Stile di vita
Quando il problema è la stanchezza cronica, cioè la difficoltà a carburare per periodi protratti, la prima domanda da farsi – o che dovrebbe porre il medico – riguarda lo stile di vita, cioè le abitudini di sonno, alimentazione e attività fisica. Si tratta di tre aspetti che possono sembrano banali, invece potrebbero essere il motivo della stanchezza. Anche perché sono i pilastri dell’organismo e sono tra loro correlati. Se si dorme male, è più difficile curare l’alimentazione e ancor di più fare esercizio fisico. E viceversa. Ciascuno di questi tre fattori influenza sempre gli altri.
In caso di stanchezza causata da “maltrattamento” del corpo, una volta individuata la o le cattive abitudini quotidiane, basta correggerle. Dormire abbastanza (la durata del riposo è soggettiva, ma dovrebbe essere di almeno 7 ore), alimentarsi in modo equilibrato e muoversi può trasformare le persone da stanche a… piene di energia!
Anemia
Si parla di anemia quando, a causa di questo disturbo, il sangue fatica a trasportare l’ossigeno nel corpo. Una delle più comuni anemie è quella da carenza da ferro. Il ferro si comporta come un vagone ferroviario che trasporta l’ossigeno nel sangue. Se, per vari motivi – nelle donne è piuttosto frequente, anche a causa del ciclo mestruale – c’è carenza di ferro, può subentrare una stanchezza cronica, complicata anche da vertigini, palpitazioni, annebbiamento mentale. Per verificare se c’è anemia, è sufficiente che il medico prescriva le analisi del sangue (sideremia è quello specifico per il ferro) e, in caso di carenza, darà il via libera a integratori di ferro.
Problemi con la tiroide
La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla che si trova nel collo. È piccola, ma è coinvolta in un processo importante del sistema ormonale; in particolare, produce un ormone che aiuta a controllare l’utilizzo dell’energia da parte dell’organismo. La tiroide può incorrere in varie alterazioni o malattie e, quando va fuori controllo – lavora troppo o lavora poco – anche il resto dell’organismo va in crisi.
Nel caso di ipotiroidismo, cioè quando la tiroide lavora poco, le persone soffrono di sonnolenza e di stanchezza cronica, hanno i riflessi rallentati. Per individuare il problema, bastano delle analisi del sangue. Se queste evidenziano un problema alla tiroide, il medico indirizza da uno specialista e il problema verrà corretto con dei farmaci, se necessario.
Apnea notturna
Tra i disturbi del sonno, c’è l’apnea notturna, un disturbo che impedisce al cervello di ricevere abbastanza ossigeno durante il riposo notturno. Ne deriva ovviamente un sonno poco riposante e, al risveglio, un senso di spossatezza cronica. Alla base dell’apnea notturna possono esserci varie cause (dalle adenoidi a dei polipi, etc), l’aspetto più complicato è diagnosticarlo, perché chi vive solo, non si accorge nemmeno di cosa succede di notte. Tuttavia, anche in questo caso, il medico prescrive gli accertamenti del caso, che spesso è risolvibile.
Diabete
Una delle cause della stanchezza cronica può essere il diabete. O, più precisamente, la stanchezza è spesso un sintomo di questa malattia, specie se associata a sete e altri. Di fatto, i medici non conoscono con certezza la connessione tra stanchezza e diabete; una delle tesi più probabili è che la stanchezza derivi dal continuo sforzo del corpo (con dispendio di energia) per affrontare i frequenti cambiamenti nei livelli di zucchero nel sangue.
Mononucleosi
Detta anche la “malattia del bacio” (perché la trasmissione avviene con la saliva), si tratta di un’infezione virale che si manifesta con stanchezza, febbre, mal di gola e ingrossamento ghiandolare. I sintomi possono regredire nel giro di 4-6 settimane, ma la stanchezza può permanere per diversi mesi. Starà al medico valutare se prescrivere degli integratori specifici.
Menopausa
Le donne che attraversano la menopausa potrebbero soffrire di stanchezza cronica a causa delle difficoltà a dormire bene. In questo periodo, infatti, il cambiamento dell’assetto degli ormoni può provocare anche di notte forti sudorazioni notturne e vampate di calore. Questo può rovinare la qualità del sonno o provocare addirittura insonnia, con conseguente stanchezza che si accumula.
Celiachia e problemi intestinali
La stanchezza è uno dei sintomi (insieme per esempio a disturbi gastrointestinali, anemia, perdita di peso) con cui può manifestarsi la celiachia: un’infiammazione cronica dell’intestino tenue dovuta all’ingestione di glutine in persone geneticamente predisposte.
Depressione
La depressione può abbassare i livelli di energia e far sentire la persona stanca durante il giorno. Chi ne soffre potrebbe anche avere difficoltà ad addormentarsi la notte o svegliarsi prima di quanto desideri al mattino. Questo succede perché la depressione altera le sostanze chimiche (gli ormoni) del cervello, come la serotonina, che regola l’orologio biologico interno. Chi soffre di depressione, dunque, può sentirsi molto stanco. In questo caso (non solo per il sintomo della stanchezza), è importante consultare un medico che rimandi a specialisti: la psicanalisi e i farmaci possono aiutare.
Cardiopatia
La stanchezza estrema è un sintomo comune dell’insufficienza cardiaca congestizia, che si verifica quando il cuore non pompa come dovrebbe. Le persone che ne sono affette in genere sono molto più stanche a riposo e ancora di più se si allenano. Sotto sforzo, potrebbero subentrare anche mancanza di respiro e altri sintomi. Ovviamente, in genere è una diagnosi che viene posta nei giovani, ma anche in età adulta è un qualcosa che va accertato in caso di stanchezza cronica non identificata da altre cause.