1/4 – Introduzione
Convolvulus Arvensis è il nome scentifico della pianta che comunemente viene chiamata convolvolo oppure vilucchio comune. Le sue origini si trovano nel continente asiatico ed europeo, per cui in Italia è largamente diffuso. Essa è una pianta selvatica e rampicante appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae, per questo motivo è considerata infestante poiché con il suo espandersi soffoca ciò che è coltivato intorno impedendone la crescita. I suoi fiori, seppur belli da vedere, non emanano alcun profumo. Dopo aver lette le caratteristiche generiche del vilucchio comune, leggendo questa guida potrete apprendere gli usi e le proprietà curative di questa pianta.
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Come tutte le piante il vilucchio comune si compone di rami, i quali possono raggiungere un’altezza massima di due metri, e di foglie che sono disposte a spirale e caratterizzate dalla tipica forma a cuore, la loro misura può variare da 2 a 5 centimetri di lunghezza mentre di larghezza arrivano a misurare 3 cm. La sua fioritura è prevista dal mese di aprile al mese di ottobre di ogni anno, ed il suo fiore è caratterizzato da petali d colore prevalentemente bianco, che partendo dal centro si allargano a forma di campanella. Tutti i fiori poi generano un frutto, quello del vilucchio comune è a forma di capsula liscia. I luoghi in cui è possibile trovarlo sono i cigli delle strade oppure lungo gli argini di un fiume. Dopo aver elencato anche le caratteristiche più dettagliate ora potrete apprendere gli usi e le proprietà curative del vilucchio comune.
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Grazie alle sue foglie è possibile ricavare da esse un buon infuso, facendo bollire in un pentolino circa 2 litri di acqua insieme a 7 grammi di foglie spezzettate; dopo di che lo si lascia per circa 10 minuti a riposo per poi poterlo bere aggiungendo a vostro piacere del miele. Dalle foglie secche invece, si può ottere una purga efficace, unendole al miele caldo e assumendole direttamente con il cucchiaino. Tra gli altri usi del vilucchio comune troviamo la possibilità di fare un decotto sempre utilizzando le foglie oppure creare una tintura madre fai da te mescolando le foglie con mezzo litro di alcol a 60 gradi. Naturalmente è scontato dirlo di stare molto attenti al dosaggio.
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In ultimo ci occupiamo di spiegare le proprietà curative del vilucchio comune; esso infatti è capace di provocare all’organismo umano effetti diuretici e lassativi in grado di purificare il fegato e l’intestino. Poiché distrugge i germi, viene adoperato come prodotto sterelizzante, ed è inoltre usato come antipiretico per far calare la febbre.