Uno studio dell’app di viaggi Alorix ha classificato i 27 Paesi dell’Unione Europea individuandone pro e contro in relazione alle opportunità offerte alle giovani generazioni. Tra i fattori presi in esame il costo degli affitti, il potere d’acquisto degli stipendi, i tassi di criminalità, la qualità dell’istruzione, i livelli di disoccupazione e l’indice di felicità generale. Ne è uscita una graduatoria che non sorride affatto all’Italia, considerata il peggior Paese europeo per i giovani adulti.

Paesi migliori o peggiori: variabile affitti

La maggior parte delle giovani generazioni tende a trasferirsi nelle capitali e nelle grandi città dei loro Paesi d’origine. È importante affittare un appartamento a un prezzo ragionevole, che non assorba la maggior parte dello stipendio. Da questo punto di vista Irlanda e Portogallo occupano il fondo alla classifica dei Paesi europei con oltre il 70% dello stipendio mensile che se ne va per coprire l’affitto dell’appartamento. Il Lussemburgo si guadagna il terz’ultimo posto con il 65,99%. Le nazioni con il miglior indice d’affitto sono invece Lettonia (26,70%), Romania (27,58%) e Austria (27,79%)

L’indice «Big Mac»

Il prezzo di un Big Mac è diverso per la maggior parte dei Paesi europei. La quantità di Big Mac acquistabile con lo stipendio medio di ogni nazione presa in esame rappresenta il potere d’acquisto dei residenti e la convenienza dei beni essenziali per vivere. I numeri indicano che i residenti in Slovacchia possono acquistare il minor numero di Big Mac con il loro stipendio mensile (253), seguiti da croati (281) e lettoni (283). I Paesi Bassi sono in cima alla lista con 533 Big Mac acquistabili davanti a Romania (512) e Lussemburgo (480).

Amsterdam

Paesi migliori o peggiori: tasso di criminalità

Criminalità organizzata e scarse opportunità di lavoro per la popolazione locale fanno della Francia il Paese con l’indice di criminalità più alto, pari a 55,4. Al quinto posto l’Italia (46,9), preceduta da Belgio (49,4), Svezia (48) e Irlanda (47,6). Estonia, Slovenia e Croazia i Paesi con il livello più basso di criminalità grazie a programmi sociali mirati ad aiutare le giovani generazioni più bisognose.

Livello di istruzione

Un buon livello di istruzione è strettamente collegato all’opportunità delle generazioni più giovani di ottenere un lavoro ben retribuito con future opportunità di carriera. In Irlanda il 62,7% dei giovani ha completato il ciclo di laurea triennale, a Cipro il 61,6%, in Lussemburgo il 60,2%. Le cose vanno male in Romania (22,5%), Ungheria (30,1%) e Italia (30,6%).

Opportunità di lavoro

La mancanza di un reddito stabile ha un impatto negativo sulla qualità della vita dei giovani adulti. Spagna (11,56%) e Grecia (10,2%) hanno i tassi di disoccupazione giovanile più alti in Europa a causa della mancanza di istruzione e competenze necessarie. Anche la crescita economica più lenta di alcuni settori della forza lavoro in Svezia (8,37%), Finlandia (8,26%) ed Estonia (7,62%) ha contribuito a un tasso di disoccupazione così elevato. In Repubblica Ceca (2,77%), Polonia (2,94%) e Malta (3,19%) i tassi di disoccupazione più bassi sono frutto di un’economia diversificata che riduce la dipendenza da un singolo settore.

Componente felicità

L’indice di felicità mostra quanto la popolazione locale sia soddisfatta delle condizioni di vita e delle opportunità che il proprio Paese d’origine può offrire. Secondo le rilevazioni del 2024, la Bulgaria è considerata quella con l’indice di felicità più basso, pari a 5,46, seguita da Grecia (5,93) e Croazia (5,94). Nell’ordine Finlandia, Danimarca, Svezia, Paesi Bassi e Lussemburgo sono i Paesi con la popolazione locale più felice tra tutti i membri dell’UE.

Roma

I Paesi migliori (e i peggiori) in cui vivere

Considerando tutte le variabili fin qui elencate, il team di Alorix ha calcolato un’indice finale per identificare quali Paesi dell’UE siano i migliori e i peggiori da vivere per le giovani generazioni. I Paesi Bassi si classificano al primo posto grazie a un’elevata qualità della vita, un basso tasso di disoccupazione e un alto livello di istruzione. Al contrario, l’Italia risulta il Paese meno favorevole per i giovani adulti, a causa di difficoltà economiche, limitate opportunità lavorative e alto tasso di criminalità. Tra i migliori Paesi figurano anche Austria, Polonia, Cipro e Lussemburgo; tra i peggiori Portogallo, Grecia, Slovacchia e Francia.