1/6 – Introduzione
La Stella di Betlemme, che è conosciuta scientificamente con il termine di Ornithogalum Umbellatum, è un arbusto che fa parte della categoria delle Liliaceae. Il primo a classificarla e descriverla fu il noto esperto botanico Carl Von Linné. Nei passi successivi di questa guida andremo a vedere nel dettaglio quali sono gli usi e le proprietà curative di questa pianta.
2/6 Occorrente
- Stella di Betlemme
- Fiori di Bach
3/6 – Le caratteristiche
Innanzitutto vediamo quali sono le sue caratteristiche. La prima cosa che dobbiamo dire p ce stella di Betlemme è conosciuta popolarmente anche con altri nomi quali: “Cipollone Bianco”, “Cipollino selvatico”, “Latte di gallina”. Si tratta di una pianta perenne, annuale, costituita da un bulbo di forma sferica, che ha un diametro di circa quattro centimetri. Le foglie, che possono variare in numero da cinque a nove, sono prettamente basali, ottuse, lineari, e larghe anche fino a otto centimetri. Per quanto concerne i fiori, ogni pianta può produrne circa da cinque a venti. Questi sono alquanto eretti e possiedono dei peduncoli colmi di brattee appuntite. Gli stami, invece, sono composti da filamenti bianchi e da antere di colore giallo.
4/6 – Le coltivazioni
È una pianta originaria delle zone mediterranee, ma ormai è diffusa praticamente in tutto il mondo. Inoltre, bisogna ricordare che predilige determinate zone, come prati privi di coltivazione, bordi di strade e ruscelli, strade con altitudine massima di mille metri. Passiamo ora a vedere quali sono le sue proprietà curativi. Come prima cosa, bisogna sapre che l’Ornithogalum Umbellatum presenta, al suo interno, tutta una serie di sostanze, che risultano essere particolarmente utili per il nostro organismo. Tra questo possiamo trovare glicosidi, cardioattivi, cristalli di ossalato di calcio, saponine, tannini. Di conseguenza, questa pianta possiede diverse proprietà, come quelle diuretiche, depurative, decongestionanti. Tutte queste peculiarità fanno in modo che questa pianta risulti essere molto efficace per trattare, e tavolta anche guarire, eventuali shock causati da traumi, incidenti; per trattare sintomi quali eccessiva flatulenza, problemi di gonfiore alla pancia, colite, insonnia, ulcera.
5/6 – I sintomi
Vediamo, infine, quali sono i suoi utilizzi. Innanzitutto, è bene precisare che questa pianta è sicuramente molto apprezzata, ma è altamente velenosa e nociva per l’organismo umano. Infatti, bisogna assolutamente ricordare che ci si può anche intossicare tramite ingestione. In queste circostanze si avrà l’insorgenza di sintomi quali: nausea, diarrea, vomito, ipotensione, alterazione del battito cardiaco.
6/6 Consigli
- Non ingerire mai la pianta, nè i preparati con essa realizzati, in quanto sono nocivi per l’organismo. Il suo utilizzo è solo esterno, tramite fitoterapia e fiori di Bach