C’era una volta la cassiera. Poi al supermercato sono arrivate nuove professioni poco conosciute, ma sempre più richieste. In genere non si viene assunte direttamente dal supermercato, ma da agenzie che offrono il servizio ai negozi. Ecco quali sono le nuove opportunità di impiego.
La promoter
In pratica fa pubblicità in diretta: invoglia l’acquisto di un prodotto offrendo degustazioni o campioncini ai clienti. «La richiesta di promoter è sempre abbastanza costante» assicura Grazia Servedio, vicepresidente della cooperativa Gruppo 685 di Rimini (tel. 054156084), che offre questo servizio ai supermercati dell’Emilia Romagna. «Non serve un particolare titolo di studio, ma bisogna essere affabili e spigliate: solo così si attira l’attenzione dei clienti intenti a fare la spesa».
L’impegno può essere molto flessibile e saltuario: in occasione del lancio di un prodotto sul mercato, per esempio, può capitare di lavorare per dieci giorni di fila, per poi stare ferme per qualche giorno. Ecco perché non si viene assunte, ma si viene inquadrate come collaboratrici saltuarie. La paga varia molto a seconda delle regioni e del prodotto da promuovere: si va da 40 a 80 euro per otto ore di lavoro al giorno.
Per scoprire quali sono le agenzie da contattare, un buon consiglio è chiedere informazioni direttamente alle promoter che si vedono al supermercato. Altri indirizzi utili sono Dieffe Convegni, Napoli, tel. 081680336; Easy Contact, Roma, tel. 065408211.
>>La “detective”
Gira con il carrello tra gli scaffali del supermercato, come se fosse una normale cliente e controlla che nessuno rubi. Se nota qualche movimento sospetto, fa una segnalazione al direttore per i controlli. «In gergo noi chiamiamo queste figure esperte di “antitaccheggio”» spiega Marika Blasi, responsabile dell’antitaccheggio dell’Agenzia Mission di Perugia (tel. 075 5058389), che fornisce operatori alle più grandi catene italiane di supermercati.
«Per fare questo lavoro bisogna avere molto spirito di osservazione. Non serve essere giovani, noi valutiamo persone anche con più di 40 anni, ma bisogna sapere che il lavoro è pesante. Anche perché si viaggia molto da un punto vendita all’altro, per evitare il rischio di essere riconosciute dai clienti abituali». Poiché è un lavoro stabile, in genere si viene assunte con uno stipendio che varia dai 1.000 ai 1.500 euro al mese.
>>L’addetto ai giornali
C’è una persona che nei supermercati arriva prima dell’apertura e si occupa del rifornimento e dell’esposizione di quotidiani e riviste all’interno del punto vendita. «A chi fa questo mestiere non deve pesare alzarsi alle cinque del mattino anche per sei giorni consecutivi» spiega Gianluca Bertoncini, responsabile commerciale di Padis (tel. 02 754171), società milanese che si occupa della distribuzione di giornali nelle maggiori catene di supermercati. «Certo: è un lavoro duro, ma ha i suoi vantaggi: per una collaborazione di due o tre ore al giorno si guadagna tra 500 e 800 euro al mese».