Secondo lo studio pubblicato su Lancet, l’aspettativa di vita si è allungata di sei anni rispetto al 1990, ma dopo la mezza età il periodo in cui si gode di piena salute è aumentato solo di sette mesi.

Come prevenire la lombalgia

È il mal di schiena nella zona lombare il disturbo che più affligge gli anziani nel mondo. «I sintomi compaiono prima, tra i 40 e i 60 anni» spiega Sabrina Donzelli, specialista in medicina fisica e riabilitazione dell’Istituto scientifico italiano colonna vertebrale. «Il dolore è spesso una conseguenza dello stile di vita e delle posture sbagliate che si assumono al lavoro».

Nuota a dorso e a stile

«Bisogna correre ai ripari ai primi fastidi» aggiunge la dottoressa Donzelli. «Fare sport garantisce un buon tono muscolare e previene il disturbo». Se senti male, non bloccarti perché rischi di peggiorare la situazione. «Il movimento favorisce l’afflusso di sangue ai muscoli, produce calore e li rilassa. In più, lubrifica le articolazioni e stimola la produzione di endorfine, sostanze antidolore». Prova il nuoto. «Rinforza i dorsali e gli addominali che sostengono la schiena» spiega Viviana Ghizzardi, personal trainer. «Dai 30 anni in poi, bisognerebbe praticarlo mezz’ora (15 minuti di stile libero e 15 di dorso) due volte alla settimana, così da rinforzare in modo equilibrato sia la parte anteriore sia quella posteriore della schiena».

I comportamenti contro la cervicalgia

Dolori e contratture cervicali coinvolgono i muscoli del collo e delle spalle. «Più degli sforzi, a generare il fastidio sono le posizioni fisse mantenute a lungo: stare alla scrivania non aiuta perché tiene in tensione la muscolatura» spiega Sabrina Donzelli, fisiatra. «L’uso di smartphone e tablet, poi, costringe a una flessione prolungata del capo che bene non fa».

Abbassa le spalle

Il primo passo per evitare questo disturbo? «Rendersi conto di quando sei tesa aiuta tantissimo» spiega Viviana Ghizzardi, personal trainer. «Impara a tenere le spalle abbassate: così riesci a rilassare il trapezio, muscolo spesso contratto. Cerca anche di avvicinare le scapole l’una all’altra per stare dritta. La mattina o la sera, poi, esegui un esercizio di stretching: «Sdraiati con la schiena a terra e apri le braccia in fuori, a croce. Fletti le gambe con le ginocchia unite, quindi spostale toccando terra prima a destra poi a sinistra» consiglia l’esperta.

Strategie anti problemi di udito

Anche il calo dell’udito è entrato nella top five. «E statisticamente coinvolge di più gli uomini» spiega il professor Alessandro Martini, direttore del reparto di otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Padova. «Il nemico numero uno dell’orecchio è il rumore. Gli scoppi, i botti e la musica a tutto volume possono provocare cali dell’udito: in Europa succede a 4 milioni e mezzo di persone».

Elimina gli auricolari

«Se ascolti la musica in cuffia, non usare gli auricolari, quelli che entrano nel padiglione, ma le cuffie, che lo avvolgono tutto» consiglia Martini. «In questo modo il suono arriva all’orecchio con una minore intensità e si riduce il rischio di provocare danni. Tieni d’occhio anche il volume: non superare mai la metà del livello massimo. La stessa regola vale anche in auto, specie se hai i finestrini chiusi».

Contro la cefalea fai così

La ricerca americana, ha messo il mal di testa al terzo posto fra i disturbi più frequenti con l’età. «Non si tratta di emicrania, che colpisce la metà del capo ed è associata a nausea e vomito, ma di cefalea» commenta il dottor Florindo D’Onofrio, responsabile del Centro cefalee dell’Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. «Studi epidemiologici dimostrano che dopo i 65 anni l’incidenza della prima cala (dal 12 al 4%) mentre la seconda, soprattutto quella di tipo tensivo, colpisce almeno una volta il 45% della popolazione tra i 65-75 anni».

Dormi meglio e taglia il sale

«Cerca di andare a letto a orari regolari: è dimostrato che questa abitudine impedisce la cronicizzazione della cefalea» consiglia Florindo D’Onofrio. Riduci anche il sale: uno studio del British medical journal ha appurato che chi non supera i 4 grammi giornalieri riduce del 31 per cento le probabilità che si verifichi un attacco. «Se hai già compiuto i 45 anni e il mal di testa compare la notte, tieni sotto controllo la pressione: il disturbo può essere legato all’ipertensione» aggiunge D’Onofrio. Un modo piacevole per prevenirlo? Il sesso: secondo gli scienziati della Rutgers University riduce il dolore nel 60 per cento dei casi.

Comportamenti contro le cadute

Questo acciacco è insieme causa e conseguenza dell’invecchiamento. Vuoi aumentare l’aspettativa di vita e con lei la probabilità di non cadere e di farti male? Costruisci il kit del perfetto equilibrista.

● «Per avere un passo sicuro devi migliorare la sensibilità della base d’appoggio, cioè piedi e caviglie» spiega Viviana Ghizzardi.
● «Quando puoi, cammina scalza, così attivi la muscolatura del piede e i recettori sensoriali della pianta; sollevati sulle punte e rimani in posizione il più a lungo possibile, cercando di percepire il lavoro delle dita.
● Altro consiglio: tonifica gli addominali, perché ti danno stabilità. Non devi fare esercizi tipo crunch, ma un lavoro sulle pedane basculanti, sulla fit ball (la trovi in tutti i negozi di articoli sportivi) oppure iscriverti a un corso di yoga o di Pilates. È un piccolo, ma utilissimo investimento sulla salute».