate sono dei veri e propri sogni consapevoli in cui si può lavorare su tensioni emotive, dubbi, paure, conflitti e traumi della vita personale.
Risveglio
A questo punto siamo pronti a tornare coscienti nel nostro corpo, ma solo dopo il richiamo del sankalpa espresso a inizio pratica. Richiamare il sankalpa in uno stato inconscio amplifica il suo stesso potere e lo fissa dentro di noi. Lentamente si riporta l’attenzione all’aria che passa dalle narici, al suolo su cui siamo sdraiati e ai micro movimenti del corpo.
Yoga Nidra in video
Come abbiamo appena visto la pratica di Yoga Nidra pur nella sua apparente semplicità è in realtà abbastanza complessa, e per questo deve essere praticata sotto la guida di un insegnante, che deve dettare man mano il succedersi delle fasi della pratica. Solo se si è davvero molto esperti la si può praticare da soli.
Se ti sei già interessata allo Yoga Nidra avrai probabilmente notato che è facilissimo trovare online – specie su Youtube – video che servono a praticare Yoga Nidra, nei quali un insegnante di yoga detta i vari momenti della pratica. Non è la stessa cosa che praticare dal vivo, ma può essere una buona alternativa quando non c’è tempo nè modo di spostarsi da casa.
Benefici dello Yoga Nidra
Praticare regolarmente lo yoga nidra permette di diminuire i livelli di stress quotidiano e cambiare il nostro stile di vita verso chi vogliamo essere davvero.
In linea generale si tratta di una pratica che favorisce il rilassamento, allontana gli stati di ansia, e di conseguenza può anche aiutarci a dormire meglio.