I sintomi premestruali
Bando al calendario, ci sono donne in grado di capire grazie ai sintomi premestruali che sta per arrivare il ciclo mestruale. Sia che siano regolari che irregolari. A volte i sintomi premestruali si manifestano nel corpo, altre nella mente, altre ancora in entrambe le sfere. Il segreto per individuarli sta nell’ascoltare le proprie sensazioni. Mese dopo mese si riuscirà ad attribuire quel malessere “strano” alle mestruazioni in arrivo. E magari a non preoccuparsi se i sintomi fisici sono eccessivi (hai presente il gonfiore o la sensazione di essere ingrassata di colpo?), né a spaventarsi se l’umore è veramente altalenante.
Del resto, è normale che ci si dimentichi quali sono i sintomi premestruali, e così può capitare tutti i mesi di scambiare un disturbo passeggero per qualcosa di cronico. Ecco un ripasso per conoscere meglio il tuo corpo!
La premessa fondamentale è che i sintomi premestruali non si verificano in tutte le donne, non tutti insieme e, soprattutto, non in tutti i momenti della vita. A volte insorgono subito dopo la pubertà, e hanno il picco nell’adolescenza; altre volte, invece sono silenti per anni per poi rimanifestarsi dopo i 40 anni. Riflettono, inoltre, i momenti esistenziali della donna, come il livello di stress e tensione psicologica.
Insomma, il pre-ciclo è una materia decisamente mutevole, e proprio per questo è importante imparare ad avvertire ogni minimo cambiamento del proprio organismo.
Sintomi premestruali fisici
Prima del ciclo, puoi osservare alcuni cambiamenti che interessano varie aree del tuo corpo: l’area genitale, gastrointestinale, neurologica, vascolare e metabolica. Quanti giorni prima? Dai 7 ai 10 giorni prima dell’inizio del flusso, e in modo variabile. In particolare, potresti notare:
- il muco cervicale diventa gommoso, scarseggia e a volte è totalmente assente;
- spotting (piccole perdite scure, di solito di color marrone: a tal proposito è bene ricordare che le mestruazioni iniziano dal giorno delle perdite rosso vivo);
- aumento della fame o fame nervosa, con forte desiderio per i dolci, il cioccolato e i carboidrati in genere;
- seno teso e dolente (non è un vero e proprio dolore), che diventa più gonfio (alcune donne sperimentano una mezza taglia in più);
- sensibilità ai capezzoli;
- stitichezza o diarrea (se si soffre di colon irritabile, i sintomi tipici possono esacerbarsi);
- ritenzione idrica;
- gonfiore in tutto il corpo, dalle gambe ai fianchi e girovita;
- gambe stanche e senso di insufficienza venosa;
- stanchezza genrale
- mal di testa;
- senso di peso al basso ventre;
- brufoletti, imperfezioni cutanee o pelle grassa.
Sintomi premestruali psicologici
Per quanto riguarda la psiche, i cambiamenti che potresti osservare riguardano malesseri comportamentali o umorali, sempre passeggeri e lievi. In particolare:
- sbalzi d’umore;
- calo dell’umore, assimilabile a volte a vera e propria depressione;
- nervosismo;
- ansia;
- apatia;
- difficoltà di concentrazione;
- sonnolenza;
- insonnia.
Sintomi pre-ciclo: inizio e durata
La tipologia e l’intensità dei sintomi premestruali variano da donna a donna e da ciclo a ciclo. Inoltre, possono durare per poche ore e per un periodo superiore o uguale a 10 giorni. Di solito cessano con l’inizio delle mestruazioni. Nelle donne in perimenopausa (il periodo che precede la menopausa) possono persistere sino al termine delle mestruazioni. Tutte le manifestazioni, inoltre, possono peggiorare in situazioni di stress e, talvolta, precedere una mestruazione che si rivelerà molto dolorosa (dismenorrea).
Perché prima delle mestruazioni ci si gonfia e si è nervose o tristi?
Le motivazioni dei sintomi premestruali principali dipendono dalle fluttuazioni degli ormoni femminili: a variare sono, in particolare, i livelli di estrogeni e progesterone. Ciò può aumentare la secrezione da parte delle ghiandole surrenali dell’aldosterone, l’ormone preposto a regolare l’equilibrio di sodio e acqua nell’organismo. Il risultato è la ritenzione idrica e il gonfiore.
Per quanto riguarda il tono basso dell’umore (tristezza, malinconia, depressione) e il nervosismo (ansia, irritabilità, agitazione), in alcune donne è stato osservato, prima delle mestruazioni, un calo dei livelli di serotonina, cioè l’ormone del buonumore.
Quando i sintomi possono definirsi “sindrome premestruale”?
Si parla di sindrome premestruale (PreMenstrual Syndrome, PMS) quando i sintomi che precedono le mestruazioni sono particolarmente intensi, frequenti e multipli, al punto da avere la sensazione di sentirsi una persona diversa. A fare la differenza è il grado di accettabilità dei cambiamenti, sia da parte della donna stessa che da parte di chi le sta accanto, soprattutto riguardo alla sfera psichica.
Rispetto ai “semplici” sintomi premestruali, la sindrome varia anche nella durata dei disturbi: cioè sino a 15 giorni prima del flusso (e non più entro 10 giorni dall’inizio della mestruazione).
Pur essendo manifestazioni soggettive, i manuali di medicina stimano che a soffrire di PMS sia il 20-50% delle donne in età fertile. Di queste circa il 5% presenta una forma grave che compromette la qualità di vita, al punto da costringere la donna a interrompere le normali attività quotidiane (si tratta del disturbo disforico premestruale). Alcune donne per esempio mettono su 2-3 kg (tutti di liquidi) oppure hanno forti oscillazioni dell’umore, al punto da passare, nel giro di poco tempo, da una forma di depressione lieve a una tendenza all’aggressività inspiegabile. Non sono rari, per esempio, le crisi di pianto, i pensieri negativi o gli attacchi di rabbia. E nemmeno l’apatia che rende difficile lavorare o studiare.
Cosa fare per alleviare i sintomi premestruali
La cura è sintomatica, a partire dal riposo, dal sonno e da una regolare attività fisica. Contro il gonfiore e la ritenzione idrica può essere utile ridurre l’apporto di sale .
La fame nervosa può essere controllata inserendo in ogni pasto le proteine, che, tenendo bassi i livelli di zuccheri nel sangue, contribuiscono a diminuire la voglia di dolci e carboidrati.
L’umore invece può essere regolato tramite l’assunzione di integratori di magnesio e Vitamina B6, che hanno la funzione di modulare i meccanismi alla base degli ormoni del benessere.
In ogni caso, se i sintomi prima del ciclo dovessero essere particolarmente fastidiosi, è bene consultare il medico curante o il ginecologo, che sapranno prescrivere una terapia più appropriata. Alcune forme di PMS possono per esempio richiedere l’uso di una terapia ormonale o contraccettiva, per le quali è categoricamente vietato il fai-da-te.
In tutti gli altri casi, ricordarsi che non essere in forma nel preciclo è del tutto normale, e ciò aiuta ad accettare meglio un malessere tutto femminile!
Fonte: The Merck Manual of Diagnosis and Therapy