Un adolescente su cinque non sente bene. Colpa di cuffiette e discoteca? Non solo. Ci sono altre abitudini che stressano le nostre orecchie. A tutte le età
Secondo i dati dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, superiamo quasi tutti i giorni la soglia di sicurezza dell’inquinamento acustico, che è pari a 65 decibel.
«Il rumore è il primo nemico dell’apparato uditivo» spiega Elisabetta Genovese, docente di Audiologia all’ università di Modena e Reggio Emilia. «Alla lunga danneggia le cellule uditive e purtroppo lo fa irrimediabilmente. A peggiorare la situazione contribuiscono anche cattive abitudini, disturbi trascurati, che possono aumentare i rischi persino nei bambini. Con conseguenze che vediamo già. Oggi infatti un adolescente su cinque non sente bene».
Gli esperti hanno preparato apposta per noi il decalogo salvaudito.
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1. Con l’iPod, la musica “a palla” nelle orecchie sfiora come niente i 100 decibel. Per intenderci, un rumore pari al frastuono di un aeroplano al decollo, ma ripetuto per ore. Insomma, uno stress, che porta quasi inevitabilmente a un calo delle prestazioni uditive. Il consiglio? Usa le cuffie anziché gli auricolari. E mantieni il volume al livello che ti permette di sentire in sottofondo i rumori attorno a te.
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2. Quando lavi le orecchie, limitati alla parte esterna (dove ci sono le pieghe) e puliscila con un sapone non schiumogeno. Nella zona interna, infatti, ci sono delle piccolissime ghiandole che secernono microquantità di una sostanza oleosa proprio per eliminare dal condotto uditivo granellini di polvere o altro: se con le dita spingi dentro il cerume, questo si può accumulare pian piano fino a provocare la formazione di un tappo che può impedirti di sentire i suoni chiaramente.
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3. Evita i bastoncini di cotone per la pulizia delle orecchie: se li usi in modo maldestro, rischi di danneggiare il timpano oppure di spingere all’interno il cerume. Piuttosto, una volta al mese, metti le gocce auricolari: sciolgono il cerume senza fare guai.
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4. Quando sei in un locale con musica ad alto volume, per limitare il rischio di danni metti in pratica la regola dell’in&out. In sostanza, ogni 90 minuti, esci un quarto d’ora. Inoltre, non stare vicino alle casse e, se in generale provi un senso di fastidio, cambia locale: significa che quel volume è veramente troppo alto per te.
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5. Sette fumatori su 10 hanno un rischio raddoppiato di problemi di udito rispetto a chi non ha il vizio. La nicotina irrigidisce le pareti dei vasi sanguigni che irrorano l’apparato uditivo, peggiorando la circolazione locale e riducendo l’apporto di ossigeno. E mettono a dura prova le cellule.
Non ce la fai a smettere? Cerca almeno di diminuire: il pericolo per le cellule uditive aumenta di pari passo con il numero di sigarette giornaliere.
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6. Ci sono medicinali ototossici, cioè potenzialmente dannosi per l’organo dell’udito. Certo, non si possono evitare in caso di necessità, ma vanno assunti sempre su consiglio medico. Controlla il foglietto illustrativo dei farmaci di automedicazione. E, se c’è scritto che possono dare problemi alle orecchie, informati prima di iniziare la cura.
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7. L’aereo mette alla prova le orecchie. In atterraggio e in decollo, i passaggi repentini di quota possono alterare la pressione nel cavo del timpano. Le conseguenze immediate le avverti subito, perché provi un forte dolore. In più, rischi la rottura della membrana timpanica che provoca problemi di udito.
Cosa puoi fare allora? Mastica un chewing-gum ai primi segnali di orecchie tappate. Oppure comincia a deglutire come se stessi bevendo a piccoli sorsi. O, ancora, soffia aria dal naso tenendo le narici tappate.
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8. Alcuni germi e funghi dannosi proliferano soprattutto in mare e in piscina. È sufficiente allora il ristagno di poche gocce di acqua “non pulita” nel canale uditivo per favorire un’infezione della parte esterna dell’orecchio. Questo non significa autovietarsi le nuotate e i giochi in acqua. Quando torni a riva, però, risciacqua le orecchie con acqua potabile e asciugale con molta cura.
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9. Cura bene le otiti del tuo bambino, perché le infiammazioni ripetute mettono a rischio il suo delicato apparato uditivo. L’errore più comune? Abbandonare gli antibiotici appena passa il dolore. Nella maggior parte dei casi il disturbo non è guarito e si può ripresentare più aggressivo di prima.
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10. Attenzione a morbillo e rosolia: se contratte in gravidanza possono alterare il corretto sviluppo dell’apparato uditivo del feto. E il bambino potrebbe nascere con una forma di sordità. La soluzione? Se non le hai fatte chiedi al tuo medico e al ginecologo. E, se necessario, sottoponiti alla vaccinazione.
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Il mese della prevenzione Donna Moderna dedica giugno alla prevenzione dei disturbi dell’udito in collaborazione con l’équipe del servizio di audiologia e foniatria dell’azienda ospedaliera universitaria di Modena diretto dalla professoressa Elisabetta Genovese