Quante volte ti sei trovata a lavorare fino a tardi per consegnare un lavoro entro la scadenza prestabilita? Oppure quante volte ti sei detta che era meglio concederti una mezza giornata in più, andare oltre la deadline, ma arrivare ad un output più preciso e curato nei dettagli? Le scadenze sono una realtà quotidiana in molti ambienti di lavoro. Ma raramente ci si interroga su come il rispetto (o meno) dei tempi di consegna possa influenzare il giudizio dei colleghi o dei superiori. Un recente studio, che ha coinvolto migliaia di lavoratori britannici e statunitensi, ha indagato proprio questo. E ha rivelato che la percezione della qualità di un lavoro può essere fortemente influenzata dal rispetto delle scadenze, indipendentemente dalla qualità del contenuto presentato.
L’effetto di non rispettare una scadenza
Secondo lo studio, pubblicato su Organizational Behavior and Human Decision Processe, quando un lavoro viene consegnato in ritardo, viene percepito come di qualità inferiore. Questo accade anche se il contenuto del lavoro è identico a quello presentato in tempo o in anticipo. I valutatori tendono a considerare chi non rispetta la scadenza meno competente, riducendo la loro fiducia nelle capacità della persona e nella qualità del lavoro svolto. Questo fenomeno è particolarmente forte quando il ritardo è significativo, ma anche ritardi minimi o preannunciati vengono valutati negativamente.
Rispetto della scadenza cruciale per la reputazione
Non rispettare una scadenza può compromettere la reputazione di un lavoratore. Chi deve valutare un collaboratore tende infatti a pensare che un dipendente che non rispetta i tempi sia meno affidabile e, di conseguenza, sarà meno propenso a lavorare con lui in futuro. La percezione della professionalità sembra essere dunque strettamente legata alla capacità di rispettare i tempi concordati.
Anticipare una scadenza non è un valore aggiunto
Uno degli aspetti più sorprendenti dello studio è che consegnare il lavoro in anticipo non comporta una valutazione positiva maggiore rispetto al rispetto dei tempi. Questo suggerisce che, sebbene molte persone cerchino di completare il proprio lavoro prima per fare “bella figura”, tale sforzo non sembra essere apprezzato dai colleghi o dai superiori.
L’importanza di comunicare i motivi del ritardo
Un aspetto che emerge chiaramente dal rapporto è che i ritardi non sono giudicati negativamente se sono causati da fattori fuori dal controllo del lavoratore, come impegni personali urgenti o altre circostanze imprevedibili. In questi casi, è importante comunicare al proprio manager il motivo del ritardo, in modo che la situazione possa essere compresa e giustificata.