Il ruolo del leader non è mai facile perché gestire altre persone, è probabilmente uno dei compiti più complessi e pieni di sfide in ambito lavorativo.
Proprio per questo è importante chiederti sempre se stai fornendo al tuo team gli strumenti e il supporto di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro in modo efficiente ed efficace? Rispettano te e i loro colleghi? Sono coinvolti e felici nei loro ruoli?
Questi e tante altri pensieri e domande sono probabilmente costantemente nella tua mente, ma la tua squadra di lavoro non può sapere cosa stai pensando, quindi è fondamentale esprimere un sincero apprezzamento al loro lavoro ed evitare invece, commenti che influiscono negativamente sulla motivazione e mettano in discussione la loro fiducia.
Ecco allora cinque cose che una leader non dovrebbe mai dire se vuole una squadra motivata.
“Sono deluso da te”
Questa è una frase che i genitori usano spesso con i loro figli, quindi rivolgendola a un dipendente potresti farlo sentire trattato come un bambino.
È decisamente più utile fornire invece un feedback specifico e costruttivo sul lavoro svolto e da cosa deriva la delusione, ad esempio: il progetto presentato non era completo o abbastanza accurato, non sono state seguite le direttive richieste dal cliente ecc.
Più scenderai nel particolare, per far comprendere realmente il problema al membro del tuo team e più saranno le probabilità che da questo confronto possa venirne qualcosa di positivo e costruttivo e soprattutto che l’errore non si ripeta nello stesso identico modo.
“Non farmi perdere tempo; l’abbiamo già provato prima”
Le persone aggiungono valore e condividendo i propri pensieri e idee sui processi che conoscono o utilizzano quotidianamente. C’è quindi una buona probabilità che le idee che condividono siano state pensate prima o addirittura già provate.
Frasi come “Lo sapevamo già” o “Ci abbiamo già provato” sono cose che una leader non dovrebbe mai dire.
Possono bloccare l’iniziativa portando sul lungo periodo ad avere un team svogliato e non entusiasta di esprimere la propria idea.
In questi casi è sempre meglio mostrare un atteggiamento aperto per incoraggiare il dialogo e la circolarità delle idee, il team diventerà più affiatato e il lavoro nel complesso ne gioverà.
“Fai quello che ti dico di fare”
Tutti sono adulti al lavoro. Se stabilisci standard diversi per te stesso, non puoi aspettarti che i tuoi dipendenti rispettino ciò che chiedi loro di fare. Usare questa frase sottintende qualcosa di ovvio, cioè che tu sei il capo, ribadirlo troppo spesso quando parli con la tua squadra, è umiliante e irrispettoso.
Se un dipendente non capisce perché è necessario fare qualcosa e non si trova d’accordo con delle decisioni, fornisci maggiori dettagli.
Aiutalo a capire veramente perché fare ciò che hai chiesto andrà a vantaggio del team e dell’azienda nel suo insieme.
Nessuno vuole sentirsi una “pecora” e seguire senza pensare le direttive dall’alto, soprattutto quando non si trova in accordo con quelle ide e le ritiene sbagliate per svariati motivi. Tutti invece vogliono sentirsi parte di una comunità più ampia in cui il contributo di ogni singolo membro conta davvero per gli altri e aggiunge valore al lavoro nel suo complesso.
Oppure potresti semplicemente cercare di capire tu, mettendoti dalla parte del tuo team, perché un dipendente non vuole fare qualcosa che gli hai chiesto dicendo: “Aiutami a capire perché questo è un no”. Potresti scoprire altri punti di vista e perché no, avere anche delle sorprese.
In generale, un atteggiamento aperto al dialogo e all’ascolto è sempre vincente rispetto alla chiusura e alla mancanza di spiegazioni.
“Sei fortunato ad avere un lavoro”
Questa è probabilmente la frase più brutta e la meno costruttiva che puoi dire a un membro del tuo team quando ha un atteggiamento negativo verso una richiesta di straordinario o l’aumento del carico di lavoro.
Nessuno lavora bene in un ambiente in cui si sente in debito con il proprio datore di lavoro e soprattutto in un clima negativo, in cui appena non si è disponibili alla richiesta di uno straordinario ci si sente dire che non siamo abbastanza grati per il lavoro.
Un manager dovrebbe occuparsi dei problemi di prestazioni o di atteggiamenti negativi in questione, privatamente con il dipendente e trovare un modo per risolverli, quando è possibile.
È tutto chiaro? Avete capito?
Potrebbe sembrare un modo innocuo di sincerarsi che la spiegazione data durante un meeting sia chiara a tutti, ma sottintende che il team al quale ti stai rivolgendo sia poco smart.
Dire: “Avete capito?” È una cose che una leader non dovrebbe mai dire perchè è offensivo e crea molta frustrazione da parte di chi riceve questa domanda, perché pone, ancora una volta, il manager sul gradino più alto rispetto ai dipendenti oltre a chiudere la possibilità a qualsiasi domanda di chiarimento.
Sarebbe meglio usare altri termini. “Spero di essere stato chiaro, avete domande da pormi?” Suona già molto meglio, no?