Utilizzata da migliaia di anni grazie agli effetti positivi rilevati (secondo una pubblicazione dell’Harvard Health, già 3000 anni fa gli Antichi Maya impiegavano delle case di sabbia con lo scopo di sudare e rilassarsi), la sauna è in genere una stanza riscaldata tra 70° a 100°C che contribuisce ad aumentare la temperatura corporea e quindi a favorire un’intensa sudorazione, a cui segue un aumento controllato della frequenza cardiaca. Ma quali sono gli effettivi benefici della sauna sulla salute? E quali i rischi? Andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere.

Tipi di sauna

Prima di procedere con l’analisi degli effetti sulla salute, è bene definire meglio cosa si intende per sauna.

Le saune infatti comprendono diverse tipologie di ambienti che differiscono a seconda di come viene riscaldata la stanza, modalità che comprendono:

  • legna da ardere; le saune a legna, o finlandesi, sono generalmente poco umide (l’umidità nell’aria si aggira intorno al 10-20%) e ad alta temperatura;
  • riscaldamento elettrico: simile alle saune a legna, le saune riscaldate elettricamente hanno alte temperature e bassa umidità;
  • cabina a raggi infrarossi: le saune a infrarossi impiegano onde luminose per riscaldare selettivamente il corpo della persona, non l’intera stanza. La temperatura generalmente è inferiore rispetto agli altri tipi di sauna (si aggirano intorno ai 60° C) ma provoca comunque un’intensa sudorazione;
  • bagno turco: definita anche “sauna umida”, il bagno turco è diverso da tutti gli altri tipi di sauna poiché, invece del caldo secco, comporta elevate temperature accompagnate da un alto tasso di umidità.

Benefici per la salute

Ad ogni modo, indipendentemente da come venga riscaldata una sauna o dal livello di umidità nell’aria, gli effetti sul corpo sono simili.

Quando una persona si siede in una sauna, infatti, la frequenza cardiaca aumenta fino a 100-150 battiti al minuto e i vasi sanguigni si dilatano: questo aumento della circolazione è analogo a quello che avviene durante lo svolgimento di un esercizio fisico a bassa o moderata intensità, condizione che comporta a sua volta degli effetti positivi sul benessere psicofisico.

sauna

Allevia il dolore

L’aumento della circolazione sanguigna può aiutare a ridurre l’indolenzimento muscolare, migliorare il movimento delle articolazioni e alleviare il dolore provocato da patologie come l’artrite.

Riduce lo stress

Poiché aumenta la circolazione, il calore può anche favorire il rilassamento, un fattore che può contribuire all’instaurarsi di una sensazione di benessere.

Migliora la salute cardiovascolare

La riduzione dei livelli di stress durante l’utilizzo della sauna può essere collegata a un minor rischio di eventi cardiaci.

Uno studio ventennale condotto in Finlandia su 2.315 uomini di età compresa tra 42 e 60 anni, ha evidenziato come le persone che utilizzavano la sauna due o tre volte alla settimana avessero il 22% di probabilità in meno di subire un evento cardiaco dall’esito letale, mentre coloro che la utilizzavano da quattro a sette volte a settimana avessero addirittura il 63% di probabilità in meno di subire una morte cardiaca improvvisa e il 50% in meno probabilità di morire per malattie cardiovascolari rispetto alle persone che utilizzavano la sauna solo una volta alla settimana.

Va precisato, però, che sono in corso ulteriori ricerche per definire quale sia effettivamente il nesso tra l’utilizzo della sauna e una diminuzione dei decessi per malattie cardiache.

È bene ricordare inoltre che, nonostante gli studi riportino risultati positivi, l’utilizzo della sauna non dovrebbe mai sostituire un programma di attività fisica utile a mantenere il cuore in salute.

Allevia alcuni problemi di pelle

Dal momento che asciuga la pelle, la sauna secca può ridurre i sintomi associati alla psoriasi, ma peggiorare le manifestazioni caratteristiche della dermatite atopica.

