Vi piacerebbe dimenticare i brutti ricordi che vi tornano in mente quasi a rovinarvi la vita?
Grazie ad una scoperta di un gruppo di studiosi del Queensland Brain Institute di Saint Lucia, in Australia, azzerare i traumi, causa di disturbi, potrebbe essere possibile.
A dare la notizia della possibilità di cancellare i ricordi è stata la rivista Nature Neuroscience. I ricercatori australiani hanno individuato una molecola di Rna, il mir-128b, che agisce direttamente sul gene che regola i ricordi legati alla paura. Nel momento in cui torna in mente il ricordo originale a cui è connessa la paura, il mir-128b può inibire in modo provvisorio i geni ad esso correlati.
La scoperta potrebbe curare fobie e disturbi post-traumatici da stress, grazie alla sperimentazione di farmaci che agiscano sul gene, responsabile dell’attivazione di ricordi.
Il settore non è esente da dubbi di natura etica. E’ giusto manipolare la memoria? Non è, in fondo, più efficace guarire disturbi da stress post-traumatico attraverso la psicoterapia o il counseling?
Secondo Adam Kolber, docente di legge alla Law School di Brooklyn, a New York e autore di un commento pubblicato su Nature, si tratta di pregiudizi antimoderni. “Milioni di persone che soffrono di disordine da stress post-traumatico (Ptsd), dopo un’esperienza straziante o un incidente – asserisce Kobler – potrebbero beneficiare di psicofarmaci che possono liberare il cervello dai brutti ricordi”.