Ti piacerebbe entrare in mondo dove, tra scenografie giocose e tinte pastello, regnano il sogno e la meraviglia? Lo allestiscono “di mestiere” le 35enni Elena e Giulia Sella, autrici di mostre immersive, sorelle con una biografia dai tratti fiabeschi a cui la milanesità aggiunge concretezza e impegno.
Elena e Giulia Sella sono imprenditrici ispirate da sogni e fantasia
Gemelle nate sotto il segno dei Gemelli, hanno frequentato entrambe il liceo artistico e il Politecnico e sono mamme di due maschietti. Se proprio vogliamo individuare elementi non sovrapponibili, Giulia è laureata in Architettura e, tra le esperienze professionali all’estero, è stata a New York, mentre Elena è laureata in Interior design e ha lavorato a San Paolo, in Brasile. I loro bambini sono nati in anni diversi (2022 e 2023), ma hanno solo 4 mesi di differenza, vale a dire che anche la gravidanza è stata, commentano insieme, «in buona parte un magnifico percorso in comune».
Elena e Giulia Sella e le mostre immersive
Per tutta l’intervista le loro voci non si sovrappongono né contrappongono, ma si uniscono, nella stessa risposta, in una sintonia naturale. Una sintonia che le ha portate, partendo da un sogno coltivato nella cameretta di bambine, a un’avventura imprenditoriale di successo. Sono infatti le fondatrici di Postology, agenzia specializzata in mostre immersive come Museum of Dreamers, Art of Play e Space Dreamers, che hanno attirato più di 1,5 milioni di visitatori in tutta Europa.
Hanno lanciato la loro prima mostra immersiva nel 2022
Come siete diventate imprenditrici?
«Una voce dentro di noi da sempre ci diceva che avremmo creato qualcosa di nostro. Così, dopo aver lavorato per vari clienti, pian piano abbiamo mosso i primi passi in autonomia. Nel 2015 siamo partite con un blog in cui condividevamo le nostre esperienze di viaggio, poi nel 2017 abbiamo partecipato per la prima volta alla Milan Design Week con un progetto a nostro nome e abbiamo continuato negli anni successivi. Nel 2019, per esempio, abbiamo proposto The Pool Club, al cui interno c’era una zona experience con una piscina di palline rosa. Nel 2020 avremmo voluto lanciare la nostra prima mostra immersiva, ma a causa del Covid abbiamo dovuto aspettare: ci siamo riuscite nel 2022 a Milano, in piazza Beccaria, e ha avuto un successo che ha superato le aspettative. Da lì abbiamo portato quel format prima a Madrid, poi a Roma e ora a Parigi. Dopo ne abbiamo lanciati altri, anche in collaborazione con altre aziende».
Con queste mostre immersive riproducono i mondi che sognavano da bambine
Cos’è una mostra immersiva?
«Per noi significa proporre, grazie all’unione di fantasia e tecnologia, allestimenti capaci di suscitare meraviglia nelle persone e invitarle a fare un proprio percorso emozionale. Per esempio, da bambine sognavamo di vivere in una casa delle bambole: ne abbiamo quindi riprodotta una in scala reale dove con un gioco di luci e suoni si passa dall’alba al tramonto, fino alla notte, in un’esperienza fuori dal comune».
Come eravate da piccole?
«La nostra infanzia è stata allegra e colorata. Abbiamo un fratello più grande, ma la fortuna di essere in due della stessa età e così affiatate ci ha permesso di ritagliarci il nostro mondo creativo. Nella cameretta prendevano vita mondi immaginari che ci vedevano protagoniste di travestimenti e spettacoli. Diventando grandi abbiamo voluto ricreare quella magia che c’è quando si è bambini e di certo siamo rimaste delle sognatrici. Oggi siamo tutti sopraffatti da tante notizie negative ed è quindi bellissimo sentirci dire, da chi visita le nostre mostre, “Mi sono riconnesso con il mio bambino interiore”. Ci hanno scritto anche da Parigi: “Grazie. Avevo bisogno di questa positività e leggerezza”».
Le mostre immersive di Elena e Giulia Sella piacciono a donne, uomini, adulti e bambini
Chi è il visitatore tipo?
«Vengono le persone più diverse, qualcuno da solo, molti in coppia, con la famiglia, oppure con gli amici, o ancora per un team building aziendale. Si possono incontrare dalla nonna con il nipote agli studenti, alla ragazza che festeggia l’addio al nubilato, c’è chi ha scelto una nostra mostra come sede per la proposta di matrimonio e sono arrivate anche delle suore. Il nostro target è molto ampio, perché sognare non ha età, è per tutti».
Vengono però più donne che uomini?
«Anche molti uomini in realtà stanno riscoprendo il senso della meraviglia. Certo è che le donne sono più brave a riconoscere le emozioni e trascinano tutta la famiglia».
La mamma di Elena e Giulia Sella le spronava a credere nei loro sogni
Avete dedicato il progetto di Parigi a vostra madre. Perché proprio quello?
«Abbiamo avuto una mamma straordinaria che ci ha lasciato presto, purtroppo (si commuovono, ndr). Lei ci ha sempre spronato a credere nei nostri sogni e ci invitava a esplorare posti nuovi. Ci portava almeno una volta all’anno a Parigi e ci è sembrato naturale ricordarla in modo speciale in quella città che amava tanto».
Ai giovani le due imprenditrici consigliano di sognare e studiare come fanno loro stesse
Che consiglio dareste alle giovani che si ispirano a voi?
«Di ascoltarsi, capire qual è la propria passione, seguire il cuore e fare fin dall’inizio anche le piccole cose in maniera grandiosa. Occorre sperimentare e ricordarsi che non tutto arriva subito. Il guadagno facile non esiste, ci vogliono tanto impegno e costanza: tra la staffetta e la maratona, è meglio la maratona verso quello che ci rende felici. Oggi siamo dove 10 anni fa già sognavamo di essere. Anche noi abbiamo avuto lungo il percorso delle difficoltà e dei momenti di frustrazione. È un complimento sentirci dire che abbiamo il coraggio di osare e non abbiamo paura di essere troppo femminili e colorate».
Ora cosa sognate?
«Puntiamo allo sviluppo internazionale. Guardiamo all’Europa, ma il sogno più grande è andare in America. Speriamo che anche questo, come la casa delle bambole, diventi realtà».
A Milano, Roma e Parigi sono visitabili 3 mostre immersive di Elena e Giulia Sella

A Roma Art of play è dedicata all’arte del gioco e al mondo di Hello Kitty (artofplay.it). A Milano Space Dreamers invita a fare un viaggio nello spazio, volando da Marte alla Luna e tuffandosi tra le nuvole e le stelle (spacedreamers.it). A Parigi House of dreamers propone 18 installazioni dove il visitatore diventa protagonista di un mondo incantato. Tra le più iconiche, Change perspective: un appartamento sottosopra dove guardare la realtà da un altro punto di vista (houseofdreamers.fr).