Riduce i sintomi dell’asma

La sauna può favorire l’apertura delle le vie respiratorie, sciogliere il catarro e ridurre lo stress, alleviando così i sintomi dell’asma.

Sauna: fa bene come l’attività fisica?

Come abbiamo visto, praticare regolarmente la sauna regala numerosi benefici alla nostra salute. È particolarmente adatta all’atleta perché permette un recupero più rapido (velocizzando lo smaltimento delle tossine e dell’acido lattico), causa un effetto sedativo sul sistema nervoso e migliora la circolazione periferica. Uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista scientifica Mayo Clinic Proceedings, certifica i numerosi benefici della sauna: questa pratica di tradizione nordica è associata a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, patologie neurocognitive, malattie polmonari e mortalità.

La sauna inoltre allevia patologie della pelle, artrite, mal di testa e influenza. E i dati mostrano che farla regolarmente è un’abitudine associata ad una migliore salute e qualità della vita. Il team di scienziati dell’University of Jyvaskyla, dell’University of Eastern Finland e dell’University of Bristol (Gb) ha realizzato una maxi-revisione sugli studi condotti sull’effetto della sauna.

L’analisi suona come una promozione: la pratica ha mostrato effetti positivi sulla funzione circolatoria, respiratoria, cardiovascolare e immunitaria. Farla regolarmente riduce la pressione, l’infiammazione, lo stress ossidativo e le patologie vascolari. Insomma i benefici sono talmente tanti e diversi che, secondo i ricercatori, fare la sauna corrisponde a un’attività fisica a moderata-alta intensità.

Tra l’altro, la sensazione di relax e benessere mentale associata con questa pratica, fa aumentare la circolazione delle endorfine. Questo non significa che può sostituire l’attività fisica, ma abbinare sauna e sport, secondo il team di ricercatori, farebbe addirittura moltiplicare i benefici per la salute.

Rischi e controindicazioni

Se l’utilizzo moderato della sauna sembra essere sicuro per la maggior parte delle persone, tuttavia, in presenza di malattie cardiovascolari o patologie croniche, è indispensabile un consulto medico.

Inoltre è bene ricordare che, a seguito dell’utilizzo della sauna, possono verificarsi anche degli effetti negativi.

Attenzione alla pressione

È sconsigliabile passare improvvisamente dal calore della sauna all’acqua fredda di una piscina, in quanto lo sbalzo di temperatura può aumentare la pressione sanguigna.

L’utilizzo della sauna, poi, può causare anche un abbassamento della pressione, motivo per cui, se si soffre di pressione bassa, è consigliabile dapprima parlare con il proprio medico.

Rischio di disidratazione

La perdita di liquidi che avviene con la sudorazione può risultare pericolosa soprattutto in presenza di condizioni croniche come le malattie renali.

L’alta temperatura della sauna, poi, può provocare talvolta vertigini e nausea.

Quando la sauna è sconsigliata

Ci sono altri casi in cui la sauna è sconsigliata:

  1. In caso di pressione troppo alta o troppo bassa
  2. In presenza di disturbi cardiaci o della circolazione
  3. Durante stati febbrili
  4. Se soffri di fenomeni infiammatori cutanei (anche per il rischio di trasmetterli agli altri)
  5. In presenza di varici
  6. In gravidanza
  7. Durante il ciclo mestruale (per l’effetto di vasodilatazione e riduzione della viscosità del sangue, si corre il rischio di emorragia)
  8. Durante l’età dello sviluppo (le interferenze di qualunque tipo su un organismo in fase di sviluppo e modificazione possono essere negative)

Precauzioni

Per evitare di incorrere in conseguenze spiacevoli, prima di utilizzare una sauna è consigliabile adottare le seguenti precauzioni:

  • evitare il consumo di alcol, poiché questa sostanza aumenta il rischio di disidratazione, ipotensione e aritmia;
  • trascorrere nella sauna non più di 20 minuti. Inizialmente, l’ideale è rimanere all’interno della cabina da 5 a 10 minuti e solo nelle sedute successive aumentare gradualmente il tempo di permanenza fino ad un massimo di 20 minuti;
  • bere molta acqua. Qualunque sia il tipo di sauna utilizzata, è importante reintegrare i liquidi persi con la sudorazione bevendo da due a quattro bicchieri d’acqua dopo aver usato la sauna.

