Innanzitutto dal punto di vista fisico lo yoga accompagna e supporta il corpo nei 9 mesi di cambiamento. Infatti grazie a determinati movimenti e posizioni permette di rinforzare i muscoli ma anche di mantenere la giusta elasticità così da dare il sostegno necessario al peso della pancia che continua a crescere. Inoltre aiuta ad alleviare e prevenire quei disturbi comuni a molte donne durante la gravidanza, come gambe pesanti o tensioni alla parte bassa della schiena.
Mantenere il corpo flessibile e forte permetterà anche alla mamma di arrivare maggiormente preparata e pronta ad affrontare il momento del travaglio e del parto.
La mente e il respiro
Le tecniche di respirazione sono un altro importante aspetto attraverso il quale lo yoga può essere d’aiuto alle future mamme. Infatti grazie ad una respirazione corretta e profonda si possono ottenere diversi benefici come quello di calmare la mente, rilasciando quindi sensazioni di ansia e stress.
Inoltre imparando a respirare nel modo giusto si acquisisce maggiore consapevolezza e chiarezza mentale che torneranno utili nei momenti più difficili, non solo durante la gravidanza e il parto ma anche nella delicata fase di cambiamento dopo la nascita del bambino.
Connessione con il proprio bimbo
Infine lo yoga invita ad avere una maggiore attenzione verso se stesse e le sottili sensazioni interiori. Promuovendo l’ascolto di ciò che accade al proprio interno lo yoga aiuterà le neo-mamme a sentire una connessione più profonda con la vita che sta crescendo dentro di loro, rafforzando da subito il legame con il proprio bimbo che continuerà a crescere dopo la nascita.
Oggi insieme vedremo una sequenza adatta a questo momento speciale, con movimenti dolci e lenti che permetteranno al corpo di aprirsi con calma. La pratica che faremo insieme aiuterà ad alleviare eventuali tensioni fisiche e donerà alla fine una sensazione di maggior leggerezza. Inoltre grazie ad alcune tecniche di respirazione e a visualizzazioni specifiche anche animo e mente ne trarranno beneficio.
Consiglio di avere con sé, oltre al proprio tappetino, i seguenti strumenti:
- un cuscino e/o una copertina
- due mattoncini meglio se in sughero perché più stabili (da poter sostituire eventualmente con due grossi libri)
- una cinghia (da poter sostituire con la cintura di un accappatoio)
Non è necessario aver alcun tipo di esperienza nell’ambito dello yoga in quanto la lezione sarà adatta anche alle principianti assolute.
Nel 2012 prendo parte alla mia prima lezione di yoga e qualcosa dentro di me scatta. Decido, circa un anno dopo, di cominciare a praticare in autonomia tramite video lezioni online, per poi iscrivermi ad un vero e proprio corso nel 2015. Dopo anni di pratica continua e costante, nel 2018, prendo la certificazione per poter insegnare.
Lo yoga mi ha aiutato a superare momenti difficili e a scoprire che, se ci si ferma ad ascoltare e ad osservare, ogni attimo diventa prezioso e pieno di significato. La gioia e la consapevolezza che mi ha portato questa disciplina sono state la spinta a voler approfondire e diffondere i suoi insegnamenti.
Yoga nel primo trimestre di gravidanza
Praticare yoga nel primo trimestre di gravidanza può essere estremamente benefico per la donna incinta. In questo periodo, infatti, si prende consapevolezza del cambiamento che sta avvenendo nel proprio corpo e lo yoga aiuta ad ascoltarsi. Durante la prima fase della gravidanza sono consigliate le posizioni in piedi, come per esempio quella del Guerriero e della Montagna, perché rafforzano le gambe e favoriscono la circolazione del sangue.
Yoga nel secondo trimestre di gravidanza
Terminate le nausee e i malesseri tipici dei primi tre mesi, con il secondo trimestre si apre quello che per molte donne è considerato il periodo più piacevole della gravidanza. In questa fase è bene praticare posizioni yoga che aiutino ad alleviare i fastidi e rafforzino il corpo, donandogli armonia e stabilità. Anche in questi mesi sono consigliate le posizioni in piedi: se siete più affaticate, potete aiutarvi con una sedia o effettuare le asana vicino alla parete. Bisogna poi focalizzarsi su quelle posizioni che rilascino le tensioni, quindi non ‘saltate’ mai la fase del rilassamento finale (Savasana), e su quelle che, eseguite in modo dinamico, vi daranno benefici a livello di estensione muscolare.
Yoga nel terzo trimestre di gravidanza
La pancia ormai è formata e il parto si avvicina. Nell’ultimo trimestre di gravidanza preparate il corpo a questo momento. Molto utile è la posizione del gatto, che aiuta a rilassare le pelvi e serve al bambino per posizionarsi in vista del parto. Il respiro e la meditazione in questa fase sono fondamentali: le tecniche di respirazione, imparate anche al corso pre-parto, vi aiuteranno moltissimo. In questi ultimi mesi è importante eseguire le posizioni con estrema calma, senza fretta.
Yoga in gravidanza, le controindicazioni
Praticare yoga in gravidanza è davvero molto utile e benefico, ma bisogna seguire alcuni accorgimenti. Vanno infatti evitate tutte le posizioni che potrebbero comportare movimenti bruschi e improvvisi, salti o urti. Dal secondo trimestre in poi, inoltre, non bisogna eseguire asana sdraiati sulla pancia o sulla schiena ed è fondamentale evitare, dall’inizio della gravidanza, ogni tipo di pressione sull’addome.