Per lavorare bene c’è bisogno innanzitutto di un clima sereno. Ma a volte, senza accorgercene, adottiamo atteggiamenti tossici che si riversano negativamente sul nostro lavoro e sull’ambiente circostante. Succede quando non ci esponiamo mai per timore del giudizio altrui, quando non sappiamo organizzare le nostre giornate ma anche quando alimentiamo inutili pettegolezzi sparlando alle spalle di colleghi, collaboratori o dirigenti, anziché affrontarli apertamente. Per non parlare di chi non è disposto ad accettare nemmeno le critiche costruttive, in realtà potenzialmente molto utili. Tutti atteggiamenti tossici che possono compromettere il lavoro. Scopriamo quali sono, come e perché evitarli.
Non esporti mai
Se vuoi crescere nel tuo lavoro e viverlo in modo costruttivo, impara ad esporti. Sia proponendo idee nuove che esprimendo la tua opinione con colleghi, collaboratori o capi. Non restare in un angolo per paura del giudizio altrui o per timore di non essere abbastanza competente. In questo modo ti limiti inutilmente e riduci le possibilità di stringere rapporti sinceri con gli altri, alimentando di conseguenza un clima poco sereno. In qualunque posto di lavoro c’è bisogno di confronto. Il tuo contributo è importante, non sottovalutarlo e non rinunciarvi solo perché ti sembra di pensarla diversamente dalla maggioranza.
Lavorare senza entusiasmo
Certo, se il lavoro che fai ti piace tutto è più facile. Ma anche chi svolge una professione appagante può vivere delle fasi no. Più o meno lunghe. La mancanza di entusiasmo fa male a te, ma anche alle persone che hai intorno. Perché si percepisce, che tu lo voglia o meno. Non serve fingere, è inevitabile che arrivino momenti così ed è giusto accettarli. Ma non per sempre. Se il malessere è legato al lavoro, sfruttalo per capire cosa non va. Forse devi trovare il coraggio di affrontare dei problemi che ti mettono a disagio. Oppure sei stanca del solito tran tran e hai voglia di cose nuove. Non devi per forza cambiare lavoro o trovarne uno parallelo, potrebbe bastare una nuova idea per farti ritrovare la voglia di fare. E se il problema ha a che fare con un ambiente tossico, pensa e proponi dei cambiamenti per renderlo più sano e collaborativo.
Non ascoltare e prendertela per qualunque critica
C’è chi rinuncia completamente a se stesso e chi, al contrario, vuole fare solo di testa sua. Entrambi gli atteggiamenti sono decisamente tossici sul posto di lavoro. Qualunque sia il tuo ruolo, come dipendente, imprenditrice o libera professionista, ascoltare le persone che ti circondano è fondamentale. In primis perché le loro idee possono essere molto più interessanti di quanto credi. D’altra parte perché senza ascolto è impossibile creare rapporti sereni, tantomeno costruttive collaborazioni. Quindi che siano colleghi, superiori, dipendenti o collaboratori, impara ad ascoltarli. Fa davvero la differenza.
E se oltre a non ascoltare, fatichi ad accettare le critiche, cerca di distinguerle. Quelle costruttive possono aiutarti a crescere ma se le percepisci in modo sbagliato, rischiano di rendere il clima teso e l’atmosfera tossica, sia per te che per gli altri. Le critiche costruttive non sono giudizi maleducati e inopportuni, ma considerazioni che possono spronarti a correggere un certo modo di lavorare e a migliorarlo. Non prendertela per questo tipo di critiche, impara ad accettarle. Se invece sono di altro genere e ti colpiscono personalmente, fermale subito senza timore. Meglio prima che troppo tardi!
Parlare male di chi lavora con te
I pettegolezzi sul posto di lavoro sono un grande classico, da evitare. Sia che riguardino colleghi, collaboratori, dipendenti o superiori. Certo, se sono particolarmente insopportabili è normale che la prima reazione sia sfogarsi parlandone male con gli altri, ma prima di farlo pensaci due volte. Non è una buona idea. Rischi di rendere il clima ancora più tossico, in primis per te stessa, peggiorando di conseguenza anche il tuo lavoro. Se qualche collega o collaboratore diffonde bugie sul tuo conto, semina zizzania e continua a mancarti di rispetto, meglio affrontarlo apertamente. A volte basta dire le cose in modo chiaro e sincero per appianare il conflitto. Se al contrario i rapporti dovessero peggiorare, non prendertela, perlomeno avrai stabilito i confini oltre i quali non sei disposta a restare in silenzio. Idem per quanto riguarda i dipendenti, se sei tu a dirigere, e/o i capi.
Non avere un minimo di organizzazione
L’organizzazione è importante in qualunque lavoro. Anche i creativi, che solitamente immaginiamo orgogliosamente caotici e disordinati, ne hanno bisogno. Perché senza una scaletta, senza un minimo di programmazione e di ordine, rischi di non farcela e di arrivare sempre in ritardo su qualunque consegna. Va da sé che l’ambiente di lavoro inevitabilmente diventa tossico. Colleghi ed eventuali collaboratori non si fideranno di te, i superiori si lamenteranno dei continui ritardi e delle frequenti dimenticanze, e il clima generale ne risentirà negativamente. Anche se non sei la persona più organizzata al mondo non preoccuparti, in queste cose basta la volontà di imparare e di migliorare. Con un po’ di sforzo ce la puoi fare.