Sauna finlandese: il rituale più conosciuto

La sauna è nata in Finlandia, dove veniva praticata già nel 1100, in un buco scavato nel terreno e poi coperto. La forte irrorazione sanguigna e lo stimolo al ricambio favoriscono la depurazione dell’organismo e della pelle che rinnovandosi si purifica, apparendo liscia, elastica e attiva. Quando parliamo di sauna intendiamo di solito qualsiasi trattamento ad alta temperatura in un ambiente chiuso. Vogliamo essere precisi: la sauna finlandese è l’esposizione al calore secco in una cabina foderata di legno, in cui il calore tra i 50 e i 90 gradi, è irradiato da pietre laviche riscaldate da una stufa, a legna o elettrica. Le panche sono disposte ad altezze differenti: più ci si accomoda in alto, più la temperatura è elevata.

Sauna finlandese: i benefici

I benefici di questa alternanza di calore e freddo, ha davvero moltissimi benefici per corpo e mente.

Aiuta a restare in linea

Nella sauna dove le temperature sono più elevate, si suda molto (in venti minuti se ne va oltre un litro di liquidi). Non si dimagrisce per la sudorazione: è l’aumento del battito cardiaco e la conseguente accelerazione del metabolismo a far perdere peso. Un trattamento di venti minuti equivale ad un’ora di camminata a ritmo sostenuto.

Detox per l’organismo

Si suda in abbondanza, quindi il fisico si depura da scorie e tossine.

Pelle meravigliosa

Il calore dilata i pori e favorisce l’eliminazione delle cellule morte, e di tutto ciò che si deposita sulla pelle, a cominciare dallo smog della città. Utile a chi soffre di acne e impurità della pelle. Per migliorare i benefici: al termine del trattamento fai un leggero scrub, e la pelle sarà super luminosa e compatta.

Relax per muscoli

La sauna aiuta i muscoli a distendersi, a liberarsi dell’acido lattico e ad alleviare il fastidio dei micro traumi. Per amplificare i benefici: dopo il bagno di calore concediti un massaggio.

Migliora la circolazione

Il calore ha un effetto di vasodilatazione dei vasi sanguigni, favorendo una migliore circolazione sanguigna e abbassando la pressione arteriosa. Il maggior flusso sanguigno ha effetti positivi sull’apparato muscolare e scheletrico, specie per chi soffre di artrite. Al termine della sauna è opportuno fare una doccia fredda. Le gambe risulteranno visibilmente più sgonfie.

Antistress

La sauna è una sorta di anti depressivo naturale: restare distesi, in silenzio, seguendo il bioritmo dettato dal calore, avvolti dal profumo aromatico del legno, aiuta a distendere la mente. Chi soffre di insonnia ne trae beneficio, come pure chi soffre di stanchezza cronica.

Rinforza le difese immunitarie

Il calore elevato della sauna finlandese, soprattutto in assenza di umidità, aiuta a combattere i batteri e le infezioni.

Ideale contro il raffreddore

Tosse, starnuti, naso chiuso. La sauna finlandese è un prezioso alleato per combatterli: il miglioramento di alcuni piccoli problemi respiratori, come la congestione nasale e il raffreddore, è assicurato se il trattamento viene fatto correttamente.

Anti age

La sauna ha un effetto positivo anche nella lotta all’invecchiamento perché, oltre alle tossine, aiuta il fisico a liberarsi dei radicali liberi. Questo, insieme al migliore tono fisico e al benessere mentale, ha un importante effetto anti-age e aiuta a vivere più a lungo. Non per nulla i finlandesi, che la sauna l’hanno inventata e trasformata di filosofia di vita, sono tra i popoli più longevi del mondo.

