Perché non abbiamo più voglia di fare sesso?

«Per un’ora d’amore non so cosa darei» cantavano i Matia Bazar nel 1975. Un bel niente, risponderemmo oggi. Sì, proprio così. Perché capita spessissimo che la donna, ma sempre di più anche l’uomo, accampino la più classica delle scuse – «Stasera no, amore. Ho mal di testa» – per non avere rapporti sessuali. Non a caso, nel 2022 “matrimonio senza sesso” rimane tra le espressioni più ricercate su Google dagli utenti sposati o conviventi. «Oggi assistiamo a una recessione sessuale» spiega Fabrizio Quattrini, psicoterapeuta, sessuologo e presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica a Roma (lo trovi su Instagram: @fabrizioquattrini_real). «La coppia tradizionale sta passando un momento di crisi perché la donna ha fatto passi avanti, è riuscita a conquistare strumenti nuovi per esprimere la propria femminilità, mentre l’uomo, ancorato a un passato glorioso, dove era quello che “non doveva chiedere mai”, non è stato in grado di restare al passo ed è diventato più fragile, più vulnerabile». E questo cortocircuito spesso manda in crisi l’intimità, il desiderio all’interno delle coppie. Che la sessualità non se la passi bene oramai ci è chiaro.

Non fai più sesso? Fai attenzione ai campanelli d’allarme

«È riduttivo pensare che conti solo quante volte facciamo sesso. Il primo vero campanello d’allarme per il calo del desiderio è quando si smette di comunicare: siete vicini ma non ci sono più interazioni, dormite insieme ma non vi toccate, non vi sfiorate, non vi baciate, non vi prendete per mano. La distanza emotiva si ripercuote infatti anche sotto le lenzuola, perché l’intimità è il prerequisito fondamentale per il sesso, soprattutto per le donne che, più degli uomini, hanno bisogno di sentirsi in contatto con il proprio partner prima di toccare, abbracciare, baciare».

Non stare in silenzio

«Per prima cosa per tornare a fare sesso con il proprio compagno bisogna riattivare la comunicazione: parlare, ascoltare, chiedere, senza vergogna e senza paura di non essere capiti. Dare voce a certe sensazioni, a certe mancanze, spiegare alcuni desideri, porre attenzione a quelli del partner sono i primi passi per ritrovare l’affinità necessaria per ricominciare a fare del buon sesso».

Sesso: dai spazio alle tue fantasie

I pensieri eccitanti sono un formidabile afrodisiaco naturale e danno un boost al sesso di coppia. Possono essere desideri consci (sappiamo bene cosa ci eccita e perché) o inconsci (proviamo una pulsione, ma non sappiamo ancora identificarla). «L’importante è condividere queste fantasie sessuali, anche quelle magari nate durante l’autoerotismo. Insegnare al partner cosa ci piace, dirgli per esempio “Se ti muovessi così, mi piacerebbe” oppure “Se mi baciassi lì, sarebbe fantastico” è importante. Perché non dobbiamo dare niente per scontato e dobbiamo avere il coraggio di provare cose nuove: la sessualità non è un gesto meccanico, ripetitivo, ma piuttosto un continuo scoprire e scoprirsi». Un percorso in evoluzione che dovresti immaginare un po’ come un progetto di lavoro: se il capo ti assegna qualcosa da fare, più dettagli aggiunge su come farlo, più successo avrai nel portarlo a termine.

Nel sesso usa tutti i cinque sensi

«La sessualità nelle coppie perde gradualmente sapore perché le si toglie la parte passionale, si perde di vista il fatto che il piacere è sensorialità, significa assaporare, vedere, toccare, non è solo piacere dell’organo sessuale, penetrazione» spiega Fabrizio Quattrini. In questo senso la lingua può essere un’ottima alleata. Per far salire l’eccitazione prova a usarla sul collo, sulle dita, sulle orecchie, sulla clavicola, sul torace e sui capezzoli.

Ritorna ai primi tempi

«La relazione è come il fuoco, deve essere alimentata con tempo ed energia. Dopo la scintilla iniziale, la fiamma cresce e rilascia calore costante. Quando si affievolisce, però, bisogna riuscire a intensificarla prima che si spenga del tutto» continua Quattrini. E come possiamo fare? Basta ricordarsi cosa si faceva durante i primi mesi della relazione per colpire e suscitare l’interesse dell’altra persona, rispolverare qualche tecnica di seduzione per risentire quelle sensazioni. A lei o a lui piaceva il massaggio? Torniamo a farlo, massaggiarsi dolcemente a turno, senza vestiti, in un ambiente piacevole, con un po’ di tempo a disposizione, è un’attività semplice ma importante perché reintroduce un contatto di intimità, fondamentale per il sesso.

Continua a giocare

«Da piccoli lo facciamo. Da grandi smettiamo di farlo, soprattutto le donne. Ed è un peccato perché il gioco nella sessualità ci permette di stare nella dimensione del benessere, di concederci lo spazio della novità, di ritrovare la complicità, di spezzare la routine» conclude Quattrini, che ci dà un suggerimento. «Scrivete su dei foglietti le vostre fantasie. Metteteli ognuno in una scatola, le “erotic boxes”. Poi pescate a turno dalla scatola del partner e provate a mettere in atto quella fantasia». Buon divertimento! Perché, come diceva Woody Allen, «il sesso è stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere».