Secondo un recente sondaggio inglese, il 27 per cento di chi dorme accanto a un russatore durante il giorno si sente irritabile, il 21 soffre di stanchezza cronica e il 16 è meno produttivo sul lavoro.

LE APNEE NOTTURNECirca la metà delle persone che russano soffrono anche di apnee ripetute, cioè tr

LE APNEE NOTTURNE

Circa la metà delle persone che russano soffrono anche di apnee ripetute, cioè trattengono il respiro per 10, 20 o anche 30 secondi di seguito. Se succede ogni tanto (meno di 5 volte in un’ora) non è un problema. Altrimenti meglio chiedere consiglio al medico.

● Diversi studi hanno dimostrato che le apnee troppo frequenti sono pericolose perché aumentano il rischio di problemi cardiovascolari e di ictus: il sangue si impoverisce di ossigeno, così il cuore aumenta il battito per compensarne la carenza.
● Il partner russa? Controlla se ha più di 5 apnee all’ora. In questo caso occorre rivolgersi al medico di base o a un centro specializzato in medicina del sonno (trovi gli indirizzi sul sito dell’Associazione Italiana Medicina del Sonno.
● Per valutare l’entità del problema, oggi si può fare anche a casa propria un esame prima possibile solo negli ospedali, la polisonnografia: un apparecchio speciale registra nel sonno parametri come respirazione, attività cerebrale e ossigenazione del sangue. Se il medico lo ritiene opportuno, può consigliare la CPAP, una mascherina che soffia aria mantenendo così aperte le vie respiratorie. Nei casi più seri, la soluzione ideale è l’intervento chirurgico (uvulo-palato-faringoplastica) che “rimodella” in modo definitivo i tessuti.

I cerottini nasali

Spesso chi russa respira male anche dal naso. Se questo dipende dall’ipertrofia dei turbinati (e si accerta con un’ecografia), possono essere utili i cerottini da applicare sul dorso del naso perché riducono la resistenza che incontra l’aria quando passa attraverso le narici.

Questa è la soluzione più “light”. Se però non basta, oggi c’è un’alternativa: dei piccoli dilatatori in silicone che si inseriscono nelle narici.

Dilatatore nasale
L’apparecchio dei denti

L’apparecchio mobile ai denti riduce o elimina il problema nell’80 per cento dei casi. Il dentista, una volta verificato che i tessuti della gola sono così rilassati da ostruire il passaggio dell’aria, o che la lingua tende a scivolare all’indietro, può costruire un bite speciale che serve a mantenere mandibola e lingua “in avanti”, facilitando così il passaggio dell’aria.

«La mascherina deve essere realizzata su misura da un odontoiatra specializzato in questa tecnica» precisa il professor Cirignola. «Sconsiglio invece i modelli fai-da-te che si acquistano in farmacia: un apparecchio che non è modellato sulla propria bocca alla lunga rischia di indurre dolori articolari». Il prezzo varia dai 500 ai 1500 euro.

La dieta per chi russa

Qualunque sia il motivo per cui si russa, ci sono alcuni fattori che contribuiscono a peggiorare il disturbo. Sovrappeso, alcol e fumo aumentano la lassità dei tessuti dietro la gola, che vibrano ancora di più.

L’ideale è mettersi a dieta: già perdere il 10 per cento del proprio peso significa russare molto meno. E poi meglio evitare gli alcolici alla sera. Anche le sigarette hanno un effetto rilassante sulle mucose e sui tessuti della gola, quindi occorre ridurle il più possibile.

Il braccialetto anti russamento

Russare quando si dorme a pancia in su è un classico. Le soluzioni che costringono a girarsi su un fianco (come la pallina da tennis applicata sul dorso del pigiama, che obbliga a voltarsi, o le cinture che si legano al torace con dietro una specie di gobba) sono ormai “datate”.

Oggi, per fortuna, ci sono alternative più moderne e sofisticate: per esempio il bracciale che, grazie a un sensore acustico, rileva quando si sta russando. Ed emette un lieve impulso elettrico di intensità regolabile che, attraverso la pelle, stimola le terminazioni nervose per circa cinque secondi, quanto basta a far voltare la persona sul fianco.

Lo spray umidificatore

L’aria secca peggiora il disturbo. Umidificare la stanza, fare una doccia calda respirando il vapore per dieci minuti prima di andare a dormire o fare un lavaggio delle cavità nasali con acqua e sale sono espedienti che possono aiutare.

Piuttosto efficaci anche gli spray a base di ingredienti naturali, come essenza di menta e oli vegetali che, spruzzati nella gola, ammorbidiscono e lubrificano i tessuti limitandone la vibrazione.

L'anello da mignolo

Anche la digitopressione può aiutare. L’ultima novità è un anello che riduce il problema all’incirca nel 60 per cento per casi. Si indossa al dito mignolo, dove si trovano due protuberanze. Queste premono su due punti precisi che, secondo la medicina cinese, quando vengono stimolati migliorano la respirazione

Le sedute di yoga

Secondo il Karolinska Institutet di Stoccolma, la disciplina più utile è il Pranayama, una tecnica che si basa proprio su tecniche di respirazione in grado di aiutare a rinforzare i muscoli intorno alla gola, riducendo così la tendenza dei tessuti a vibrare.