La piattaforma online Glassdoor, punto di riferimento mondiale per chi cerca un impiego e per la selezione del personale da parte delle società, ha stilato la classifica delle migliori aziende in cui lavorare nel 2021. Si conferma, dunque, uno strumento molto importante che unisce domanda e offerta in un modo semplice, innovativo e al passo coi tempi.

La particolarità di Glassdoor risiede proprio nel suo funzionamento. Funge da vetrina per le aziende, su questo non c’è alcun dubbio, ma i punteggi e le valutazioni ad esse assegnate (e liberamente consultabili sul sito) sono il frutto delle recensioni dei dipendenti. Del resto chi conosce meglio un’azienda se non il personale che opera al suo interno?

Partendo da questo presupposto e con un approccio improntato alla totale trasparenza dei dati, Glassdoor ha elaborato un sistema unico al mondo e molto utile per chi è alla ricerca di un impiego e non sa dove mettere le mani. Raggiunge tantissimi milioni di utenti provenienti da ogni parte del mondo e al suo interno possiamo consultare un database ricco di informazioni su aziende di ogni tipo. E poi possiamo personalizzare la ricerca e il servizio è totalmente gratuito (previa registrazione alla community).

Recensioni dei dipendenti, indici di gradimento dei CEO, rapporti di retribuzione, colloqui, domande, benefit, foto delle sedi e molto altro: ecco quali sono le migliori aziende in cui lavorare nel 2021 secondo il portale Glassdoor.

Bain & Company

La Bain & Company per il quinto anno consecutivo ha conquistato il primo posto tra la migliori aziende per cui lavorare nel 2021 secondo Glassdoor. La una società di consulenza gestionale con sede nel Massachusetts ha ottenuto un punteggio di 4,6 su 5, davvero elevato e finora imbattuto dalle altre aziende presenti nel portale.

Questa vittoria si deve alle recensioni più che positive dei dipendenti, che hanno elogiato l’azienda per la sua risposta alla pandemia di Coronavirus e alle proteste contro il razzismo, il movimento del Black Lives Matters che ha fatto sentire la sua voce con forza e speranza. Un partner della Bain & Company ha commentato: “Hanno presentato un piano di risposta al Covid molto ponderato e hanno davvero puntato su temi come Diversità, Equità e Inclusione, sulla scia dei recenti eventi negli Stati Uniti”.

Allo stesso modo, un dipendente di Boston ha elogiato la cultura dell’azienda dicendo di non essersi mai sentito così “incluso e supportato in un luogo di lavoro”.

NVIDIA

A conquistare il secondo posto tra le migliori aziende in cui lavorare nel 2021 è stata la multinazionale NVIDIA. L’azienda produce processori grafici, schede madri e altre componenti multimediali per PC e console come Xbox, PlayStation 3 e Nintendo Switch. Fondata nel 1993 da Jen-Hsun Huang, Chris Malachowsky e Curtis Priem, la NVIDIA ha sede a Santa Clara, in California. Dal 1999 è quotata in borsa.

“Onestà intellettuale, innovazione, velocità, eccellenza e lavoro come un unico team”, questi i capisaldi dell’azienda secondo una delle recensioni. Valutazioni più che positive che le sono valse un punteggio di 4,5 su Glassdoor. Condiviso a pari merito con le “concorrenti” dal terzo al nono posto in classifica.

In-N-Out Burger

“Persone fantastiche, leadership fantastica, mi sento importante ogni singolo giorno e facciamo i migliori hamburger del Pianeta!”, così recita la recensione di una più che entusiasta lavoratrice di In-N-Out Burger, celeberrima catena di fast food a stelle e strisce. La gran parte dei punti vendita si trova in California, lì dove l’azienda fu fondata nel 1948 da Harry Snyder e dalla moglie Esther.

Ma il successo non ha tardato ad arrivare e oggi In-N-Out Burger resta una delle aziende leader del settore food mondiale, sempre fedele al suo motto: “Dai ai clienti gli alimenti più freschi e di più alta qualità possibile; comprali e fornisci un servizio amichevole in un ambiente pulito scintillante”. Una strategia vincente. E con soli tre tipi di hamburger in menu!

HubSpot

Leadership, supporto per lavoratori e clienti e flessibilità. Secondo la gran parte degli utenti di Glassdoor sono questi i punti di forza di HubSpot, che guadagna il quarto posto tra le aziende migliori in cui lavorare nel 2021. HubSpot è una pietra miliare nel settore dell’Inbound Marketing, anzi proprio l’azienda ha coniato questo termine dando vita a un nuovo modo di pensare la vendita.

HubSpot è un software completo, una piattaforma facile da utilizzare che offre tanti strumenti utili per realizzare campagne marketing online, creare contenuti e pagine, gestire il social advertising e monitorare in tempo reale il flusso di interazioni con i clienti.

McKinsey & Company

McKinsey & Company a detta delle numerose recensioni su Glassdoor è un’azienda professionale che garantisce un ambiente di lavoro amichevole e ricco di opportunità per chi vuole crescere e – perché no – fare carriera. La società internazionale di consulenza manageriale è stata fondata nel lontano 1926 negli USA ed è approdata anche in Italia nel 1969, quando ha aperto la sede di Milano.

McKinsey & Company studia mercati, tendenze, dinamiche di settore e i possibili scenari economici per aiutare le imprese leader (o potenzialmente tali) nell’affrontare le loro sfide. Inclusi governi, istituzioni e organizzazioni non-profit. La società realizza tutto ciò avvalendosi del talento, delle conoscenze approfondite e delle competenze maturate sul campo di personale selezionato con molta cura.

Google

“Le persone qui sono molto intelligenti e motivate e danno grande importanza all’equilibrio tra lavoro e vita privata“. Così ha scritto un dipendente di Google con sede a San Francisco. Ed ecco la sesta azienda considerata tra le migliori in cui lavorare nel 2021. Google non ha bisogno di presentazioni, tutti utilizziamo Google e tutto ciò che orbita attorno al suo mondo fa incredibilmente parte delle nostre vite.

Google non è l’unico colosso della tecnologia premiato dagli utenti di Glassdoor. Anche Microsoft ha ricevuto recensioni positive e a entrambe le aziende è stato riconosciuto soprattutto un merito. Nonostante l’anno burrascoso che ha costretto la gran parte dei dipendenti a lavorare in smart working, hanno garantito condizioni a loro favorevoli andando incontro alle loro esigenze.