La conosciamo come Sindrome da Stress Lavorativo: il burnout mentale è capitato a tutte almeno una volta nella vita. Ed è qualcosa che ci mette alla prova, che può anche lasciarci addosso degli strascichi importanti. Un numero sempre crescente di donne deve fare i conti con la pressione del lavoro, anche e soprattutto per una parità di genere che ancora non è così diffusa. Come evitare il burnout: è possibile riuscire a non superare il punto di non ritorno?
Il primo passo è scontato: bisogna avere la consapevolezza di essere sotto stress. A volte si tende erroneamente a credere che sia un periodo, che il momento passerà, che tutto rientrerà nella norma. Non si ha – almeno agli inizi – una visione chiara di quanto il burnout sia vicino. Di quanto possa ineluttabilmente farci cadere. Cosa fare? Come evitare che il burnout possa condizionare la nostra vita (e non solo lavorativa)?
Analizza i tuoi comportamenti
Le fasi del burnout, di solito, si presentano in modo molto preciso. Inizialmente si potrebbero verificare degli episodi di esaurimento nervoso, così come ci si potrebbe sentire eccessivamente emotive. In seguito, però, potrebbero avvenire degli atteggiamenti cinici, quasi aggressivi. E potremmo non riuscire a connettere questi episodi.
Solamente nella fase finale, infatti, si potrà notare un inizio di depressione, o una forma di apatia cronica. Tra l’altro, crediamo che sia molto interessante notare come tutto cominci dalla mente, che di solito viene ignorata rispetto al malessere fisico. Solo quando iniziamo a provare un dolore tangibile ci pieghiamo al burnout. Analizzare il tuo comportamento è il primo passo da fare.
Definisci le tue priorità
Tutto è urgente. Tutto è da fare subito, nell’immediato. Ogni scadenza va rispettata. Ogni lavoro va preso. Ed ecco che viene meno quell’obiettivo di avere una vita sana, equilibrata. Quante volte ti è capitato di rimanere fino a tardi sul lavoro? O di continuare a lavorare anche a casa, nel tuo spazio privato? Le priorità possono cambiare in ogni momento, ma se non sei tu a definirle, ti lascerai vincere dallo stress e dall’ansia di una gestione critica.
Fare focus è un’abilità che non tutte abbiamo, ma che dovremmo assolutamente coltivare, perché ci può aiutare nell’evitare il burnout. Lasciarsi prendere dalle sensazioni sul lavoro non va bene: non è una relazione che sarà sana. Ti potrebbe portare a un livello di dipendenza tale da non riuscire a smettere.
Stabilisci un limite da non valicare
Il motivo per il quale spesso finiamo in burnout è che non sappiamo darci una “regolata”. Nel senso che non impostiamo mai dei limiti, ma continuiamo a mescolare in modo un po’ azzardato la vita intima e lavorativa. Cosa dovremmo fare? Imparare a differenziare la nostra vita, a inscatolare gli obiettivi e le azioni del giorno.
Non è facile, perché farsi prendere dal lavoro è in realtà fin troppo semplice. Magari perché piace, o perché si vuole dimostrare di esserne all’altezza. Il lavoro può diventare una dipendenza. No, non è sana. Per nulla, perché solamente impostando dei limiti da non valicare, potrai quantomeno fare prevenzione per il burnout.
Sai dire di no?
“No” è una parola forte, forse la più forte, persino più di amore. Perché ne abbiamo tanta paura? Perché siamo addirittura spaventate all’idea di dire no a un lavoro, a un cliente, al capo stesso? Il timore è di perdere il loro rispetto, ma, facendo così, possiamo perdere noi stesse. Perché lo stress lavorativo è assolutamente connesso alla nostra incapacità di fermarci.
Trova la forza in te stessa, ma soprattutto non lasciarti sopraffare dalle paure delle conseguenze. Pensa che potresti dire sì, e dunque ritrovarti sommersa in un mare di difficoltà, senza riuscire più a vedere la luce. Dopotutto, è un attimo: un passo, una parola, un sovraccarico improvviso. E da lì tornare indietro diventa più complesso del previsto. Ricorda che “no” è una parola, non è un episodio negativo, non va inteso come un rifiuto categorico: è la tua ancora di salvezza.
Prenditi del tempo per te stessa
Se credi che questo consiglio sia scontato o addirittura banale, sei sulla strada sbagliata. Perché il segreto è tutto qui. Non ci sono segreti, c’è solo la cruda realtà: ti dimentichi di vivere. Se è vero che serve lavorare per avere una casa, pagare le bollette, fare delle esperienze, è anche vero che la vita non va messa mai in secondo piano.
Non solo perché non lo merita, ma perché non ti meriti di vivere con un’ombra dietro le spalle, pronta a stringerti nella sua morsa: lo stress, l’ansia e il panico che possono derivare dal lavoro ti possono condurre in un sentiero articolato di paure.
Riscopri il piacere di vivere, di darti del tempo, di concederti respiro. Impara a perdonarti gli errori, riconosci che sei umana e non un robot. Ama il tuo lavoro, ma non permettere al lavoro di diventare la tua relazione stabile.