“LinkedIn è il nuovo Tinder?” È questo il tema di un’indagine condotta dal sito passport-photo.online su oltre mille donne di ogni fascia d’età e provenienti da diversi Paesi che utilizzano la piattaforma di Microsoft dedicata allo sviluppo di contatti professionali almeno una volta alla settimana.
I risultati del sondaggio
Secondo il sondaggio, il 91% delle intervistate ha confermato di aver ricevuto almeno una volta avances o messaggi inappropriati, dei quali circa il 31% con proposte di incontri romantici o intimi. In quasi un quarto dei casi, questi comportamenti molesti si manifestano quasi quotidianamente, tanto da spingere il 43% a rispondere al mittente per informarlo di aver oltrepassato il limite e il 74% a ridurre le attività su Linkedin. In ogni caso questi messaggi finiscono per farle sentire infastidite (14,7%), indifferenti (13,4%), o confuse (13,2%).
Come funziona la segnalazione su Linkedin
La maggior parte delle interessate non esita a segnalare a LinkedIn questi episodi spiacevoli, auspicando che implementi linee guida e politiche più severe (desiderio espresso dal 25,6% del campione) e banni gli utenti che inviano ripetutamente messaggi inappropriati (22,3%). Secondo il 39% poi sarebbe prioritario che il portale si adoperasse per “aumentare la consapevolezza e l’educazione sul comportamento appropriato”
In realtà già ora è possibile segnalare utenti molesti direttamente dai messaggi interni, con un clic sui tre puntini in alto a destra e selezionando la voce “Segnala violazione/Blocca”.
Il successo di Grindr
A riscuotere successo per trovare lavoro è invece a sorpresa un’app di dating per la comunità lgbt+ come Grindr. Secondo Business Insider, il 25% di utenti la sfrutta per creare network e cercare opportunità professionali. Persino l’amministratore delegato George Arison ha rivelato di aver utilizzato Grindr per assumere o costruire relazioni di lavoro.