Nonostante rappresentino l’essenza femminile, le mestruazioni per molte donne sono soprattutto una seccatura. Tanto da desiderare di ridurne la frequenza o addirittura eliminarle. In America è già sul mercato da tempo la pillola che si prende tutti i giorni e cancella le perdite mensili. Ma siamo davvero sicuri che sia la scelta migliore?
Le mestruazioni causano fastidio ma anche vantaggi
Il ciclo mestruale può creare disturbi ma è una risorsa preziosa. Preserva la salute, le facoltà mentali e psicologiche di noi donne. Non solo: va sfatato anche il mito che le mestruazioni limitino l’attività fisica: al contrario, fare sport durante i giorni del ciclo può ridurre il dolore. Parola di esperta!
Il ciclo mestruale non fa male allo sport (e viceversa)
Una ricerca inglese, condotta dai medici di base del NHS (National Health System) con Censuswide ha mostrato come esistano ancora molti “falsi miti” sul ciclo e l’attività fisica. Nello specifico l’indagine è stata realizzata intervistando 2025 donne mestruate, il 50% delle quali svolgeva almeno 30 minuti di esercizio fisico due giorni alla settimana e almeno 500 che invece non assumevano al momento dell’intervista alcuna forma di contraccezione ormonale. È emerso che la maggior parte delle donne (62%) aveva interrotto l’esercizio fisico per almeno 3 giorni a causa dei sintomi del ciclo. Per quasi un terzo (32%) delle intervistate il ciclo è una delle cause, se non l’unica, per cui non fare sport, soprattutto per quelle che soffrono di alcuni disturbi mestruali: il 65% di quelle con endometriosi spiegava di non fare alcuna attività proprio a causa delle perdite dolorose. Eppure il ciclo aiuta, paradossalmente proprio coloro che hanno sintomi dolorosi.
Perché le mestruazioni “aiutano”
«Il ciclo non fa male allo sport e viceversa», chiarisce Daniela Mele, ginecologa e dirigente medico in servizio presso il UOC di Ginecologia Ostetricia e Fisiopatologia della riproduzione presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli. «Le donne durante il ciclo possono assolutamente continuare a svolgere attività fisica, non ci sono controindicazioni. In alcuni casi, se è molto abbondante, è sufficiente ridurre l’intensità dell’allenamento perché la perdita di sangue potrebbero portare ipotensione – spiega la ginecologa – In altri, invece, può perfino essere consigliato perché lo sport, permettendo il rilascio di endorfine, aiuta a tollerare o a ridurre l’intensità del dolore legato al ciclo. Può anche migliorare la performance e riduce la ritenzione idrica tipica dei primi giorni. Le attività più consigliate sono la camminata veloce, la bicicletta e il nuoto».
Il ciclo mestruale previene alcune malattie
«Sappiamo da tempo che gli estrogeni influiscono in modo positivo sulla salute della donna, fornendo una maggiore protezione nei confronti di molte patologie. Per questo un ciclo regolare ha un notevole effetto positivo su molte funzioni corporee: prima di tutte c’è il rafforzamento osseo. È noto, infatti, che in menopausa con il calo degli estrogeni ci sono ricadute sulla qualità della struttura dell’osso, che peggiora. Durante lo sviluppo, invece, aiutano l’accrescimento della statura e dello scheletro. Inoltre agiscono in maniera importante a livello cardiovascolare, stimolando la sintesi di sostanze come le lipoproteine ad alta densità, cioè il colesterolo buono, che protegge notevolmente da tutte le malattie cardiovascolari. La conferma – spiega l’esperta – è che durante l’età riproduttiva la loro incidenza è molto più bassa nelle donne rispetto agli uomini, mentre con la menopausa si equiparano».
Il ciclo mestruale migliora memoria e attenzione
Un altro beneficio è l’effetto sulle funzioni cognitive: «Dell’azione degli estrogeni beneficiano anche memoria e attenzione, oltre all’umore, in questo caso soprattutto grazie alla serotonina, l’ormone del buon umore, appunto, la cui produzione è promossa proprio dagli estrogeni», conferma la ginecologa, che aggiunge: «Infatti, nel periodo post parto e in menopausa, quando c’è un calo di questo ormoni femminili, si può assistere a un più frequente calo anche dell’umore, con tendenza a sintomi depressivi che invece sono più rari quando produzione di estrogeni è più elevata».
Il ciclo mestruale migliora sonno e appagamento sessuale
Come se non bastasse a convincere che le mestruazioni non sono poi “negative” ci sono gli effetti positivi sul sonno e sui rapporti sessuali: «Nel primo caso i vantaggi sono legati alla serotonina, influenzata dagli estrogeni e che regola anche il sonno. Non a caso, ancora una volta, in menopausa si possono avere sintomi come l’insonnia o l’irritabilità, legati a una maggior presenza di estrogeni. Quanto alla sfera sessuale, grazie al fatto che gli estrogeni sono associati anche a maggior testosterone (entrambi gli ormoni sono regolati da ipofisi e ipotalamo), si ha una maggiore predisposizione all’eccitamento sessuale. Durante l’ovulazione, quando gli estrogeni hanno una concentrazione superiore, la donna ha anche una maggiore disposizione e rapporti sessuali più appaganti», spiega la dottoressa Mele.
Il ciclo cura alcune malattie (per un certo periodo)
Un altro aspetto che non tutti conoscono riguarda i possibili effetti anti-age del ciclo, legati alla perdita di sangue. «Sì, in effetti può essere considerata un evento negativo solo in determinate situazioni, come nel caso di ciclo particolarmente abbondante o se la donna soffriva di anemia già precedentemente. Ma in altre patologie come la policitemia (l’aumento di globuli rossi), le donne che ne soffrono possono beneficiare nei giorni delle mestruazioni della perdita ematica. Lo stesso si può dire in alcune patologie cardiovascolari legate a un accumulo eccessivo di ferro – spiega la ginecologa – In queste situazioni particolari, quindi la perdita di sangue e di ferro è una terapia, pur se limitata a un periodo definito di tempo».
La pillola che blocca il ciclo può aiutare
Eppure, come accennato, ci sono donne che fanno ricorso alla pillola per bloccare il ciclo, assumendola tutti i giorni. Come funziona e che effetti ha? «Oltre alla classica pillola anticoncezionale, da assumere per 21 giorni con la sospensione di 7, esistono altri metodi ormonali per sospendere le mestruazioni. Specie negli Usa si utilizza la pillola cosiddetta Seasonale, che prevede l’assunzione di 84 compresse attive e 7 con effetto placebo, con la quale la frequenza del ciclo si riduce da 13 a soli 4 all’anno.
Lo stesso vale per l’anello vaginale senza sospensione o per dispositivi intrauterini a rilascio di progesterone come la spirale medicata», spiega Mele. «Va detto che non ci sono studi su effetti negativi che rendano sconsigliabili queste terapie, che però solitamente sono utilizzate da donne in particolari condizioni: o se soffrono di patologie come l’endometriosi, oppure se svolgono particolari lavori, come le militari, le astronaute o le sportive professioniste. Si tratta, però, di scelte dettate appunto dalle caratteristiche delle donne, dalle scelte di vita e professionali. Chiaramente con questi dispositivi verranno meno i benefici degli estrogeni di cui abbiamo parlano», conclude la ginecologa.