Le cattive abitudini sul lavoro si acquisiscono con il tempo. Vuoi per abitudine, vuoi per prendere una scorciatoia, finisci per sentirti un po’ troppo a tuo agio. Non c’è nulla di male nel sentirsi bene sul posto di lavoro, anzi. Tuttavia, è bene evitare di incorrere in certe dinamiche di “rilassamento” che potrebbero compromettere la tua produttività.
Ecco dieci cattive abitudini che è meglio correggere non appena si comincia a capire di esserci finite dentro.
Dresscode inappropriato, specialmente d’estate
Fa caldo, anzi, caldissimo. Potresti cuocere un uovo crudo sull’asfalto, e la tentazione di indossare uno smanicato per entrare in ufficio è davvero fortissima. Tuttavia, questa è una delle famose cattive abitudini sul lavoro che si acquisiscono quando si finisce per prendere troppa confidenza. “A chi vuoi che importi? Ieri lo ha fatto anche la mia collega, ed è venuta in infradito”. Lascia perdere quello che fanno gli altri e pensa per te. Anche se il dresscode non è perfettamente stabilito da contratto, indossare abiti adeguati alle circostanze è segno di rispetto. Per te stessa, ma anche per chi ti circonda.
Cattive abitudini sul lavoro: andare al lavoro anche quando sei malata
Penserai che andando a lavoro malata il tuo eroismo sarà in qualche modo ricompensato. Dopotutto non sei sul letto di morte, però non sei neanche un bocciolo di rosa, e ti cola un po’ il naso. La verità è che il tuo costante tossire, soffiarti il naso o il respiro affannoso potrebbe irritare i colleghi. Per non parlare del fatto che – in un periodo come questo, soprattutto – stai mettendo a rischio la salute del team. Se ti senti poco bene, valuta l’opzione di metterti in malattia o richiedi la possibilità di lavorare da casa.
Arrivare in ritardo, anche dopo la pausa pranzo
Chi mai noterà cinque minuti di ritardo? La risposta è nessuno, se si tratta di un caso isolato. Quando comincia a diventare un comportamento recidivo, però, tutto l’ufficio comincerà a spazientirsi. Il ritardo fa presagire che, tutto sommato, non ti importi poi così tanto del tuo lavoro o dei colleghi. Anche se magari non è affatto vero. Indossa un orologio o carica il tuo smartphone di sveglie: organizza il tuo tempo per fare in modo che il ritardo sia solo un caso fortuito.
Lamentarti costantemente dei problemi dell’ufficio
Se sei stanca di sentire la tua voce, è assai probabile che anche i tuoi colleghi lo siano. A volte è più facile lamentarsi di qualcosa che non funziona in azienda che prendersi la responsabilità di risolverlo. A volte la soluzione non è nemmeno parte dei tuoi compiti. Tuttavia, continuare a lamentarsi di qualcosa non risolverà magicamente la faccenda. Non serve a te, perché poche ore dopo avrai già voglia di lamentarti di nuovo, e non serve al team. La frustrazione crescerà, senza portare a niente.
Cattive abitudini sul lavoro: non igienizzare la scrivania
Una scrivania in disordine e sporca non è frutto di una persona “fatta così”, o magari “un po’ disordinata”. Dopo mesi o anni che lavori nello stesso posto, se la tua scrivania sembra il ripostiglio della nonna è giunto il momento di cambiare. Uno spazio pulito e igienizzato, e privo di mucchi di scartoffie, ti farà lavorare meglio. L’igiene riguarda anche altri aspetti del lavoro, come ad esempio lavarsi le mani dopo essere andata in bagno. Una buona regola è anche quella di lavare tazze e stoviglie utilizzate durante il giorno, evitando di lasciarle ad ammonticchiare nel lavello comune. In ultimo: se porti da mangiare in ufficio, ricordati anche di portare a casa gli avanzi.
Cattive abitudini sul lavoro: procrastinare
Se all’università si poteva fare – con qualche piccolo imprevisto ogni tanto – procrastinare sul lavoro è sempre una cattiva abitudine. Il tuo continuo mettere in stallo alcuni task potrebbe infatti rallentare il flusso di lavoro dei tuoi colleghi, facendo slittare i tempi di consegna. Meglio essere sempre pronte e sul pezzo, e farsi trovare puntuali e precise.
Ignorare l’etichetta di base delle email
Può darsi che tu debba mandare quaranta o cinquanta email al giorno, o anche di più. Magari, ti trovi a rispondere alla posta elettronica nei ritagli di tempo, scrivendo email lapidarie che contengono solo “sì”, “no”. L’email è una forma di conversazione con le sue regole e le sue necessità. Ritagliati qualche minuto per scrivere messaggi completi e urgenti, specialmente quando riguardano comunicazioni importanti. Tutto quello che può aspettare, fallo aspettare un po’, così potrai rispondere in modo esaustivo.
Cattive abitudini sul lavoro: escludersi dal team
Escludersi dal team fa parte delle cattive abitudini sul lavoro, e implica trascorsi spesso poco piacevoli. Magari ti sei scontrata con qualcuno, o non vai d’accordo con un membro del team. Dunque, per evitare il conflitto, tendi ad estraniarti. Fai un passo indietro dalle questioni personali e ricordati che la tua squadra è importante ed è una specie di famiglia per almeno otto ore al giorno. Aiutarla nel momento del bisogno renderà più probabile che loro aiutino te quando i problemi ti travolgono.
Condividere informazioni troppo personali, con tutti
Può darsi che col tempo tu sia diventata molto amica dei tuoi colleghi, e abbia stretto con loro un rapporto anche fuori dal lavoro. Ricordati che per quanto possano essere amici, sono pur sempre persone con cui devi collaborare. Condividi con loro qualche dettaglio della tua vita, ma evita di parlare loro dei grandi problemi, come i dettagli di un divorzio o di un affidamento. Potrebbero compromettere la loro capacità di considerarti un asset nei momenti di bisogno, magari per proteggerti. Nei casi peggiori, potrebbero usare contro di te le informazioni ricevute.
Cattive abitudini sul lavoro: guardare troppo i social
Se ogni dieci minuti devi dare un’occhiata a Facebook o a Instagram, vuol dire che sei una social dipendente. Non ti preoccupare, ci passiamo quasi tutti. Esistono molti modi per mantenere la concentrazione.
La cosa più importante sul lavoro è imporsi una disciplina rigida e stretta. Lanciare un’occhiata allo schermo del collega e vedere che sta controllando i social non ti fa una buona impressione, vero? Lo stesso vale per quello che fai tu. Non privarti del tutto del tuo passatempo: comincia per gradi, e piano piano capirai che tutto il tempo trascorso su Instagram può essere impiegato in modo più produttivo. Anche solo, magari, gustando una tazza di tè e facendo due chiacchiere con un collega per un progetto.