Raccontare la malattia come cura. La narrazione come terapia. Affidare la sofferenza e la resilienza alla narrazione. Una iniziativa ricca di emozioni quella della Campagna Viverla Tutta, sostenuta da Pfizer, che ha lanciato un nuovo progetto letterario. Lo scopo è coinvolgere coloro che hanno vissuto direttamente una storia di malattia o ne sono testimoni, avendo assistito una persona cara o vicina.

L’obiettivo è riconoscere l’importanza del dialogo e l’ascolto nel rapporto medico-paziente attraverso la metodica della medicina narrativa, che si concentra sul ruolo relazionale e terapeutico del racconto e del vissuto della malattia.
«Il suo valore è duplice, spiegano gli esperti. Da un lato, l’elaborazione del racconto e la comunicazione della propria esperienza attraverso un testo strutturato permette al paziente di riflettere sulla propria condizione e intravederne un senso che gli permette di accettarla più facilmente e viverla in una prospettiva meno negativa. Dall’altro, la narrazione contribuisce a migliorare il rapporto medico-paziente, a costruire un canale comunicativo privilegiato che aiuta la relazione terapeutica e a restituire al malato la propria dignità di persona che va “accolta” e ascoltata, non soltanto esaminata dal punto di vista clinico».

La pratica della medicina narrativa promossa da Viverla Tutta prevede che pazienti o caregivers possano raccontare la propria storia (o quella di un caro) attraverso il sito www.viverlatutta.it. Per l’edizione 2016 di Viverla Tutta, 20 di queste di queste storie di vite straordinarie saranno selezionate da una commissione (composta da autori della Scuola Holden, rappresentanti di OMNI, del Centro Nazionale Malattie Rare dell’ISS e di Pfizer) e saranno riscritte dalle splendide penne degli studenti della scuola Holden, e poi raccolte in un libro, ulteriore veicolo di condivisione.

«La nostra ambizione – ha detto il direttore didattico di Scuola Holden, Martino Gozzi – è creare scrittori consapevoli per fa sì che le storie possano essere un dono per gli altri».

 

Per inviare la propria storia c’è tempo fino al 5 giugno 2016. In seguito alla registrazione sarà sufficiente effettuare la login al sito e consultare la sezione dedicata “Racconta la tua storia”.