Hai un curriculum scarno e pieno di difetti. Non stiamo parlando di errori di battitura, né di problemi con la grammatica. Stiamo parlando di elementi più grandi, come periodi di disoccupazione prolungata, mancanza di esperienze rilevanti o una lista infinita di stage non pagati. Prima di tutto, non ti preoccupare. Nessuno può vantare il curriculum perfetto.
Se è vero che un curriculum del genere può gravemente inficiare sulle tue probabilità di essere richiamato per un colloquio, i reclutatori hanno imparato che l’abito non fa il monaco. Dato anche il contesto economico e sociale, molto spesso le risorse umane si trovano davanti a grandi potenziali con curriculum davvero piccoli. Queste gemme grezze, tra cui forse ci sei anche tu, vanno sapute cogliere.
Ecco come presentarti bene a un colloquio, anche e nonostante il tuo CV non brilli per eccellenza.
Curriculum scarno? Rimani onesta al 100%
Puoi avere un curriculum piuttosto scarno e comunque fare bella figura al colloquio. Presentarsi bene non richiede mistificazioni, anzi, le rigetta. Mentire sul curriculum o millantare competenze non presenti su di esso in fase di colloquio non ti aiuterà a migliorare la tua posizione.
Se stai facendo un colloquio per un lavoro che richiede determinate competenze e non le possiedi, non dire di averle. Nel momento in cui il reclutatore dovesse notare delle discrepanze tra CV e ciò che dici, potrebbe fartelo notare. Questo farebbe crollare il tuo discorso, facendoti anche perdere in credibilità. Assicurati dunque che le versioni coincidano, e lavora per fare in modo che qualunque cosa tu abbia dichiarato sia nella massima trasparenza.
Non trovare scuse e affronta il problema senza abbassare gli occhi
Il tuo curriculum ha dei problemi evidenti, e non serve un esperto in risorse umane per capirlo. Se il tuo CV è scarso o ha dei buchi temporali, non significa che tu sia un pessimo candidato. Se ti sei presa tre anni di tempo per crescere i tuoi figli, dichiaralo apertamente nella cover letter.
Nell’eventualità di un colloquio, preparati a ricevere almeno una domanda sulle carenze del tuo curriculum. Potrebbe non arrivare mai, ma è sempre meglio essere preparati. Parlare dell’elefante della stanza è sempre meglio che fare finta questo non esista – creando un certo disagio tra gli interlocutori.
Quando sei a un colloquio e porti con te un curriculum scarno, devi essere pronta a non trovare scuse improbabili. Offri una spiegazione razionale, ma evita di giustificarti per le tue mancanze. Non devi rendere conto in alcun modo al reclutatore. Tieni la testa alta e sii orgogliosa del tuo passato, anche se lavorativamente parlando non è stato brillante.
Mantieni sempre l’attenzione focalizzata sulle tue capacità, facendo in modo di dare spiegazioni senza scadere in pietismi. Il reclutatore è lì per capire che cosa puoi dare all’azienda, e diciamoci la verità: se ti trovi lì, hai qualcosa da offrire. Il colloquio dev’essere un’occasione per mettere in evidenza di che pasta sei fatta.
Curriculum scarno: metti in evidenza gli aspetti positivi
Sì, forse il tuo curriculum vitae ha qualche difetto. Questo però non deve impedirti di vivere il colloquio come un autentico incubo. Se queste incombenze sono spesso fonte d’ansia, sappi che comunque quella che conta sei tu.
Se il reclutatore è riuscito a vedere oltre il CV e a comprendere il tuo valore, sei già a metà dell’opera. Quello che conta adesso è in che modo la tua personalità può fornire un contributo di valore all’azienda. Perché sei tu la persona che stanno cercando? Quali sono i tuoi punti di forza? Cos’hai tu che gli altri non hanno?
L’importanza di fare rete
Approcciarsi a un colloquio di lavoro avendo un aggancio interno all’azienda è sempre un ottimo modo per partire col piede giusto. Non si tratta tanto di raccomandazioni, quanto più di consigli su come approcciare la conversazione con il reclutatore. In questo modo diventa più facile rimarcare gli argomenti che contano, andando a spingere sui concetti che interessano davvero.
Curriculum scarno? Superare la barriera del “Parlami di te”
Il colloquio di lavoro richiede preparazione, dedizione e passione. Mostrarsi genuino interesse per la posizione di lavoro è il minimo sindacale, specialmente se siamo alla prima esperienza o il nostro curriculum avrebbe bisogno di essere rimpolpato.
Alla fatidica domanda aperta “Mi parli di lei”, dovrai essere in grado di rispondere un maniera organizzata e strutturata. I datori di lavoro non ci conoscono davvero, e non possono trarre conclusioni del tutto complete dal nostro CV. L’unico modo che hanno per inquadrarci e ascoltarci mentre parliamo. Sapersi descrivere è fondamentale, e dopo averlo fatto nel curriculum è importante saperlo ripercorrere con le parole.
Rispondendo a questa domanda puoi espandere il discorso in modo da mettere in risalto le tue qualità, andando oltre la divulgazione dei dettagli che hai messo nel curriculum. Descrivere il carattere e tutte le capacità che ti contraddistinguono è un ottimo modo per dare corpo a una parte che, diversamente, potrebbe risultare scarna.