Onnipresente nella nostra dieta, lo zucchero non è una semplice fonte di “calorie vuote”, prive cioè di alcun valore nutrizionale, ma secondo gli ultimi studi sarebbe addiruttura un alimento tossico.
Negli ultimi 50 anni il consumo di zucchero sembra essere triplicato. Lo zucchero è infatti il “carburante” quando non addirittura il principale responsabile della pandemia globale dell’obesità, e contribuirebbe all’insorgenza delle più comuni malattie non trasmissibili quali diabete, patologie cardiovascolari e cancro.
Diversamente da come si ritiene, lo zucchero non fa solamente ingrassare, ma il suo abuso è in grado di alterare il metabolismo, la pressione sanguigna, la risposta agli ormoni ed è causa di danno al fegato. Questi effetti deleteri ricordano molto gli effetti causati dal consumo eccessivo di alcol.
A detta dei ricercatori sarebbero necessarie campagne di sensibilizzazione pubblica che scoraggino l’abuso di zucchero puntando sui suoi effetti deleteri sulla salute, proprio come avviene nei messaggi anti-tabacco. Attraverso l’informazione sanitaria e ricorrendo ad eventuali tassazioni e regolamentazioni sulla vendità di prodotti zuccherati, sarebbe possibile limitarne il consumo, principalmente nelle fasce più giovani della popolazione.
Il messaggio anti-zucchero lanciato dai ricercatori sembra avere toni proibizionistici, ma gli autori dello studio spiegano che solo rendendo meno conveniente il suo consumo sarà possibile evitare il consumo di dosi eccessive, favoriendo allo stesso tempo scelte alimentari più salutari.
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(Fonte: Robert H. Lustig, Laura A. Schmidt, Claire D. Brindis. Public health: The toxic truth about sugar)