Ammettiamolo: non esiste un posto di lavoro perfetto. A volte a complicare le cose sono i colleghi, magari non riusciamo ad andarci d’accordo, oppure si sono coalizzati contro di noi per non farci ottenere quella promozione a cui teniamo tanto. Spesso siamo insoddisfatte perché vorremmo guadagnare di più. Ma nulla può trasformare la nostra vita in un inferno come un cattivo capo. Infatti, trascorriamo la maggior parte del nostro tempo in ufficio e, quando qualcosa non va, ci trasciniamo i problemi a casa. Se un buon dirigente sa essere di supporto ai suoi sottoposti, e può diventare un mentore per tutta la vita, l’influenza di un cattivo capo ha una portata altrettanto duratura.
Problemi col capo: le conseguenze possono essere devastanti
Alcuni sono scortesi, altri decisamente offensivi. Poiché detengono posizioni di leadership e autorità decisionale, il loro atteggiamento e le loro azioni possono influenzare l’intera organizzazione del lavoro. Le conseguenze sono devastanti: i dipendenti sono così stressati da arrivare, in alcuni casi, addirittura all’esaurimento emotivo e fisico, e persino alla depressione. Ma come gestire il rapporto con un capo tiranno che non fa altro che vessarci e creare ansia sul luogo di lavoro?
Quando si è vittime di mobbing
Per prima cosa è importante capire se il suo comportamento è così grave da essere illegale. Le molestie e il mobbing sono reati puniti dalla legge, anche se non è facile dimostrarli. Non sempre, però, ci troviamo di fronte a casi di rilevanza penale. Anche se avere a che fare con un capo altezzoso, arrogante o autoritario può demotivare persino il dipendente più eccezionale. Come comportarsi in questi casi?
Mantieni la calma, chiedi un incontro privato con il capo
Tanto per cominciare, meglio mantenere la calma. Cedere alla tentazione di rispondere male o di arrabbiarti può essere controproducente. Qualunque cosa accada, non perdere le staffe. Invece, sforzati di rispondere alla sua maleducazione in modo affabile e gentile. In questo modo potrebbe ammorbidirsi e magari cambiare atteggiamento. Se non dovesse bastare, trova il modo di parlarne in privato. È possibile che il tuo capo non si renda conto del problema. Comunicando in maniera trasparente potresti indurlo a capire che il suo comportamento, che va avanti da tempo, ti mette in difficoltà, minando anche la tua produttività lavorativa.
Se hai un capo tiranno, dai il massimo sul lavoro
Una scarsa comunicazione e una leadership tirannica possono rendere ancora più difficile svolgere il tuo lavoro, ma se completi i tuoi compiti al meglio delle tue capacità, avrai una base più solida per difenderti. Un capo cattivo riesce a sabotare i tuoi migliori sforzi e la tua fiducia in te stessa, ma non bisogna lasciarsi influenzare, altrimenti si rischia di diventare ancora di più un bersaglio per le sue angherie.
Continuando a dare il massimo, portando a compimento i tuoi compiti come sai fare, la tua professionalità e il tuo talento non passeranno inosservati davanti ai colleghi. Qualcuno potrebbe anche ritrovarsi a difenderti. A questo proposito, mai cedere alla tentazione di sparlare del tuo capo con i colleghi, per quanto allettante possa essere. Continua a sfogarti con persone che vivono fuori dall’ufficio. I capi hanno spesso alleati e può essere difficile sapere di chi fidarsi.
Lascia i problemi di lavoro in ufficio
Quando si hanno problemi sul lavoro, abbiamo la tendenza a trascinarceli a casa. Magari ceniamo con nostro marito e non facciamo altro che parlare del nostro capo, di quello che ha fatto, delle brutte parole che ci ha detto. Questo non va bene: non dimenticare mai che un capo o un supervisore possono controllare le tue azioni solo durante le ore in cui lavori.
Quindi, quando esci dall’ufficio, lascia lì dentro i problemi. Certo, non è facile, ma è un modo per proteggere te stessa e la tua energia.
Mantieni in equilibrio lavoro e vita privata
Un buon equilibrio tra lavoro e vita privata include l’utilizzo del tempo al di fuori del’ufficio per creare relazioni forti e sane. Prova lo yoga o un nuovo sport di squadra per mantenere la tua salute fisica. Rivolgiti a uno psicologo o inizia a meditare per proteggere il tuo benessere mentale ed emotivo. Se questo capo sta intaccando la tua armatura professionale, sviluppa nuove abilità. Spesso, la chiave per non essere spinti a reazioni negative sul lavoro è sapere chi sei e cosa conta di più per te fuori dall’ufficio.
Prepara il tuo “piano B”
Quando si è vessate da un capo tiranno, si spera sempre che prima o poi se ne vada. C’è anche chi si pone l’obiettivo di farlo licenziare in un modo o nell’altro. Ma pensare solo a questo è estenuante, e magari non porta a niente. E se invece ti concentrassi a cercare un’alternativa?
Un ambiente in cui il bullismo, le molestie e la discriminazione sono tollerati è tossico. Se hai provato a realizzare un cambiamento positivo e i tuoi sforzi sono stati ignorati, forse è tempo di trovare un altro ambiente in cui puoi dare il massimo e crescere professionalmente. Non è facile, ma nemmeno impossibile. In ogni caso, se ormai non pensi ad altro che a licenziarti, fai in modo di arrivare a questa decisione nel modo meno devastante per te. È importante avere le spalle coperte finanziariamente: inizia a risparmiare per mettere da parte un fondo di emergenza e investi nella tua formazione professionale: segui corsi, riprendi gli studi, fai tutto quello che potrebbe servirti a trovare un nuovo lavoro.