È una skill quotatissima sul lavoro, nonché una risorsa preziosissima nella vita privata che ci permette di conciliare impegni personali, passioni e professione. Ma davvero essere multitasking è un vantaggio?

Il solo pensiero di non esserlo ci fa rabbrividire, non solo perché tutti ci incitano a imparare a gestire più cose contemporaneamente, ma anche perché con il tempo abbiamo compreso che essere multitasking è l’unica risorsa in nostro potere per sopravvivere. E se invece imparassimo a rallentare e a fare le cose con calma?

Cosa vuol dire essere multitasking

Prima di capire se essere multitasking è un vantaggio oppure no, cerchiamo di comprendere perché questa parola di uso comune ci è così cara. Il significato del termine stesso ce lo rivela, quando parliamo di persone multitasking andiamo a identificare la capacità di queste di riuscire a svolgere più azioni nello stesso momento.

Saper fare, dire e pensare cose diverse, contemporaneamente, è una vera e propria virtù secondo molti. Una capacità che si riflette in ogni ambito della vita: realizzare una presentazione per un lavoro e ascoltare la musica, parlare con una persona e intanto messaggiare con un altra, lavorare a due progetti contemporaneamente. Gli esempi, in questo senso, sono infiniti.

Come è facilmente intuibile le persone multitasking sono delle vere risorse in ambito lavorativo perché considerate, da chi si occupa di risorse umane, elastiche e flessibili. E quindi perfette per poter gestire anche i carichi di lavoro elevati.

Ma siamo sicuri che essere multitasking è un vantaggio anche per noi, oltre che per gli altri? Perché a immaginarci indaffarate in mille cose così diverse, viene naturale chiedersi se forse, dovremmo allentare un po’ la presa e smetterla di sovraccaricarci.

Essere multitasking è un vantaggio?

A fornire la risposta alla nostra domanda è la scienza. Un gruppo di ricercatori dell’Università della California, infatti, ha condotto uno studio proprio per capire se essere multitasking è un vantaggio oppure no.

Quanto emerso dallo studio è molto interessante seppur non ci fornisce una risposta netta, ci restituisce comunque molti spunti di riflessione. Secondo quanto riportato dai ricercatori, infatti, se da una parte il nostro cervello è capace di immagazzinare più dati e dare priorità a quelli che considera più importanti, dall’altra tende a dimenticare più in fretta le cose che non ritiene prioritarie.

Questo vuol dire che, nonostante la capacità di gestire più cose contemporaneamente, rischiamo comunque di lasciare qualcosa indietro.

Insomma, tutto va a discapito della memoria e, a pensarci bene, anche della produttività e dell’efficienza stessa delle nostre azioni. Perché mentre siamo veloci e abili a districarci tra più cose diverse, siamo più inclini a perdere concentrazione e memoria.

Come comportarci quando siamo sovraccariche di impegni

La ricerca quindi ci fa comprendere che essere multitasking è un vantaggio, ma fino a un certo punto. Il rischio di fare tante cose, e tutte insieme, inevitabilmente influisce sulla produttività, sulla concentrazione e sull’efficienza.

E, senza ricorrere all’ausilio di ricerche scientifiche, non possiamo ignorare il fatto che sovraccaricarci di impegni personali e professionali, e di pensieri da gestire, mina inevitabilmente il nostro benessere emotivo.

Quindi è il caso di ragionare sul nostro essere multitasking e di imparare a comprendere quando e se stiamo esagerando. I rischi, come abbiamo già detto, sono quelli di ottenere un effetto contrario a quello che desideriamo: ci illudiamo di essere capaci di poter fare tante cose contemporaneamente, salvo poi farle male e lasciare sempre indietro qualcosa.

Inoltre, a lungo andare, gli effetti negativi di questo comportamento non solo sono visibili sui nostri risultati, che potrebbero quindi peggiorare, ma anche sul nostro benessere fisico. E allora cosa fare?

Essere multitasking è un vantaggio solo se impariamo a farlo bene

Ed eccola qui la risposta alla nostra domanda iniziale. Essere multitasking è un vantaggio solo se impariamo a sfruttare bene questa dote senza sovraccaricarci.

Essere in grado di fare più cose contemporaneamente, senza perdere la concentrazione, è sicuramente una dota che fa invidia a molte. Quindi sì, facciamone uso, ma con parsimonia. Il rischio, come abbiamo visto, è che la quantità vada a discapito della qualità.

In questo senso ci viene in aiuto esplicativo un vecchio e antico detto che non passa mai di moda: chi troppo vuole nulla stringe. Cosa vuol dire? Che tutti abbiamo dei limiti, anche se facciamo fatica ad ammetterli, e che sarebbe il caso di ascoltarli, ogni tanto, per fare la cosa giusta.

Perché se è vero che la scienza non può fornirci il numero di azioni da non superare contemporaneamente, è altrettanto vero che possiamo imparare ad ascoltarci, e prenderci un po’ più di tempo per fare le cose, e farle bene, con calma. Tutti ci ringrazieranno, anche il nostro cervello.