Sindrome premestruale: quali sono i sintomi, le cause e i rimedi

In base a una ricerca apparsa sul British Medicine Journal, la sindrome premestruale potrebbe essere legata a fattori genetici: fra alcune delle donne coinvolte nel test è emerso che già le madri ne soffrivano.

A soffrire di sindrome premestruale secondo le indagini sono 3 donne su 4 in età fertile, soprattutto nella fascia di età tra la fine dei 20 e dei 30 anni.
Nella stragrande maggioranza dei casi, i sintomi della PMS (abbreviazione di premenstrual syndrome) tendono a scomparire con l’inizio delle mestruazioni.

Oggi di sindrome premestruale si parla sempre di più. Essa può comportare disagi sia sul piano fisico, quanto a livello psicologico. Per alcune donne il disturbo può diventare invalidante e comportare una grave difficoltà ad affrontare la normale vita quotidiana, soprattutto quando il dolore diventa importante.

Una delle questioni importanti da valutare è la quantità di stress presente nella propria vita: cattive abitudini alimentari e situazioni stressanti accentuano i sintomi della sindrome premestruale, legata alle fluttuazioni ormonali nell’arco del mese, le quali hanno una ricaduta sui livelli di serotonina, e dunque sugli stati dell’umore.

I sintomi della sindrome premestruale

I sintomi della PMS possono essere sia psicologici sia fisici, o un insieme dei due.
I più diffusi della sfera psicologica sono:

  • tensione,
  • ansia,
  • depressione,
  • voglia di piangere,
  • sbalzi di umore,
  • irritabilità e/o collera,
  • difficoltà di concentrazione,
  • insonnia,
  • desiderio di isolarsi.

Sul fronte più strettamente fisico, tra i sintomi più comuni della PMS ci sono:

  • cambiamenti nell’appetito e le “voglie”,
  • dolore ai muscoli e alle articolazioni,
  • mal di testa,
  • senso di fatica,
  • ritenzione di liquidi e relativo aumento del peso,
  • gonfiore addominale,
  • comparsa di acne,
  • dolore al seno,
  • costipazione o diarrea.

Sindrome premestruale: le cause

  • Le cause della PMS non sono note, si sa però che ci sono alcuni fattori che ne favoriscono l’insorgenza e ne aggravano i sintomi. Tra questi:
  • lo stress: aggrava i sintomi;
  • le cattive abitudini alimentari: alcuni sintomi della PMS sono associati a bassi livelli di vitamine e minerali; così come ad un consumo eccessivo di sale, bevande alcoliche e caffeina; – le fluttuazioni ormonali associate alla fertilità;
  • le fluttuazioni nei livelli di serotonina, un neurotrasmettitore associato agli stati dell’umore;
  • la depressione: è stato scoperto che numerose donne che soffrono pesantemente di PMS hanno una depressione non diagnosticata.

Come affrontare la sindrome premestruale

Un aiuto sostanziale per la sindrome premestruale viene dal miglioramento della qualità di vita.

Fai attività fisica

Non sottovalutare il potere dello sport: bastano 30 minuti di attività fisica due o tre volte alla settimana per tonificare i muscoli, aiutare l’ossigenazione e favorire le difese immunitarie, migliorando gestione del dolore, dello stress e migliorare l’umore. Sì alla bicicletta, camminate a passo veloce, nuoto e attività all’aria aperta, utili per stimolare la produzione di vitamina D.

Migliora il tuo stile di vita

Riposa a sufficienza: ricorda che ridurre lo stress e dormire costituiscono due fattori fondamentali per dare sollievo ai disturbi legati al ciclo. Un ulteriore aiuto viene dal rilassamento: esercizi di respirazione, massaggi, pilates, yoga e stretching favoriranno il rilassamento muscolare, oltre a calmare la mente.

Assumi integratori

Secondo alcune ricerche, il consumo di 1200 milligrammi al giorno di calcio può contribuire ad alleviare i sintomi della sindrome premestruale.

Per contrastare la ritenzione idrica e il gonfiore bevi molta acqua e alterna con tisane di fiori non zuccherate. L’assunzione di vitamina E è in grado di ridurre la produzione di prostaglandine, correlata con il dolore al seno e la presenza di crampi.

Sindrome premestruale: i rimedi naturali

Fra i rimedi offerti dalla natura una delle strategie utili contro la sindrome premestruale riguarda la dieta! Proprio così: un’alimentazione ricca di nutrienti può fare la differenza.

Quali sono i cibi da privilegiare? OK a tutti gli alimenti che contengono vitamina B6 e magnesio: via libera a patate, verdure a foglia verde, tuorlo d’uovo e frutta secca, cereali integrali e cacao.

Meglio evitare, invece, alcolici, tè e caffè.

In questi giorni è facile che salga la voglia di zucchero e cose dolci. Punta su uno snack semplice, magari da preparare a casa con le tue mani. Coccolati con il cioccolato, ma scegli la varietà fondente: ricco di teobromina, risolleva l’umore e stimola la produzione di serotonina. Puoi tenerne in borsa un quadratino insieme a una manciata di mandorle, preziose per la presenza di magnesio: hanno un effetto calmante e possono dare sollievo ai crampi.

Cosa ne dici di aggiungere il potere rilassante di una calda tisana ai fiori?

