Punture di zanzare rimedi omeopatici

Un abbigliamento particolare, un profumo indimenticabile, un “sangue speciale”. Ecco alcune delle tre caratteristiche che fanno impazzire…le zanzare. Eh sì, perché gli insetti più fastidiosi dell’estate sono esigenti e selettive, anche se in realtà non disdegnano nessuno.  Infatti, per quanto alcune persone siano vittime privilegiate delle zanzare, in verità nessun individuo può considerarsi davvero immune dall’improvvise punture.

Che fare allora? Ovvio, prima di tutto, munitevi se potete di zanzariere, zampironi e insetticidi. La cosa curiosa che non tutti sanno però è che, contro i fastidiosi insetti, qualcosa si può fare anche prima di essere punti. Con le cure dolci, come l’omeopatia, che cura anche altri disturbi tipici dell’estate, con i rimedi omeopatici si può curare infatti anche l’herpes labiale.

Abbiamo chiesto alla dott.ssa Daria Scienza (farmacista esperta in omeopatia e fitoterapia) qualche consiglio: “Anzitutto, è assolutamente possibile fare una cura preventiva anti-zanzare con i medicinali omeopatici”. Un mese prima dell’estate, è indicato assumere Ledum palustre 7 CH, 5 granuli per via orale mattino e sera.

E se invece siamo già state punte?
In quel caso, il medicinale omeopatico d’emergenza per le zanzare è Ledum palustre 200 CH, un’intera dose da assumere subito. “Per alleviare quanto prima la sensazione di prurito e bruciore, consiglio anche l’applicazione sulla cute di Ciderma, una pomata consigliabile anche per le ferite, le scottature e gli eritemi solari. Ciderma può essere applicata in strato sottile un paio di volte al giorno e al bisogno”, segnala la dott.ssa Scienza. Per “spegnere” del tutto arrossamenti e irritazioni post-puntura si può inoltre ricorrere alla crema alla Calendula di Boiron, una piacevole mousse-crema che a contatto con la cute dona immediato sollievo al prurito.

Per ridurre i sintomi, esistono diversi tipi di medicinali omeopatici in base al tipo di reazione. Quello più utilizzato è Apis mellifica 15 CH, cinque granuli ogni 20-30 minuti fino al miglioramento. Secondo la dott.ssa Scienza, è particolarmente utile in caso di puntura che ha come caratteristiche la presenza di edema rosato, gonfiore, prurito, bruciore, che migliora con applicazioni fredde. Se invece il pomfo è piccolo e rosso, il dolore è localizzato e la zona perde sensibilità, è preferibile utilizzare Ledum palustre 9 CH, cinque granuli da assumere ogni ora circa, diradando l’assunzione fino al miglioramento dei sintomi. Infine, quando il pomfo è duro, bluastro e freddo, accompagnato da dolore bruciante, la dott. Scienza, in farmacia, consiglia in genere di prendere cinque granuli ogni due-tre ore di Tarentula cubensis 9 CH.