Sei sempre stata più una tipa da “fatemi sapere quello che devo fare”? Bene, è il momento di cambiare attitudine e di cominciare a essere proattiva sul lavoro. Sì, perché approcciarti alla tua vita professionale con rinnovata intraprendenza può letteralmente farti svoltare.
La proattività è una modalità di comportamento che, già nella vita, è premiante. Applicata sul lavoro lo diventa ancor di più, perché riesce a far notare all’intero team le tue capacità.
Cosa significa essere proattiva?
Essere proattiva significa fare un vero e proprio switch dal mood semplicemente ricettivo a un atteggiamento organizzativo anticipatorio. In buona sostanza, la proattività migliora la qualità del tuo lavoro perché ti permette di agire prima che si verifichi un problema.
Come si fa a diventare proattiva? In primis, cominciando ad ascoltare molto. L’ascolto ti permette di individuare eventuali problematiche organizzative e di cominciare a riflettere sul modo migliore per risolverle.
Anche il pensiero laterale aiuta a essere proattive: risolvere un problema o organizzare un team, infatti, non sempre significa andare per logica. Superata la fase dell’ascolto, occorre buttarsi: l’iniziativa è infatti alla base della proattività. Adesso, scopriamo le sue principali conseguenze positive.
Ti fa brillare
Guardati dall’esterno: come vedresti una persona in grado di risolvere i problemi ancor prima che siano del tutto manifesti? Come valuteresti una persona che non solo non si fa scoraggiare, ma si fa in quattro per portare a termine un obiettivo e conseguire un traguardo?
Te lo diciamo noi: ovviamente molto, molto bene. Essendo proattiva, il tipo di luce che assumi sul posto di lavoro cambia, diventa più brillante, più forte.
E ciò non significa soltanto dimostrare alla tua leader che sei una persona talentuosa e determinata e che ha fatto bene a scommettere su di te: significa anche e soprattutto che tu stessa ti renderai conto della tua importanza in ufficio.
Afferma le tue capacità
Uno dei motivi per cui spesso ci si sente sottovalutate o non apprezzate sul lavoro è proprio la mancanza di proattività. Che sia per una questione caratteriale, perché sei nuova nel team o perché semplicemente non hai ancora trovato l’equilibrio, poco importa: se rimani nel tuo guscio, non puoi farti notare.
A prescindere da ciò che ti circonda, devi dimostrare di non avere bisogno di essere seguita passo per passo, né di essere necessariamente spinta o invitata ad agire.
Facendo notare che non hai bisogno di istruzioni dettagliate, puoi affermare le tue capacità, le tue doti che forse tieni nascoste per umiltà. Fatti avanti, gioca e sii creativa, così tutti vedranno cosa sei in grado di fare.
Ti fa mettere sempre in gioco
Proprio per quanto detto prima, la proattività ti porta a essere sempre un passo avanti, a pensare di metterti sempre in gioco: diventa un atteggiamento quasi adrenalinico, che ti fa abbracciare e sfidare le trasformazioni sul lavoro.
Non solo: fa sì che sia proprio tu, talvolta, a proporre i cambiamenti per cambiare radicalmente una situazione lavorativa difficile. Questo tipo di atteggiamento non è soltanto lodevole, ma può fare la differenza in termini di valutazioni da parte della tua leader, che può cominciare a considerare l’idea di darti più responsabilità.
È un motore per tutto il team
Se già i vantaggi elencati sono più che sufficienti a spiegare perché essere proattiva sul lavoro è davvero un valore aggiunto, c’è un piccolo tassello da aggiungere, ed è quello che riguarda il tuo team.
Una persona proattiva è il cuore del team, è come se fosse il capitano della nave. Il suo compito diventa essenziale perché grazie alla sua capacità di mettersi in gioco, al suo atteggiamento lucido e allo stesso tempo creativo, sa come aiutare i colleghi che sembrano rimanere più indietro e guidarli nella giusta direzione.
Chiaramente, non sempre è facile: essere proattive può significare anche vederla diversamente dagli altri, avere una visione d’insieme ampia che può non essere colta da tutti i colleghi. Tuttavia, al netto di qualche incomprensione, resta il modo migliore per portare sulla strada giusta anche un team molto scettico o demotivato.
Ti fa diventare un punto di riferimento
Ultima, ma non per importanza, conseguenza della proattività: ti fa essere al centro dell’attenzione e sì, ti fa anche diventare un punto di riferimento. Come abbiamo detto poc’anzi, una persona proattiva diventa il cuore di un team.
Se e quando non si lavora in team, una persona proattiva resta comunque un ingranaggio fondamentale, senza il quale si rischia davvero di non andare da nessuna parte.
Iniziativa, capacità di problem solving, pensiero laterale e indipendenza diventano delle vere e proprie calamite sia per i datori di lavoro che per colleghi meno esperti, che potrebbero identificarti come loro mentore.
Anche i colleghi più esperti, inoltre, ti possono elevare a punto di riferimento e prenderti sotto la loro ala, insegnandoti qualcosa che non sapevi e portandoti a crescere ancora un po’.