La foglia di lampone ad esempio è considerata un antico rimedio naturale, noto fra i rimedi popolari e a lungo utilizzato nell’ostetricia tradizionale, che lo consiglia prima in gravidanza, prima della nascita.

Prima dell’acquisto è importante verificare l’origine del prodotto e scegliere erbe provenienti da coltivazioni biologiche, che non utilizzano aromi, né altri additivi.

Il lampone, protagonista del bosco, contiene alte quantità di vitamina A e C. Utile per chi pratica attività sportiva, può aiutare a prevenire i crampi e le contratture. Inoltre, grazie alla presenza di potassio favorisce la salute del sistema cardiovascolare, contribuisce a ridurre la pressione sanguigna e combatte la stanchezza. La tisana di foglie di lampone combatte mal di testa, dolori articolari, infiammazioni e rafforza il sistema immunitario.

Sindrome premestruale: l’importanza del magnesio

Il magnesio può aiutare ad alleviare i disturbi legati alla sindrome premestruale?

Sì, questo rimedio naturale è un prezioso alleato della salute femminile. La difficoltà ad affrontare con energia la giornata insieme a una profonda stanchezza e a cali improvvisi dell’umore costituiscono una problematica molto diffusa, specialmente nei giorni prima del ciclo: sono numerose le persone che soffrono di cali di magnesio senza esserne a conoscenza.

Il magnesio è un minerale fondamentale per l’equilibrio dell’organismo: un orologio di precisione in grado di contribuire alla regolazione dei sofisticati meccanismi corporei.

Qual è la funzione del magnesio per la salute umana?

Regola oltre 300 differenti reazioni biochimiche del nostro corpo come il metabolismo energetico, l’equilibrio degli elettroliti, il funzionamento del sistema nervoso, la sintesi delle proteine, insieme alle funzioni dei muscoli e la divisione cellulare. Dal magnesio dipendono anche l’assorbimento e il metabolismo di altri minerali, fra cui potassio, calcio e sodio, oltre alle vitamine del gruppo C, vitamina E e complesso B.

Il magnesio costituisce un aiuto prezioso per la salute di ossa e denti, contribuisce al buon funzionamento di nervi e muscoli, fra cui quello cardiaco.

Sospetti di avere una carenza di magnesio? Attenzione a questi sintomi: tensione, irritabilità, nervosismo, insonnia o sonno agitato, difficoltà a gestire lo stress, stitichezza, fragilità ossea o carenza di calcio, spasmi, tremori e crampi muscolari, dolori muscolari, irrigidimento, difficoltà ad addormentarsi.

Gli integratori a base di magnesio possono costituire un aiuto durante la sindrome premestruale, oltre a combattere stanchezza, dolori e irritabilità.

Agnocasto per la sindrome premestruale

Il termine agnocasto deriva dalla lingua latina e significa “Vitex agnus castus”: agnello casto; questa parola così evocativa si riferiva al desiderio sessuale e alla riduzione dell’aggressività abbinata all’utilizzo della pianta. Fra i benefici dell’agnocasto per la salute è possibile sottolineare, infatti, l’azione sedativa, che lo rende un rimedio naturale prezioso, specialmente per la salute femminile. Grazie alle evidenze scientifici e gli studi sul tema, in Germania è stato approvato l’uso dell’agnocasto dal Ministero della Sanità, che ha indicato il suo utilizzato per sindrome premestruale, irregolarità del ciclo mestruale e dolore al seno.

L’arbusto di agnocasto, che appartiene alla famiglia delle verbenácee, può raggiungere fino ai 6 metri di altezza ed è noto come “albero casto”, utilizzato nei monasteri già in epoca medievale.

Come funziona l’agnocasto? Le capsule vegetali a base di estratto secco possono aiutare a contrastare le sintomatologie fisiche e psicologiche della sindrome premestruale. Numerosi studi, infatti, dimostrano che l’assunzione dell’estratto di agnocasto (vitex agnus castus) è in grado di alleviare i disturbi principali, poiché inibisce l’ormone della prolattina aumentando la secrezione di melatonina. L’assunzione di agnocasto riduce stress, tensione nervosa, ansia, tensione nervosa, insonnia, cambi di umore. Inoltre, l’agnocasto lavora regolando l’attività della ghiandola pituitaria (ipofisi), principale produttrice degli ormoni. La Commissione Europea approva l’utilizzo del frutto di agnocasto per il trattamento delle irregolarità del ciclo mestruale, della sindrome premestruale e della mastalgia.

Sindrome premestruale: i farmaci

Le fluttuazioni ormonali premestruali possono dare luogo a variazioni d’umore importanti, associate alla sindrome disforica della fase luteale tardiva, che nei casi più gravi può diventare gravemente invalidante e comportare disagi che rendono difficile gestire le normali attività della vita quotidiana.

Esistono farmaci in grado di dare sollievo e aiutare le donne che ne soffrono?

Visto il ruolo centrale degli ormoni secondo gli esperti può rivelarsi utile l’utilizzo della pillola contraccettiva, poiché tende a ridurre al minimo le variazioni ormonali. Inoltre, mantiene costante il livello di estrogeni e presenta un progestinico in grado di svolgere un’influenza positiva sull’umore.

Attenzione, per la somministrazione di farmaci è necessario confrontarsi sempre con il proprio ginecologo di fiducia.