La verruca è una piccola formazione cutanea in rilevo e dalla forma irregolare, che compare comunemente sul dorso delle mani, sulle dita e sui piedi, più raramente sul viso.

«Le verruche che possono colpire la regione del volto sono essenzialmente di due tipologie: “verruche piane” e “verruche filiformi” – spiega il dottor Andrea Altomare, dermatologo dell’IRCCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, Gruppo ospedaliero San Donato – Come suggeriscono i nomi stessi, le prime sono in rilievo e con la superficie liscia, di pochi millimetri di diametro e con un colorito che varia dal giallo al bruno: questa tipologia tende ad essere multipla e non sono rari i casi in cui il paziente si presenti dal medico con svariate decine di lesioni. Le verruche filiformi, invece, sono delle piccole lesioni sottili dalla forma allungata, dello stesso colore della pelle e che interessano più frequentemente le aree che circondano la bocca, gli occhi o il naso».

Cause

Tutte le verruche sono causate dall’infezione da Papilloma virus (HPV) e si trasmettono per contatto diretto con persone infette. (Dai un’occhiata alla nostra guida su papilloma virus e prevenzione per avere maggiori informazioni)

La diffusione delle verruche può quindi avvenire toccando la verruca e poi altre parti del corpo e/o del viso (la cosiddetta “autoinoculazione”) anche durante pratiche quotidiane come il radersi la barba per gli uomini o lo struccarsi per le donne, oppure tramite la condivisione di oggetti ad uso personale come asciugamani e rasoi. Dopo essere entrati in contatto con l’HPV, comunque, possono essere necessari mesi prima che il virus si manifesti sotto forma di verruca.

«Trattandosi di un’infezione virale come l’influenza o il raffreddore, è risaputo che i soggetti più deboli hanno maggior possibilità di venire colpiti, perché possono avere delle difese immunitarie non completamente efficaci nei confronti degli agenti infettivi – aggiunge il dottor Altomare – Condizioni come uno stress psico-fisico importante, malnutrizione, altre malattie concomitanti, l’età avanzata o pediatrica e in generale tutte le situazioni che rendono la persona più debole possono favorire il contagio, ma la causa rimane sempre e comunque il virus».

Rimedi

La delicatezza della pelle del viso è un fattore che non consente la prescrizione dei farmaci comunemente impiegati per il trattamento delle verruche di mani e piedi, soprattutto considerando l’aumento del rischio di lasciare cicatrici permanenti.

«Nel caso in cui le verruche siano poche, la terapia migliore è la distruzione diretta della lesione che può avvenire con varie metodiche (curettage, crioterapia, laserterapia, diatermocoagulazione) – afferma il dottor Altomare – Nel caso invece in cui siano numerose, dovranno essere prese in considerazione terapie diverse. Fondamentale rimane l’educazione preventiva della persona colpita, affinché eviti tutte quelle procedure che possono favorire l’autoinoculazione del virus».