Donna che si gode una sauna

Sauna finlandese: come eseguirla correttamente

Prima di concedersi una rigenerante sauna finlandese è utile conoscere i trucchi che ci consentono di avere il massimo dei benefici per corpo e mente che abbiamo elencato.

Pasto leggero e doccia calda

Prima di tuto non bisogna mai recarsi in sauna a stomaco vuoto, o al contrario troppo pieno. Un pasto leggero a base di frutta, cereali, e yogurt è perfetto. È altrettanto importante fornire all’organismo una buona riserva di liquidi per favorire la sudorazione bevendo una tisana calda, o bevande non zuccherate, non gasate, e soprattutto analcoliche. Prima di entrare in sauna è bene fare una doccia calda e asciugarsi. La sauna finlandese si fa nudi o coperti da teli in fibre naturali traspiranti, mai con il costume, perché tessuto acrilici e colori potrebbero rilasciare tossine con l’esposizione al calore elevato.

La giusta posizione

Seduti o sdraiati? Quale sia la giusta posizione in sauna durante il trattamento dipende molto dal modo in cui ci rilassiamo di più. Possiamo scegliere di stare sdraiati, completamente distesi supini, oppure seduti comodamente, con le gambe piegate e i piedi alla stessa altezza del sedile. Gli ultimi due minuti si passano seduti normalmente, cioè con i piedi in basso, per riadattare la circolazione del sangue alla posizione retta. Dopo questa fase si esce dalla sauna lentamente, per evitare cali di pressione o giramenti di testa. Prima di passare alla fase “fredda”, aspettare seduti un paio di minuti fuori dalla cabina.

La fase del raffreddamento

Arriviamo al secondo step, un toccasana per circolazione, alzare il tono e la distensione muscolare. Secondo il metodo finlandese classico, dopo il bagno di calore, serve lo shock termico: un breve bagno in acqua gelata, che può essere sostituito da una doccia fredda o tiepida (con il getto dal basso verso l’alto del corpo), o dall’immersione in una vasca fredda. In questo ultimo caso immergiti gradualmente con tutto il corpo, lasciando la testa per ultima. La procedura più indicata per ottenere il massimo dei benefici è di risalire dai piedi al busto, fino a braccia, spalle e, per ultima, la testa.

I tempi giusti

La terza fase prevede un rientro in sauna per un’altra decina di minuti e all’uscita di nuovo una doccia fredda. Quante volte è bene ripetere i passaggi caldo/freddo? Sarebbe consigliato effettuare almeno 3 ripetizioni di sedute per amplificare i benefici. In ogni caso, non superare i 15 minuti per ciclo, facendo tra le varie sedute in cabina una pausa di raffreddamento dello stesso tempo trascorso all’interno della sauna. In linea di massima, però, l’ideale è sottoporsi al bagno di calore gradualmente, per abituare il corpo: si comincia con cicli più brevi, da ripetere 3 volte al mese, che si ridurrà progressivamente alle 2 o 3 volte a settimana.

Fai il pieno di sali minerali

Al termine del trattamento è consigliato distendersi su un lettino per una decina di minuti, per rilassarsi e consentire alla pressione sanguigna di ritrovare i valori normali. A questo punto è fondamentale reintegrare i liquidi: bere abbondantemente serve a restituire all’organismo la giusta quantità di acqua e sali minerali espulsi durante la sauna. Avvolta nel tuo accappatoio caldo, prendi una tisana, succhi di frutta e di verdura, e prosegui con il rilassamento.

Come costruire la tua sauna in casa

Sauna come terapia

In molti contesti attuali la sauna e altri trattamenti simili vengono proposti come momento di benessere e piacere. La sauna però può essere anche un momento di terapia per conseguire risultati clinici, come accade ad esempio nei centri termali, e richiede quindi delle indicazioni mediche specifiche. È pertanto necessario, per prima cosa, accertarsi di essere in buona salute effettuando una visita medica, eseguendo anche un elettrocardiogramma per controllare la funzionalità del proprio apparato cardio-circolatorio e misurando i propri valori di pressione arteriosa.

