Lo contemplo dalla strada per diversi secondi. Poi entro. Un magnetico profumo di carta mi invade all’istante le narici e mi calamita verso uno scaffale color rosa salmone. Vedo Rubbish, un pezzo unico che viene dalle mani di una famiglia-collettivo di Singapore. Sfoglio Sirene, dedicato al mare, stampato su una carta speciale ottenuta riciclando le alghe in eccesso della Laguna di Venezia. Da Frab’s, al numero 11 di via Sirtori a Milano, non transitano riviste, ma veri e propri gioielli di carta, rarità cosmopolite, prodotti artigianali con tirature limitatissime. Gioie per gli occhi.
Anna Frabotta racconta la storia di Frab’s
«L’idea di avere una piccola libreria indipendente è sempre stata nei miei pensieri, innamorata come sono fin da piccola delle riviste» mi racconta Anna Frabotta, 36 anni, giornalista e docente di Editoria della moda allo IED di Milano. «Sono passata dal desiderare al fare dopo un viaggio a Riga nel 2018. Entrai nella libreria Mr. Page, in periferia, e rimasi colpita dall’enorme sala dedicata ai magazine. Pensai: “Perché non riusciamo a fare una cosa simile anche in Italia?”. Tornai a casa decisa a provarci». Malgrado qualche intoppo, «chi ha la Partita Iva sa», l’evoluzione è stata naturale. «Sono partita dai social, per creare una community, e poi ho avviato un e-commerce insieme al mio compagno Dario, che sarebbe diventato anche mio socio. La cosa bella? Abbiamo iniziato a vendere dal giorno uno». Tanto che Shopify, la piattaforma su cui Frab’s si appoggia, contattò Anna per un’intervista: li stupì un tale successo in quel settore merceologico.
Che cos’è oggi Frab’s?
Era il 2019, nasceva un unicum. Sì, perché prima d’allora in Italia non c’era nulla come Frab’s. «Ha riempito un vuoto, un buco di mercato. Abbiamo intercettato una domanda che, per quanto piccola, trovava per la prima volta un punto di riferimento». Il progetto di Anna e Dario si rivolge a chi ha l’esigenza di trovare prodotti editoriali specifici e ricercati. Per passione, come nel caso della sua fondatrice, o per lavoro, come nel caso dei professionisti creativi che nelle riviste cercano ispirazione. «Abbiamo dato loro la possibilità di consultare e acquistare una serie di magazine di nicchia che prima non si trovavano». Se non con fatica, se non all’estero. E così oggi Frab’s non è solo un punto di riferimento per l’editoria periodica in Italia, ma anche lo store europeo con il catalogo più ricco, insieme a MagCulture di Londra e Athenaeum di Amsterdam (anche online su frabsmagazines.com).
Non solo riviste, ma oggetti d’arte
«Siamo partiti con 30 titoli, oggi ne abbiamo oltre 1.000. Ci contattano spesso dall’estero, ora molto dall’Asia, e si appoggiano a noi per i magazine che nessun’altro ha nel continente» continua Anna. Ma come funzionano la ricerca e la scelta di questi piccoli capolavori? «Alcuni mi vengono proposti, altri riesco a intercettarli io, soprattutto andando alle fiere e viaggiando all’estero, dove mi piace scoprire titoli nuovi. E poi faccio una selezione molto stretta, dico sì soltanto a riviste di qualità. Per me è importante che chi compra da Frab’s si fidi e sia certo di trovare solo magazine belli». Una bellezza, quella di cui parla Anna, che sta – in egual misura – in due elementi: estetica e contenuto. Entrambi devono essere curatissimi. «Valutiamo la qualità dei testi, ma anche dei dettagli grafici, della carta, della rilegatura. Sono riviste con un prezzo che va dai 20 agli oltre 100 euro: non acquisti solo un magazine, ma un oggetto d’arte che porti a casa e conservi».
Tutta la passione di Anna Frabotta
Anna mi parla delle sue riviste con amore, come si parla di qualcosa che si è cercato a lungo, che si è scelto tra mille altri, e di cui ci si è presi cura. «La mia passione proviene da quella che io considero la magia del magazine di nicchia. Che nasce, sì, per essere venduto, ma non è questo il suo scopo principale. Non lo si realizza partendo da una ricerca di mercato, ma da una passione forte combinata con la necessità di esprimere ciò che nessun’altro sta raccontando».
Frab’s: un gesto d’amore e di resistenza
Ed è proprio per questo che a lei piace definire le riviste come un’emanazione di chi le fa. «Credo che il magazine sia l’oggetto editoriale più completo. L’unico in grado di descrivere la contemporaneità e al tempo stesso predire ciò che sarà. La rivista è una capsula del tempo, che si spalma sulla linea temporale tra passato, presente e futuro in un modo che trovo straordinario». Sarà che io sono di parte, ma ammiro il «gesto d’amore e di resistenza» di Frab’s. Che lavora ogni giorno per costruire un’editoria diversa, per dare voce agli emergenti, per far conoscere un prodotto che è di nicchia ma «può arrivare a molte più persone» spiega Anna. «Vogliamo creare qualcosa di assolutamente democratico, bucare la bolla che ancora circonda questo mondo. Il mio negozio è aperto a chi desidera comprare tanto quanto a chi viene per fare ricerca. Passo pomeriggi interi in un Frab’s pieno di studenti, seduti per terra in cerchio a sfogliare riviste. Hanno vissuto la cultura in maniera completamente dematerializzata: leggono e si informano online, sentono la mancanza di un supporto concreto. Un po’ come io compravo i vecchi vinili perché mi affascinavano, alcuni di loro oggi si riavvicinano alle riviste» conclude Anna.
Per chi ha nostalgia del profumo di carta
«L’editoria cartacea ha un futuro radicalmente nuovo rispetto alla sua storia. È ispirazione oltre gli schemi, libertà di pensiero e bellezza praticata costantemente» si legge nel profilo del progetto. Ed è proprio questa triade – ispirazione, libertà, bellezza – ciò che si respira nell’aria tra gli scaffali di Frab’s. Non un’edicola, non una libreria. Piuttosto un angolo di mondo che ne contiene centinaia. La casa curiosa e innovativa di chi «ha fatto dell’amore per i magazine uno stile di vita». Il rifugio «per chi ha perso i sensi delle cose». O, più semplicemente, ha nostalgia del profumo di carta.