Sono tanti i piccoli che a tavola fanno i capricci e si ostinano a rifiutare la pappa che gli viene preparata. Altri, invece, sono inappetenti solo saltuariamente, soprattutto in questa stagione, quando iniziano a soffrire di raffreddori, tosse e influenze frequenti. «In entrambi i casi, alcune medicine e tecniche dolci possono offrire un valido aiuto» spiega il dottor Osvaldo Sponzilli, pediatra e responsabile dell’Ambulatorio di omeopatia, agopuntura e riflessoterapie dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma. «Servono a stimolare più velocemente l’appetito del bambino. Ma si devono abbinare, e non sostituire, alle eventuali cure tradizionali prescritte dal pediatra». Vediamo, con l’aiuto dell’esperto, i rimedi più utili caso per caso.
Dopo una malattia non ha fame
Raffreddori, tosse continua, influenze, comprese quelle intestinali: per produrre anticorpi, le cellule intaccano le riserve di proteine dell’organismo, rendendo il bambino più spossato e togliendogli l’appetito. «Si possono somministrare due omeopatici specifici: Psorinum 30 CH, 4 granuli una volta al giorno, e Kali Phosphoricum 5 CH, 4 granuli due volte al dì. Entrambi per 4 giorni» raccomanda il dottor Sponzilli. Se il bambino è molto piccolo, i granuli possono essere sciolti in un cucchiaio d’acqua o nel biberon in 60 grammi d’acqua. L’aiuto in più. Si può abbinare uno sciroppo a base di Alfaalfa che, dando vigore ed energia, aumenta indirettamente l’appetito. Ne basta un cucchiaio la mattina, a digiuno, per 10 giorni.
A tavola fa il difficile
Se il bambino a tavola è difficile, oltre a effettuare i controlli dal pediatra per assicurarsi che la crescita sia regolare, si possono provare rimedi omeopatici. «Tra i più adatti c’è Natrum muriaticum 30 CH, 4 granuli una volta al giorno per 20 giorni, da associare a due complessi oligoterapici: Manganese-Rame e Rame-Oro-Argento, una fiala di ognuno a sere alterne, per 10 giorni in totale» spiega l’esperto. L’aiuto in più. Per stimolare la fame sono utili due Fiori di Bach: Wild Rose e Clematis, che aiutano nelle situazioni di apatia (4 gocce in poca acqua, 4 volte al giorno per 2 mesi). Si può aggiungere anche il fitoterapico Cinnamonium zeylanicum in tintura madre, 5 gocce, mezz’ora prima dei pasti principali, per un mese.
Rifiuta il cibo perché è ansioso
Talvolta nei più grandicelli subentrano leggeri problemi psicologici legati alla scuola, a difficoltà di relazione o a eventi stressanti che influiscono sull’appetito. «Il rimedio omeopatico più utile è Arnica montana 30 CH e Ignatia amara 30 CH, 4 granuli di ognuno a sere alterne. Si possono associare alla tintura madre di Avena Sativa: 5 gocce mezz’ora prima dei pasti principali. La cura è per uno o due mesi» consiglia il dottor Sponzilli. L’aiuto in più. La terapia craniosacrale è adatta per i problemi psicosomatici dei bambini, anche quelli dovuti ad ansie e stress. È un lievissimo massaggio sulla testa che alleggerisce la pressione. Bastano 3-5 sedute di 30 minuti. Per informazioni: Istituto terapie craniosacrali, tel. 0773648283.