L’appetito vien mangiando, anche sotto le lenzuola. Il testosterone, infatti, l’ormone cardine della sessualità maschile, ha bisogno di essere allenato.
Una vita sessuale frequente e soddisfacente aumenta la produzione di questo ormone e questo a sua volta aumenta gli appetiti sessuali, dando vita ad un circolo virtuoso che influisce positivamente sulla salute globale dell’uomo.

L’attività sessuale infatti è un’attività impegnativa fisicamente che fa bruciare meglio gli zuccheri, migliora il metabolismo, riduce la resistenza dell’insulina e le infiammazioni. Inoltre gli ormoni rilasciati con l’orgasmo diminuiscono lo stress e aiutano a trascorrere una riposante notte di sonno.

Non solo quantità però. Una ricerca, condotta su 4000 uomini dal dipartimento di Fisiopatologia clinica dell’Università di Firenze, ha evidenziato che la quantità di testosterone è influenzata anche dalla qualità dei rapporti sessuali: gli uomini che hanno una relazione extraconiugale stabile tendono ad accumulare stress e a vivere male il rapporto principale, quindi non traggono nessun beneficio dall’aumentata produzione di testosterone.
 
La relazione tra vita sessuale e salute maschile è stata oggetto di una ricerca condotta dal dipartimento di Fisiopatologia medica dell’Università La Sapienza di Roma su un campione di 45 uomini di mezza età affetti da ipogonadismo (calo della produzione degli ormoni sessuali), una patologia associata spesso alla comparsa della sindrome metabolica o da insulino-resistenza.

«Somministrando testosterone al campione – ha spiegato il professor Andrea Lenzi, presidente della Simas e direttore della cattedra di Endocrinologia dell’Università La Sapienza di Roma – Abbiamo scoperto che la capacità dell’insulina di far entrare gli zuccheri nelle cellule aumenta in media del 25 per cento. Inoltre migliora la composizione della massa magra corporea a scapito di quella grassa. In conclusione, il testosterone possiede ulteriori effetti benefici sulla salute dell’organismo maschile di quelli già noti».
 
Coltivare una vita sessuale soddisfacente però è importante anche per la psiche dell’uomo.
Da uno studio condotto su 2.303 maschi è emerso, ad esempio, che il 19,9 per cento percepisce stanchezza nei propri confronti da parte della partner e il 13,1 per cento riferisce un calo della libido della compagna. Sentirsi trascurato sessualmente porta l’uomo a assumere comportamenti a rischio come l’aumentato consumo di alcol e di tabacco. Per non parlare della ricerca di avventure al di fuori delle mura domestiche.
 
Per tutelare la salute sessuale maschile, è quindi importante educare i ragazzi sui principali disturbi andrologici dell’età evolutiva e sul ruolo della prevenzione, per insegnare ad individuare precocemente le patologie del sistema riproduttivo maschile.
 
Parimenti, sarebbe importante che la visita andrologica diventasse un’abitudine per gli uomini, come lo sono i controlli ginecologici per le donne: «prima dello sviluppo puberale – continua Lenzi – È importante effettuare un controllo che assicuri il corretto accrescimento del bambino. Giunti all’età fertile sarebbe opportuno un controllo ogni due anni mentre, come per le donne in menopausa, con l’arrivo dell’andropausa sarebbe meglio controllarsi una volta l’anno».