Il medico, dopo la visita, potrà indicare i tempi, le modalità di utilizzazione della sauna stessa. specialmente chi ha problemi cardiaci e/o di pressione arteriosa dovrebbe sottoporsi a questa pratica solo dopo un’attenta valutazione del medico. Sfatiamo però un mito: la sauna non ha un effetto dimagrante. Il peso che si perde durante la seduta è legato alla perdita di liquidi con il sudore; liquidi che vengono reintegrati bevendo all’uscita della sauna stessa.

I massaggi

Non solo la sauna: anche i massaggi con scopo terapeutico fanno molto bene al corpo e al benessere psicofisico. Il massaggio in Italia, a causa di carenze legislative, viene effettuato da chiunque senza la necessità di un titolo accademico o scolastico riconosciuto. Il rischio è quindi di imbattersi in personaggi privi della minima qualifica, che effettuano massaggi senza conoscerne le non poche controindicazioni. Deve essere quindi il medico a stabilire la necessità di effettuare un massaggio terapeutico e deve essere un tecnico con un curriculum scolastico e professionale adeguato a eseguirlo.

La fangoterapia

Un’altra pratica utilissima per il benessere del nostro organismo è la fangoterapia. I fanghi sono uno dei trattamenti più diffusi nei centri termali sparsi su tutto il territorio nazionale. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e alle alte temperature alle quali il fango viene applicato, è particolarmente indicato per curare tutti i casi di patologie articolari, specie l’osteoartrosi, ma è utile anche come prevenzione dei reumatismi, della gotta, efficace contro alcune patologie ortopediche quali lussazioni, distorsioni o stiramenti, o come arma per combattere la cellulite, il sovrappeso e gli inestetismi della pelle. La fangoterapia è generalmente sconsigliata a chi soffre di problemi circolatori, assolutamente vietata nei casi di cardiopatie gravi e deve comunque essere effettuata dietro consiglio e prescrizione del proprio medico.

Come si esegue la fangoterapia

Quello normalmente usato per i trattamenti termali è un tipo di fango ottenuto attraverso un lungo processo di macerazione. L’argilla vergine viene riposta in speciali vasche chiamate “fangaie” e periodicamente rimescolata con l’acqua termale che scorre senza sosta per circa un anno intero. Durante questo prolungato periodo di tempo l’argilla subisce profonde modificazioni arricchendosi con i sali minerali dell’acqua in cui è stata macerata e sviluppando una speciale microflora (alghe, muffe, batteri e piccoli protozoi). Si ottiene in questo modo il fango maturo che ha una potente azione antinfiammatoria ed analgesica

I quattro tempi del benessere

Il trattamento della fangoterapia si articola in quattro momenti diversi, ognuno con una funzione particolare.

  • Il fango: viene applicato ad una temperatura di 39° sulla parte del corpo da curare, dove rimane a riposare per circa 20 min. L’applicazione provoca un aumento della temperatura corporea e della sudorazione con la conseguente accelerazione di alcuni processi metabolici.
  • Il bagno: dopo l’asportazione dello strato di fango, il paziente viene sottoposto ad un bagno in acqua termale di tipo sulfureo ad una temperatura di 37°-38°.
    La reazione: dopo il bagno la persona viene asciugata con panni caldi e accompagnata in apposite stanze dove rimarrà dai 30 ai 60 min per permettere il compiersi della reazione sudorale, ovvero la risposta biologica scatenata dalla fangatura e dal successivo bagno caldo.
  • Il massaggio: questa operazione completa la seduta e grazie all’azione tonificante sulla muscolatura, permette di attenuare o eliminare il transitorio stato di astenia provocato dall’applicazione del fango, dal bagno e dalla successiva reazione sudorale.