Un sorriso splendente è il sogno di tutte. E il dentifricio, per quanto possa essere efficace, non è abbastanza potente per riportare il giusto candore. Questo soprattutto nel caso delle chiazze lasciate dalla nicotina oppure dal caffè e delle striature grigiastre che talvolta rimangono dopo una lunga cura con antibiotici quali le tetracicline. Le soluzioni però non mancano.
I trattamenti fai-da-te
Il trattamento sbiancante da fare in casa si acquista in farmacia. Ce ne sono di diverse marche e con differenti modalità di applicazione. Alcuni tipi per esempio consistono in strisce di materiale sintetico, ricoperte da uno strato di sbiancante, da posizionare sulle arcate dentali. In altri prodotti invece lo sbiancante è sotto forma di gel e va pennellato sulla superficie esterna dei denti. In tutti i casi, si tratta di una soluzione a base di ossigeno che elimina le macchie dai denti senza rovinare lo smalto. Il trattamento va effettuato una, oppure due volte al giorno, e il risultato è garantito per tempi che variano da tre mesi a un anno, a seconda delle marche.
I trattamenti fai da te però non sono adatti per tutti, perché la concentrazione di principio attivo è più bassa rispetto a quella che utilizzano i dentisti. Vanno bene dunque quando il colore naturale dello smalto non è troppo alterato rispetto al normale. Massima attenzione però durante l’applicazione del prodotto. Perché se il principio attivo viene per errore cosparso sulle gengive, può irritarle. Per sicurezza quindi risciacquare bene la bocca dopo il trattamento e togliere ogni residuo di prodotto spazzolando delicatamente i denti e le gengive con uno spazzolino a setole morbide, senza dentifricio.
Dal dentista
Il vantaggio è che il trattamento è personalizzato. In base al tipo di macchia e alla gravità, lo specialista decide infatti che tipo di sbiancante utilizzare, se intervenire anche con altre strategie e quante sedute sono necessarie. Di solito comunque sono al massimo tre, compresa la prima visita di controllo.
È la soluzione più adatta, rispetto al fai-da-te, quando i denti non sono ben allineati, perché è più difficile riuscire ad applicare in modo omogeneo il prodotto da soli. Oppure in caso di denti ingrigiti in seguito a devitalizzazioni e traumi. O ancora, quando le gengive sono particolarmente sensibili e tendono ad arrossarsi facilmente.
Un unico suggerimento: dopo il trattamento a volte aumenta per qualche ora la sensibilità al caldo e al freddo. Se è particolarmente fastidioso, basta preparare una tisana con una tazza di acqua bollente e due cucchiai di fiori di malva, lasciare raffreddare e fare risciacqui ogni ora per tre, quattro volte.