I cambiamenti sono grandi incognite, e spesso generano emozioni contrastanti: se da una parte ci regalano una nuova sferzata di energia, dall’altra possono dare vita all’ansia. Affrontare una fase di transizione sul lavoro, quindi, non è mai facile.
Però non bisogna scoraggiarsi, ma mettere in atto tutte le strategie per affrontare questi momenti con grinta e determinazione.
La cosa più importante di tutte è non avere fretta.
Il tempo per ambientarsi è importantissimo e non va sottovalutato. Questa regola va applicata quando si cambia occupazione all’interno dello stesso staff, ma anche quando si decide di dare una svolta alla propria vita per lanciarsi in una nuova avventura.
Le transizioni sono sempre momenti delicati, soprattutto sul lavoro. Ecco come affrontarle al meglio.
Transizione sul lavoro: di cosa si tratta
Il termine transizione significa passare da una situazione all’altra. Si tratta di quella fase che si trova esattamente nel mezzo, è il momento del cambiamento.
In ambito lavorativo si tratta di un lasso di tempo molto particolare e delicato, che può anche non coincidere con un nostro specifico cambiamento, ma con quello di qualcuno vicino a noi.
Si parla di transizione quando si cambia referente, o quando vanno via alcuni elementi della squadra. Ma anche quando siamo noi a modificare il nostro ruolo oppure la nostra occupazione.
È indubbiamente una fase molto delicata, ma ricca di possibilità.
Come affrontare una fase di transizione
I cambiamenti sono sempre fonte di un ampio spettro di emozioni diverse e – spesso – discordanti. C’è la curiosità di scoprire cosa accadrà e di vedere come andranno le cose. Ma anche la preoccupazione di dover ridefinire alcuni aspetti della propria vita. C’è l’adrenalina che ci spinge a voler scoprire cosa accadrà, così come possiamo provare l’ansia dell’ignoto.
Come affrontare al meglio una fase di transizione sul lavoro? Senza paura e senza voler a tutti i costi avere le cose chiare fin da subito. Sicuramente non è facile, specialmente per le persone che hanno bisogno di avere tutto sotto controllo, ma la sfera magica non esiste. Quindi meglio non avere fretta e osservare cosa accade.
Quando cambia il nostro capo o qualcuno dei colleghi
Una delle fasi di transizione più comuni che si possono affrontare nel mondo del lavoro è quella di ritrovarsi a cambiare i nostri interlocutori.
Può essere un capo o un nostro referente, oppure qualche collega.
La domanda, che ci poniamo in questi momenti, è: come sarà? La risposta è che non lo sappiamo.
La cosa migliore da fare è quella di conoscere i nuovi elementi, avendo ben chiaro un concetto fondamentale: loro si sentono esattamente come noi. Quindi perché non cercare di mettersi a disposizione per dare una mano ad ambientarsi? Collaborare con i colleghi è un buon metodo per fare squadra sin da subito, ma anche per conoscere meglio le persone.
Quando cambiamo ruolo
Se siamo noi a cambiare ruolo lavorativo le cose sono diverse. Sicuramente la voglia di fare bene e l’ansia di essere all’altezza, potrebbero essere sentimenti preponderanti. Ma diamoci il tempo per imparare e per conoscere gli altri (o per farli abituare al cambiamento, se sono già colleghi).
Il consiglio è quello di fare la nostra parte per creare un ambiente lavorativo sano, incentrato sullo scambio e sull’ascolto. E se abbiamo tante domande, ricordiamoci che è meglio farne una in più, per capire bene le cose, che una in meno e incappare nel rischio di errori.
Infine diamoci tempo per imparare tutto, focalizzandoci sulla grande opportunità di fare un upgrade delle nostre competenze.
Quando cambiamo lavoro
Affrontare una fase di transizione sul lavoro, che coincide con un cambio radicale, è una grande sfida.
Se siamo noi a cambiare lavoro, settore, azienda, oppure se decidiamo di diventare liberi professionisti, le incognite sono tante. Ma ricordiamoci che sono proprio questi momenti a farci crescere di più. Ambiente nuovo, mansioni diverse, colleghi da conoscere.
La domanda che dobbiamo porre a noi stessi dovrebbe essere: quanto tempo ci abbiamo messo ad ambientarci nell’impiego precedente? Questo dovrebbe farci ridimensionale la nostra fretta di essere subito pronti e di conoscere ogni aspetto della nuova professione.
Cambiare lavoro è una tra le prove più importanti, ma è anche una delle opportunità più grandi che possiamo avere per modificare alcuni aspetti della nostra vita. Cogliere questa possibilità non può che farci bene.
Come gestire stress e ansia
La paura dei cambiamenti è insita in molte persone, ma non deve essere un freno alla vita. Per cui se ci sentiamo stressati o ansiosi, mentre stiamo vivendo una fase di transizione sul lavoro, cerchiamo di vedere gli aspetti positivi.
Ad esempio possiamo focalizzarci sulle nuove prospettive, sulle nuove opportunità che ci riserva il futuro. Consideriamo anche l’importanza dell’arricchimento, che deriva dal confrontarsi con nuove persone, e cerchiamo delle sintonie con gli altri.
Un ultimo consiglio è quello di fare in modo di imparare tutto ciò che ci potrebbe essere di nuovo, ma di farlo con calma e consapevolezza.
Un cambiamento sul lavoro è sempre un momento molto particolare, ma la verità è che molto dipende dalla nostra predisposizione d’animo.
Le sfide non devono fare paura, ma devono essere viste come grandi opportunità.