Lo stipendio alto? Macché. Le possibilità di fare carriera? Nemmeno. Quando cerca lavoro, la Generazione Z ha altre priorità. La scelta non è più orientata come un tempo alla sicurezza del posto fisso. I valori oggi sono altri. Tanto per cominciare, le relazioni tra colleghi, con i capi e con i collaboratori. E poi il bilanciamento tra attività lavorativa e vita privata. In una sola parola: il welfare.
Le priorità di chi cerca lavoro: la qualità della vita
Non che i soldi o la possibilità di crescere in un’azienda non interessino. Ma non ricoprono più l’aspetto preponderante che hanno avuto fino a oggi nella scelta di un lavoro. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’azienda Etjca, che si occupa di formazione, ricerca di personale e gestione delle risorse umane, insieme all’Osservatorio Jobpricing, che studia il mercato del lavoro in Italia. Nella ricerca di un’occupazione, la qualità delle relazioni con capi, colleghi e collaboratori vale 8,9 in un range da 1 a 10. Si tratta dello stesso valore che i giovani danno alla retribuzione fissa. Le prospettive di carriera valgono un po’ meno. Questo perché la Gen Z ha nuove scale di valori. Per loro conta di più il proprio benessere e la qualità della vita.
La Gen Z guarda con pessimismo al mondo del lavoro
La Generazione Z comprende i giovani nati da metà degli Anni Novanta fino al 2010. Sono tutti cresciuti utilizzando Internet, per questo vengono definiti “Nativi Digitali”. Grazie alle nuove tecnologie, hanno una possibilità quasi illimitata di seguire le proprie passioni in qualsiasi luogo e in un qualunque istante. Possono raccontarsi online, hanno un proprio “Io social”, ma per poter emergere devono distinguersi dalla massa. Il che non è facile in un mondo dove basta aprire una propria pagina sui social e si possono presentare i propri prodotti, servizi e idee con pochi click. Secondo i sociologi, è anche per questo che la Gen Z guarda con pessimismo al mondo del lavoro. Durante la ricerca di un’occupazione, i giovani danno priorità a fattori diversi rispetto a quelli che contavano per i loro genitori.
Le priorità di chi cerca lavoro: seguire le proprie passioni
Più che i soldi, contano i propri sogni. Se un lavoro garantisce un salario alto, ma ti senti come se ti venissero tarpate le ali, non lo accetti oppure molli il prima possibile. Poi cerchi qualcosa che ti soddisfi di più, dove magari guadagni meno, ma hai una qualità della vita migliore. In questo la Gen Z è agevolata dal fatto che, essendo cresciuta in un mondo in continua evoluzione, è dotata di grande adattabilità. Da qui l’elevata flessibilità sul posto di lavoro, e una buona elasticità mentale che porta i giovani a coniugare passioni e interessi con le opportunità di carriera.
La Gen Z predilige gli ambienti di lavoro sereni
I ragazzi della Gen Z sono creativi, abili nel trovare idee preziose per le aziende, curiosi, desiderosi di apprendere sempre cose nuove. Per loro, la volontà di affermarsi nel mondo del lavoro va di pari passo con l’esigenza di bilanciare in maniera soddisfacente vita professionale e privata. Sono attenti al benessere del pianeta, cercano aziende che condividano i principi di sostenibilità ai quali si ispirano. Infine, prediligono ambienti di lavoro sereni, dove sviluppare al massimo le proprie potenzialità.