PER SAPERNE DI PIÙ…
Indecisa se piluccare in questo o quel piatto? Scegli il più croccante e la tua mente “sentirà” di avere mangiato più che se avessi assaggiato una cucchiaiata di crema. Ma non è detto che i peccati di gola fanno sempre male. Come per ogni cosa, anche in fatto di cibi c’è sempre l’eccezione a confermare la regola.
Ma in alcuni casi meno calorie non significa necessariamente cibi più sani. Ecco una guida per distinguere al meglio gli alimenti e afre la scelta giusta.
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Se arrivi a tavola con lo stomaco che ulula, il rischio abbuffata è in agguato. Inizia a prepararti per tempo, come un’atleta per una maratona: una o due ore prima di cena fatti uno yogurt con mezza banana.
Aiuterà a fare entrare in circolo la serotonina, un ormone del benessere che, tra le altre cose, controlla l’appetito e ti fa sentire più sazia.
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Aperitivo?Mettiti alla ricerca di una ciotola di pinoli, e fattene una manciata piccola. Il loro acido pinoleico fa scattare la colecistochinina, un ormone che taglia il senso di fame.
Niente pinoli? I semi oleosi fanno un effetto del genere, ma più ridotto.
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La colecistochinina non è presente solo nei semi oleosi ma anche negli oli. Versa due cucchiaini di extravergine su un paio di crostini e avrai meno fame.
Magari usa pane integrale: le sue fibre ti daranno una mano a dimagrire, persino. Però, poi, non usare altro olio a cena.
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Curry, peperoncino, zenzero e tutte le spezie piccanti in genere hanno il simpatico effetto collaterale di non farti sentire la fame (e ti fanno pure bruciare più grassi): attivano il peptide YY, un ormone intestinale legato all’appetito.
Usale per condire il riso basmati: ha un indice glicemico molto più basso del nostro riso raffinato, sazia di più e ingrassa di meno.

Tra i vecchi sapori e una nuova avventura, scegli la seconda: un piatto con un gusto mai provato prima è più efficace sulle aree cerebrali che controllano la fame. Se poi è servito in un piatto piccolo, ti sembra più abbondante di quella enorme, ultima porzione di lasagne rimasta nel vassoio degli antipasti.
Insomma, con la cucina creativa mangi meno e ti sfami di più.
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Se ne mangi solo un pezzettino, aumenti la tua produzione di endorfine, gli oppiacei naturali che ti fanno sentire bene e che placano
i morsi della fame. Tra l’altro, gli zuccheri fanno produrre Glucagon-Like Peptide (GLP-1), una molecola che invia all’ipotalamo il segnale di sazietà.
Hai paura di esagerare? Al posto del cioccolato usa la vaniglia: basta sniffarne l’odore per mettere in moto la produzione delle magiche endorfine
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Durante l’aperitivo snobba il gin tonic e fatti uno smoothie (magari alle verdure, che hanno meno zuccheri della frutta). Il frullatore fa incorporare alla bibita un bel po’ d’aria, che ti aiuta a gonfiare lo stomaco e a farti sentire sazia anche se in realtà potresti mangiare ancora tre o quattro portate.
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Grande abitudine, quella dei cinesi di bere tè a tavola: quello verde placa la fame e modifica la percezione dei sapori, così da farti
desiderare meno un’altra forchettata.
Se poi usi le bacchette, mangi meno velocemente e dai tempo al cervello di capire che sei già sazia.
Un ultimo, ma fondamentale, trucco? Mastica lentamente: oltre a sfamarti di più, attivi la lipolisi, il processo di scioglimento dei grassi.