Riuscire a negoziare lo stipendio in maniera che ci soddisfi è forse la parte più spiacevole dell’intero processo di assunzione. Si tratta di una procedura fondamentale, che non dovrebbe mai essere tralasciata. Eppure in qualche modo la società la reputa un argomento venale, e la tratta come una richiesta tabù.
Che tu abbia appena ottenuto un lavoro o stia cercando di ricevere un aumento, abbiamo messo a punto per te qualche consiglio per negoziare lo stipendio. Senza vergogna, pregiudizi, senza remore.
Che cosa significa negoziare lo stipendio?
In parole povere, negoziare lo stipendio significa dare un valore economico al proprio tempo. Se questo ti sembra poco, allora ricordati che il tempo è l’unica risorsa finita che abbiamo a disposizione nella vita. Sì, è un argomento quasi apocalittico, ma se ci pensi è la verità. Il lavoro nobilita l’uomo, certo, ma negoziare il giusto valore delle attività che svolgiamo richiede autostima e sicurezza.
Le negoziazioni per lo stipendio devono essere formulate tra te e il tuo capo, o al responsabile della compagnia autorizzato a rilasciarne uno. In base all’organizzazione aziendale, ogni gruppo ha una figura del genere, che talvolta riveste anche altri ruoli. Non importa che tu sia una vecchia leva o un nuovo arrivato. Se senti che il tuo stipendio non è abbastanza, puoi fare due cose: cambiare lavoro o richiedere e ottenere uno stipendio migliore.
Prima di capire come fare per negoziarlo, devi rimuovere ogni tipo di preconcetto sul pensare che il denaro sia un argomento venale. Chi vuole un aumento non è superficiale o guidato da ambizione e sete di biglietti da cento: sta dando valore al suo tempo. Negoziare lo stipendio (o il salario) fa parte del processo di impiego. Lo stipendio è più di un semplice numero sul conto: si tratta del modo in cui la compagnia per cui lavori riconosce il tuo tempo e le tue competenze. Lo stipendio è anche il modo in cui l’azienda supporta la tua vita dentro e fuori dall’azienda. Quanto tempo puoi dedicare al lavoro? Se lo stipendio è buono, sarai più propenso a dedicargliene anche al di fuori dell’orario lavorativo.
Prima, devi capire quanto vali
Non presentarti a un meeting per la richiesta senza niente di concreto in mano. Se vuoi essere sicura di avere buone possibilità, devi dare al responsabile una valida ragione per dedicarti il suo tempo.
Prima di cominciare, fai una ricerca sui trend salariali del settore. Parla con i tuoi colleghi universitari che ricoprono un ruolo simile al tuo, oppure effettua una ricerca online e studia il livello salariale di tua competenza. Tieni d’occhio le dinamiche del tuo settore e non distogliere l’attenzione dal tuo obiettivo. Se la pandemia è stata frutto di grossi disagi in alcuni settori lavorativi, altri hanno avuto più fortuna. Se operi in una di quelle categorie lavorative fortunate, non farti gettare fumo negli occhi.
Esistono svariati strumenti online che possono aiutarti a misurare il tuo “valore lavorativo” in maniera abbastanza indicativa. Per quanto si tratti spesso di eccellenti tools per l’autostima e il training autogeno, non puoi usarli per mostrare al tuo capo che hai bisogno di un aumento. Devi applicare le informazioni ottenute al settore lavorativo, e impiegare le tue conoscenze, anche le soft skills, per dimostrare che sei una figura importante e di valore non solo per quello per cui sei stato assunto.
A pochi piace negoziare: se non rientri in questa fortunata categoria, ricordati di fare pratica con un amico o con il partner per arrivare preparata.
Mantieni un range di valori per il tuo (nuovo) stipendio
Nel momento in cui individui un range salariale adeguato a te, assicurati di includere nella discussione uno spazio di manovra, e non dare mai cifre esatte. I numeri precisi tendono a confondere e mettere a disagio l’interlocutore. Prepara quella che viene definita forchetta: valore minimo dell’aumento, valore medio e massimo.
Ricordati inoltre che tutti i benefit che derivano dalla tua posizione lavorativa fanno parte del compenso, ma non riguardano strettamente lo stipendio. Dunque se devono essere tenuti in considerazione nell’insieme, il valore dello stipendio dovrebbe comunque essere considerato in quanto tale.
Per ottenere un aumento? Sii positiva
Quando vai a negoziare lo stipendio non stai andando in guerra. Non presentarti minacciando di sbattere la porta, non alzare la voce e mantieniti sicura e propositiva. Se hai paura di sembrare ingrata perché stai chiedendo un aumento, ricorda le parole di prima. Stai dando valore al tuo tempo. C’è qualcosa di sbagliato nel puntare in alto, se a tuo avviso le competenze acquisite sono superiori a ciò per cui vieni compensata?
Dovrai essere positiva, ma soprattutto sicura di te. Invece di dire “Lo stipendio non mi va bene.”, rimani possibilista. Domanda: “L’offerta è negoziabile?”. Ma anche: “Possiamo parlare dei benefit?” o ancora, “Quali sono i parametri con cui valutate il successo di un dipendente?”.
Scegli il momento giusto (e metti per iscritto) il nuovo stipendio
Se anche il tuo capo riconosce il che il tuo valore in azienda è superiore a quello per cui sei retribuita, non significa che verrà da te a proporti un aumento. Dovrai dimostrare di meritarlo scegliendo il momento giusto. Incontrerai resistenza: nessuno ha voglia di aprire il borsello. Preparati psicologicamente a questa resistenza e considerala parte della negoziazione. Finché manterrai un tono pacato, educato e professionale, sarà tuo pieno diritto promuovere la tua causa. Sii sicura di te e non cedere alla prima offerta che ti viene fatta.
Una volta ottenuto l’aumento, dovrai richiedere che l’offerta venga messa per iscritto. In questo modo la tua capacità di trattare sarà finalmente riconosciuta, e non ci saranno ripensamenti postumi.
Ultima cosa: far valere le tue opzioni è un tuo diritto. Se l’azienda, tuttavia, non è in grado di soddisfare i tuoi requisiti in termini di stipendio, potrebbe essere giunto il momento di fare un passo indietro. Evita di entrare in una faida che andrà a corrompere il clima lavorativo. Nella tua conversazione, insomma, dovrai essere in grado di capire se è giunto il momento di ritirare l’offerta.