Le verruche, ovvero infezioni virali che si presentano come escrescenze cutanee benigne, sono causate dal contagio da Papilloma Virus, che fu isolato nel 1949. È curioso però sapere che già greci e romani ne danno testimonianza; Aurelio Cornelio Celso in uno scritto del 30 a.C. descrive bene queste manifestazioni della pelle.
Le verruche comuni possono colpire diverse sedi corporee, tuttavia le zone più spesso interessate sono le mani, i gomiti, le ginocchia e i piedi. Il contagio può essere agevolato da fattori di rischio quali la scarsa igiene, il camminare scalzi in ambienti umidi e pubblici, l’indossare calze e/o scarpe bagnate e il contatto diretto con verruche di altre persone.
Come curarle? Ci si può affidare a rimedi chirurgici, come il laser, a farmaci tradizionali sotto forma di tinture o pomate a base principalmente di acido salicilico, a cure dolci come l’agopuntura o gli oli essenziali.
Ma vediamo più nello specifico cosa c’è da sapere su questo comune disturbo.
Cosa sono
Le verruche sono escrescenze cutanee benigne causate da un’infezione virale, sostenuta da uno degli oltre settanta papilloma virus che interessano l’uomo (detti HPV, da Human Papilloma Virus).
Possono presentarsi in qualsiasi zona del corpo, ma più spesso in alcuni punti specifici, come le mani, i piedi, i gomiti e le ginocchia.
La trasmissione è interumana e avviene prevalentemente in luoghi molto frequentati, come docce e saune di palestre e piscine. Qui il clima caldo umido favorisce la sopravvivenza del virus che, beneficiando della macerazione cutanea indotta dall’acqua, può attecchire con una certa facilità.
Il contagio però può anche essere diretto e avvenire, per esempio, toccando le verruche altrui.
Tipologie e sintomi
Le verruche non sono tutte uguali e si classificano in:
– Verruche volgari o porri: rappresentano la forma più comune, hanno forma rotondeggiante, un colorito grigio-giallastro e superficie irregolare. Si presentano con maggiore frequenza nel contorno ungueale, sul dorso delle mani e sulle dita. Più raramente su gomiti, ginocchia e palmo delle mani.
– Verruche plantari: molto più rare ma note per la loro resistenza alle cure, compaiono solamente sulla pianta del piede e possono presentare dei puntini scuri, che aiutano a distinguerle dai calli. Sono di solito più morbide e meno rugose delle prime.
– Verruche piane: di colore giallo tendente al bruno, si riconoscono per le loro dimensioni ridotte e per il fatto di essere numerose e poste una accanto all’altra. Le sedi più colpite sono il viso e le mani, sia dorso che dita.
– Verruche filiformi: dalla forma lunga e sottile, interessano solitamente il viso, in particolare la zona degli occhi e delle labbra. A causa della delicatezza delle zone che colpiscono, possono dare maggiori difficoltà di trattamento rispetto ad altre tipologie di verruche. Qui puoi trovare un approfondimento su cause e trattamento delle verruche sul viso.
– Verruche genitali (o condilomi): sono considerate una vera e propria malattia sessualmente trasmissibile. Il contagio, infatti, può avvenire tramite il sesso vaginale, anale e (raramente) orale. Spesso asintomatici, quando si manifestano i condilomi possono causare gonfiore, arrossamento e prurito intimo. Quando visibili, le lesioni si presentamo come eruzioni ruvide circoscritte nell’area genitale.
Contagio
Si possono evidenziare dei fattori di rischio piuttosto comuni che, se sottovalutati, possono favorire il contagio e la comparsa di verruche.
Tra questi i principali sono:
– Un indebolimento delle difese immunitarie.
– L’uso promiscuo di asciugamani, accappatoi, ciabatte e di oggetti per la cura delle unghie (forbicine, leva calli, lime ecc).
– Fattori genetici di resistenza all’azione patogena.
– Accumulo di umidità, dovuto ad esempio all’utilizzo di calze o scarpe bagnate o calzature fatte con materiali sintetici che non lasciano traspirare il piede.
– Camminare scalzi negli spogliatoi, a bordo piscina o nei bagni pubblici.
– Lesioni cutanee che rappresentano la principale porta d’ingresso del virus.
– Scarsa igiene.
Nei bambini
Seppur possano presentarsi più frequentemente nei bambini con un sistema immunitario depresso o con la tendenza a mangiarsi le unghie e le pellicine delle mani (questa abitudine, infatti, crea delle lesioni che aprono la strada al Papilloma virus), la comparsa di verruche nell’infanzia è un fatto molto comune, anche se solitamente il picco di incidenza si registra un po’ più avanti, nella fascia di età compresa tra i 12 e i 16 anni.
Anche nel caso dei bambini, i trattamenti a cui è possibile ricorrere comprendono i classici farmaci da banco a base di acido salicilico oppure le soluzioni con propano o freon, che “congelano” la verruca. Qualora l’impiego di questi prodotti non dovesse risultare efficace, il medico potrà suggerire delle soluzioni più aggressive, come la crioterapia, il laser o – in ultimo – la rimozione chirurgica.
Rimedi
Il medico può consigliare la scelta di un trattamento piuttosto che di un altro sulla base di svariati fattori, tra cui la sede e l’espansione dell’infezione nonché l’età e lo stato di salute del soggetto.
Ad ogni modo, comunemente il trattamento delle verruche si basa sull’impiego di soluzioni a base di acido salicilico e acido lattico, da applicare direttamente sulla verruca per diverse settimane. Specialmente per le verruche anali e genitali, la cura può prevedere anche l’utilizzo di estratti vegetali noti come resine podofilliniche.
Tra gli altri trattamenti rientra poi la crioterapia, che consiste nel congelamento dell’area affetta tramite azoto liquido applicato localmente. Le cellule si staccano naturalmente e l’epidermide in seguito si rigenera.
Nel caso di verruche particolarmente grandi e fastiodiose, infine, si può ricorrere al laser, un metodo che consiste nella bruciatura della verruca, oppure all’asportazione chirurgica della zona cutanea in cui è presente la verruca.
Rimedi naturali
La famosa farmacista francese Danièle Festy, suggerisce di richiedere in farmacia la preparazione di un mix di oli essenziali da applicare ogni giorno sulle verruche nella quantità di una goccia, in particolare dopo il bagno. L’operazione è da ripetere due volte al giorno per 2-3 settimane fino alla scomparsa della verruca. Il portentoso mix è composto dai seguenti oli essenziali (1 ml ciascuno, per un totale di 5 ml): origano completo, ginepro, cassia, chiodi di garofano, santoreggia montana.
La letteratura scientifica, poi, ha rilevato una certa efficacia dell’agopuntura nel trattamento delle verruche piane e nello stimolare una risposta immunitaria utile a prevenire le recidive.