Se ti curi con antibiotici

Ti curi con: antibiotici per esempio penicilline, cefalosporine, macrolidi o tetracicline.

Allora evita:
latte, formaggi e latticini

Perché
Il calcio contenuto nei derivati del latte può ridurre l’assorbimento degli antibiotici e rendere la cura meno efficace. Con il rischio di doverla prolungare.

Cosa puoi fare
Se vuoi mangiare del formaggio, assumi il farmaco un’ora prima o due ore dopo i pasti.

Se ti curi con ACE inibitori

Ti curi con:
ACE inibitori per esempio captopril, moexipril o cilazapril.

Allora evita:
banane, arance e patate

Perché
Sono ricche di potassio. E tendono a trattenerlo. Con il rischio che il livello di  potassio nel sangue aumenti troppo, dando un senso di debolezza, stordimento, capogiri o alterazioni del ritmo cardiaco.

Cosa puoi fare
A banane, arance e patate preferisci gli ortaggi rosso-arancioni che non contengono potassio.

Se ti curi con broncodilatatori

Ti curi con:
broncodilatatori a base di teofillina, salbutamolo, epinefrina, adrenalina.

Allora evita:
carni e formaggi grassi, pasta, pane e caffè
Perché
I cibi grassi aumentano la concentrazione di teofillina nel sangue, mentre quelli a base di carboidrati la riducono. E la caffeina può rendere irritabili.
Cosa puoi fare
Prendi i farmaci due ore prima o dopo i pasti. Così non avrai alcun problema.

Se ti curi con anticoagulanti

Ti curi con:
anticoagulanti a base di warfarina, uno dei farmaci più usati per la trombosi.

Allora evita:
cavolfiori, spinaci, lattuga
Perché
Sono ricchi di vitamina K che ha la proprietà di favorire la coagulazione del sangue e quindi può ridurre l’efficacia del farmaco.
Cosa puoi fare
Qui non ci sono alternative. Devi evitare questi cibi altrimenti potrebbe essere necessario aumentare il dosaggio del medicinale.

Se ti curi con statine

Ti curi con:
statine per esempio lorazepam, diazepam, alprazolam.

Allora evita:
succo di pompelmo

Perché
Il farmaco viene assorbito più del dovuto. I rischi? Nausea, vomito, diarrea o debolezza muscolare.

Cosa puoi fare
È meglio evitare il succo di pompelmo per tutto il periodo della cura. Se proprio vuoi bere  una spremuta ogni tanto fallo due ore prima o due ore dopo aver preso il farmaco.

Con la consulenza del dottor Alessandro Nobili, farmacologo dell’Istituto Mario Negri di Milano