La sindrome metabolica è il nome di un gruppo di fattori di rischio legati al sovrappeso e all’obesità, che aumentano le probabilità di malattie cardiache ed altri problemi di salute come il diabete e l’ictus.
Si definisce metabolica perché correlata ai processi biochimici coinvolti nel normale funzionamento del corpo , ma tale malattia è conosciuta anche con il nome di sindrome X .
I campanelli di allarme, da non sottovalutare, sono: obesità, soprattutto addominale, livelli elevati di trigliceridi e colesterolo LDL , ipertensione e glicemia fuori dai range normali.
Le cure, sebbene possano comprendere anche dei farmaci, sono principalmente volte a rivedere il proprio stile di vita a favore di un’alimentazione sana, di un esercizio fisico costante e di un conseguente calo di peso e dei valori alterati.
Le condizioni che predispongono allo sviluppo della sindrome metabolica sono diverse.
Tra le più comuni sicuramente l’obesità – in particolare una quantità eccessiva di grasso corporeo, specie a livello addominale -, elevati valori di colesterolo Ldl e trigliceridi nel sangue, ipertensione arteriosa (valori pressori>140/90), bassi livelli di colesterolo Hdl (il colesterolo cosiddetto “buono”), resistenza all’insulina , un ormone che aiuta a regolare la quantità di zucchero presente nell’organismo, e iperuricemia .
Più alto è il numero di tali condizioni di cui si soffre, maggiore è la probabilità di sviluppare la sindrome metabolica.
Va inoltre considerato che il rischio aumenta con il passare degli anni e la predisposizione genetica, unita allo scarso esercizio fisico, può giocare un ruolo di una certa importanza.
Molto di coloro che soffrono di sindrome metabolica spesso non presentano particolari sintomi e affermano, perlopiù, di “sentirsi bene”.
Ma anche in assenza di una sintomatologia specifica e manifesta, bisognerebbe prestare particolare attenzione ai diversi fattori di rischio – come obesità addominale, ipertensione, resistenza all’insulina , elevati livelli di trigliceridi nel sangue, bassi livelli di colesterolo Hdl e familiarità con malattie come il diabete – che possono predisporre allo sviluppo di questa sindrome.
Per curare la sindrome metabolica e ridurre i rischi per la salute a cui questa può condurre il modo migliore è rivedere il proprio stile di vita, aumentando l’attività fisica e riducendo gradualmente il peso corporeo attraverso un‘alimentazione equilibrata e attenta.
È inoltre possibile – nel caso in cui lo specialista lo reputi necessario e dietro prescrizione medica – associare l’assunzione di farmaci per ridurre la pressione arteriosa e la glicemia.
In caso di insulino resistenza, poi, possono essere prescritti anche farmaci insulino-sensibilizzanti per aiutare il corpo a usare tale ormone in modo più efficace.
Cambiare nella giusta direzione il proprio stile di vita può anche prevenire o ritardare la comparsa della sindrome metabolica; si tratta di uno sforzo a lungo termine che però andrà a tutto vantaggio della salute.
Basti pensare che anche un unico fattore di rischio aumenta la probabilità di problemi cardiovascolari e, in generale, una persona con sindrome metabolica ha un rischio due volte maggiore di sviluppare malattie cardiache e cinque volte maggiore di sviluppare il diabete , rispetto a una persona sana.